14 Nov, 2025 - 16:30

Dal Mic 90mila per i luoghi francescani di Assisi. Finanziati i siti Unesco in Italia

Dal Mic 90mila per i luoghi francescani di Assisi. Finanziati i siti Unesco in Italia

Arriva dal Ministero della Cultura una nuova iniezione di fondi a sostegno dei siti Unesco "patrimonio dell'umanità" presenti sul territorio italiano. L'Italia nel panorama internazionale è, del resto, il Paese che ha ottenuto maggiori riconoscimenti con ben 60 siti ufficialmente iscritti. Due di questi si trovano in Umbria.

Il primo è Assisi con la basilica di San Francesco e i luoghi francescani che sono stati riconosciuti dal 2000. L'altro, dal 2011, è il sito seriale dei Longobardi in Italia, con Spoleto e Campello sul Clitunno che ne fanno parte. Rispetto ad Assisi quest'ultimo ha una natura diversa poiché è inserito in una più ampia rete interregionale con altri luoghi italiani che conservano testimonianze della presenza longobarda. Entrambi i siti umbri hanno ottenuto i finanziamenti che andranno a sostenere due distinti progetti di valorizzazione.

90mila euro ad Assisi e 250mila per il sito seriale dei Longobardi

Con un patrimonio culturale immenso, l'Italia affronta sfide notevoli sul piano della sua conservazione e tutela. Sfide che anche tenendo conto della natura "universale" dei siti Unesco, sono necessariamente condivise. In questo scenario si inseriscono i 3 milioni e 600mila euro (3.620.374) arrivati dal MiC. Suddivisi in due diverse misure, la prima ha riguardato i servizi di assistenza con 1.900.374 euro, e l'altra gli interventi di valorizzazione con 1.720.000 euro.

Ad Assisi sono stati assegnati 90mila euro per il progetto dal titolo "Comunicare i luoghi francescani: gli studenti araldi di Francesco", cui si aggiungono ulteriori 10mila euro che verranno cofinanziati dal Comune di Assisi. All'Associazione Italia Longobardorum, che gestisce il sito seriale sui Longobardi e ha sede a Spoleto, sono andati invece 250mila euro per il progetto "Longobardi 4.0: dal passato le guide del futuro".

Il MiC a sostegno dei siti Unesco d'Italia

Dal ministero guidato da Alessandro Giuli hanno spiegato che con questo intervento puntano a rafforzare "l’impegno per la tutela, la valorizzazione e la promozione internazionale dei siti italiani nella lista Unesco, sostenendo al contempo anche la crescita culturale e turistica dei territori che li ospitano".

"Il provvedimento - precisa una nota - rientra nel programma del Ministero volto alla promozione e tutela del patrimonio culturale nazionale all’estero, nell’ambito della missione 'Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici'. I fondi saranno destinati al sostegno di attività di gestione, conservazione e valorizzazione dei siti Unesco distribuiti sul territorio italiano, con particolare attenzione alla manutenzione e al miglioramento dei servizi di fruizione e assistenza".

Cosa significa ottenere il riconoscimento quale "patrimonio dell'umanità"

Tra le principali missioni dell'Unesco ci sono l'identificazione, la protezione, la tutela e la trasmissione alle generazioni future del patrimonio culturale e naturale del mondo intero. Tre sono le categorie in cui i beni possono essere iscritti: patrimonio culturale come, ad esempio, siti archeologici o architetture; patrimonio naturale per quelle zone e siti naturali di eccezionale valore e, dal 1992, si è aggiunta la categoria paesaggio culturale ovvero le "creazioni congiunte dell'uomo e della natura". In totale fino ad oggi l'Unesco ha riconosciuto 1248 siti in 170 Peasi nel mondo. L'Italia con i suoi 61, tra cui 6 siti naturali e 8 paesaggi culturali, è sul podio.

È in corso di valutazione la candidatura dei teatri condominiali

Nel prossimo futuro i siti umbri inseriti nella lista Unesco potrebbero crescere. Attualmente infatti è in corso di valutazione la candidatura, anche questa interregionale, di 18 "teatri condominiali" risalenti al periodo fra il 18esimo e 19esimo secolo. Due sono umbri, si tratta del teatro Gian Carlo Menotti di Spoleto e il Teatro sociale di Amelia, entrambi testimonianze significative ritenute in grado di esprimere quel "Valore universale eccezionale" che la candidatura Unesco richiede. La fase di valutazione si è svolta tra agosto e settembre scorsi e si concluderà a luglio 2026 in occasione della 48esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale.

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Sara Costanzi
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