Nella notte tra sabato 4 e domenica 5 ottobre, a Terni, davanti a Palazzo Spada è apparso un manichino con il volto del sindaco e presidente della Provincia, Stefano Bandecchi. Collocato a testa in giù su un palo, era accompagnato da un cartello recante una citazione da un brano dei 99 Posse, 'Rigurgito antifascista'. Un gesto che ha sollevato indignazione e che ha ricevuto una ferma condanna da parte di tutte le forze politiche.
Immediate le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica, Raffaele Pesiri. La Digos grazie alle telemecare di videosorveglianza, è riuscita a risalire nel giro di poco tempo agli autori del gesto. Come riportato in prima battuta da Il Messaggero dell'Umbria, si tratterebbe di due ragazze, entrambe studentesse, una delle quali minorenne. Secondo quanto emerso finora, le due giovani non avrebbero alcun coinvolgimento politico né vi sarebbero legami con gruppi organizzati, partiti, associazioni o esponenti politici.
In base a quanto ricostruito, le due ragazze si sarebbero portate davanti alla sede comunale poco prima delle 22 di sabato 4 ottobre e avrebbero appeso il fantoccio. Poi, forse colte da un ripensamento, poco meno di mezz'ora dopo sarebbero tornate per rimuoverlo, ma avrebbero desistito probabilmente per il passaggio continuo di persone che il sabato sera usano la piazza antistante il Comune come luogo di incontro e ritrovo.
Le due si sarebbero mosse in maniera completamente autonoma. La loro posizione è ora al vaglio degli inquirenti per la formulazione di eventuali ipotesi di reato. Al momento sappiamo che i genitori delle due giovani sono stati informati e che uno di loro, il padre della maggiorenne, avrebbe già scritto una lettera di scuse direttamente al sindaco Bandecchi.
La zona del Comune è strettamente videosorvegliata. La Digos nella notte di sabato ha acquisito le immagini da cui si vedevano due figure camuffate che correvano via. A scoprire il fantoccio e a dare l'allarme sono stati due assessori comunali. La sagoma è stata rimossa e quindi posta sotto sequestro. Ora gli inquirenti dovranno far luce sulle motivazioni che hanno spinto le due ragazze a compiere il gesto contro il primo cittadino.
Bandecchi ha risposto ancora una volta dal suo profilo Instagram alla notizia dell'identificazione delle due ragazze ternane da parte della Digos.
"Queste due due povere ragazze - ha detto in un video il sindaco di Terni - sono state solo le manovali di questa azione, convinte dalla politica di sinistra ternana, di tutta la provincia ternana, con tanto di sindaci che hanno sfilato sotto il cartello 'Bandecchi legge meglio a testa in giù'. Aggiungo anche quelli di Fratelli d'Italia Ternani hanno detto che appoggiavano anche loro questa bella dimostrazione. Poi c'erano i sindaci a chiedere la dimissione di un altro sindaco, oltretutto persone che nemmeno votano a Terni. Cioè questa è la schifezza massima della sinistra, persone che non hanno votato a Terni e che sono venute a Terni per dimostrare contro di me. Ora avete rovinato queste ragazze, bravi coglioni di sinistra che fate politica a livelli alti".
Il gesto contro il sindaco di Terni ha suscitato la solidarietà bipartisan. Si tratta di un episodio che ha colpito la città, giudicato inaccettabile e offensivo delle istituzioni. Bandecchi l'ha definito un "gravissimo episodio di violenza, di cui i mandanti morali si trovano a sinistra" mostrando anche, tramite il proprio canale Instagram, un cartello che era apparso alla manifestazione di sabato mattina con la scritta: "Leggi meglio a testa in giù? Bandecchi Vattene".
Sia il sindaco che il vicesindaco, Riccardo Corridore, hanno puntato il dito contro il clima d'odio che serpeggia in città. Appresa la notizia del manichino, il primo cittadino ha diffuso un videomessaggio ribadendo che Terni "non ha bisogno di odio, ma di idee e lavoro".
Il manichino con il volto di Bandecchi appeso a testa in giù è comparso nella tarda serata di sabato 4 ottobre dopo che al mattino in città si era svolta una manifestazione per chiedere le dimissioni del sindaco promossa dalle forze politiche di sinistra. PD, Alleanza Verdi e Sinistra, Movimento 5 Stelle e CGIL hanno portato un migliaio di persone in piazza, con striscioni e cartelli.
La settimana scorsa si è aperta con le contestazioni contro Bandecchi, lunedì 30 settembre, fuori e dentro Palazzo Spada, dopo il post che il primo cittadino aveva pubblicato su Gaza e sui bambini palestinesi.