Il fantoccio, con stampato il volto di Stefano Bandecchi, appeso a testa in giù tra il 4 e il 5 ottobre, è l'immagine di un clima d'odio esploso nella città di Terni nelle ultime ore. L'oggetto, rivenuto nei pressi dell’atrio del palazzo del Municipio di Terni, è stato rimosso e sono partite le indagini coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica, Raffaele Pesiri, per individuare i responabili. Intanto il mondo della Politica mostra solidarietà al Sindaco di Terni.
L'episodio deplorevole avvenuto a Terni nelle scorse ore continua a far discutere. Il manichino, con il volto del sindaco Stefano Bandecchi a testa in giù nei pressi dell’atrio del palazzo del Municipio di Terni, era appeso a una delle tre aste delle bandiere di Palazzo Spada. Il fantoccio è stato rimosso e sequestrato per rilevare eventuali impronte digitali. Le forze dell'ordine, quindi, sono già al lavoro con le indagini.
Minaccia aggravata e diffamazione sono i reati per cui l’autorità giudiziaria sta procedendo in relazione al ritrovamento del manichino. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica, Raffaele Pesiri.
Attraverso la visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza, presenti nella zona, si possono notare alcune persone camuffate che corrono via. Per ora le forze dell'ordine non sono riuscite a identificarle ma il lavoro della Digos, coordinata dal dirigente Marco Colurci, è incessante. Sulla sagoma del fantoccio, appeso ad un palo, compare anche un messaggio tratto da Rigurgito antifascista, una canzone dei 99 Posse: “Vuoto come un cesso non ti sai organizzare, vigliacco, represso, incominci a picchiare”.
Il sindaco Stefano Bandecchi parla di "gravissimo episodio di violenza, di cui i mandanti morali si trovano a sinistra". Su un video pubblicato sui social, il Sindaco di Terni mostra anche un cartello con la didascalia "Leggi meglio a testa in giù? Bandecchi Vattene".
"Mi avete fatto proprio inca...re - il messaggio di Bandecchi - Vi pubblico un cartello che era alla sfilata di ieri perché il PD è vergognoso, come Rifondazione Comunista, Alleanza Verdi e Sinistra. Non hanno capito cosa è la politica. Non dite bugie, dite solo menzogne".
“A Terni aumentano i gesti di violenza e le parole cariche d’odio, mentre si riducono gli spazi di serenità, di dialogo e di fiducia reciproca - esordisce così l’On. Valeria Alessandrini, Vicesegretario vicario della Lega Umbria, a proposito dello spiacevole episodio delle scorse ore - Oggi sembra ci siano più motivi per indignarsi che per gioire, più parole per ferire che per costruire”.
“Condanniamo con fermezza il gesto vile e inaccettabile del fantoccio appeso a testa in giù ed esprimiamo la nostra solidarietà a Stefano Bandecchi - ribadisce l'On. Alessandrini - Allo stesso tempo, riteniamo che tutti, amministratori compresi, debbano contribuire a stemperare il clima con parole e atteggiamenti improntati al rispetto reciproco. Le istituzioni e gli insegnanti devono essere in prima linea nel condannare con forza ogni forma di violenza e di disumanizzazione, non solo quando riguarda i grandi conflitti del mondo, ma anche quando si manifesta nei piccoli gesti di odio che avvelenano le nostre comunità. Perché è da quelle piccole crepe che si aprono le fratture più grandi”.
“Da domani - conclude il Vicesegretario vicario della Lega Umbria - mi aspetto che nelle scuole, nei luoghi istituzionali, nelle sedi di rappresentanza e nelle aule delle nostre assise comunali e regionali si prendano con coraggio le distanze da simili comportamenti, e che si educhi, con l’esempio prima che con le parole, al rispetto, alla consapevolezza, alla dignità umana. Solo riscoprendo il rispetto reciproco potremo restituire a Terni la serenità che merita. E io mi impegnerò con tutte le mie forze perché Terni e i ternani tornino a essere un esempio di civiltà, di solidarietà e di umanità. Perché la nostra città merita di essere ricordata per la sua forza, non per la sua rabbia”.
“Condanniamo con fermezza il gesto compiuto nella notte contro il sindaco Bandecchi e chiediamo che siano immediatamente rese pubbliche le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, per individuare i veri responsabili e fugare ogni dubbio - le parole in una nota della deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli - L’esposizione di un fantoccio raffigurante il sindaco è un atto inaccettabile, estraneo alla cultura democratica e civile della nostra città. Un gesto che nulla ha a che vedere con la grande e pacifica mobilitazione di sabato scorso, alla quale hanno partecipato oltre mille cittadini in modo civile e rispettoso. Respingiamo con forza ogni tentativo di attribuire responsabilità a chi ha sempre agito nel pieno rispetto della legalità e della democrazia. Il clima di tensione che si respira in città è stato purtroppo esasperato dai toni e dai comportamenti del sindaco stesso, ma a questo clima non si risponde con la stessa moneta. Il nostro impegno è quello di continuare a promuovere una politica fondata sul dialogo, sulla partecipazione e sui valori di pace e solidarietà che da sempre ispirano il Movimento 5 Stelle. Terni merita una politica rispettosa, costruttiva e degna dei suoi cittadini, non di vivere in un clima di insulti e violenza quotidianamente alimentato dal primo cittadino”.