Non si placa la polemica sul trasporto pubblico locale in Umbria. E a scriverne un nuovo capitolo è adesso il sindaco di Terni e presidente della Provincia Stefano Bandecchi, con la scelta di ricorrere a un durissimo post su Instagram per criticare la posizione assunta dalla giunta regionale. Citando l'articolo di Tag24 Umbria che riprendeva la nota esplicativa dell'amministrazione Proietti e dell'assessore ai trasporti De Rebotti, Bandecchi ha spostato il terreno della contesa sul nodo delle tariffe.
Stefano Bandecchi ha definito la gara predisposta dalla Regione “il più grande errore della giunta regionale umbra” (parafrasi per dribblare con una veronica un'espressione ben più diretta, ndr), paventando un aumento dei prezzi o tagli drastici alle corse.
"Spero in una botta di cervello, seppur tardiva - ha aggiunto Bandecchi -. L’Umbria ha 840mila abitanti sparpagliati. Il servizio darà più schifo di adesso, a meno che un biglietto non costi trenta euro".
Un affondo diretto, che conferma quanto già espresso nel corso dell’assemblea dei sindaci ternani del mese scorso, quando fu deliberata la richiesta formale di audizione urgente alla Regione per discutere contenuti, criticità e prospettive del bando in corso.
Le preoccupazioni espresse da Bandecchi non sono isolate. Durante l’incontro dello scorso 27 maggio, molti primi cittadini della provincia di Terni hanno manifestato timori simili. Il punto critico è il medesimo: come garantire un servizio pubblico universale e sostenibile in un territorio a bassa densità, senza aumentare drasticamente i costi per gli utenti o sacrificare le linee meno frequentate.
“Occorre una discussione più approfondita per capire come gestire il servizio ed evitare che vi siano diminuzioni o eliminazioni di corse e di fermate”, ha dichiarato Bandecchi, nella sua veste di presidente dell’Assemblea dei sindaci. “Il trasporto pubblico deve servire tutti, da chi lo usa per andare al lavoro a chi lo utilizza per svariati altri motivi”.
Tra le proposte emerse, quella del sindaco di Parrano, Valentino Filippetti, che ha chiesto la sospensione della gara e la ridiscussione dell’impianto generale, introducendo un modello che differenzi tra urbano ed extraurbano e preveda servizi a chiamata per le aree meno accessibili. Preoccupazioni condivise anche da Marsilio Marinelli, sindaco di San Venanzo: “Con la chiusura estiva delle scuole, il trasporto scolastico viene soppresso creando una serie di disagi per chi vive nei comuni montani”.
A chiarire il quadro giuridico e tecnico ci ha pensato l’ex assessore regionale ai Trasporti, Enrico Melasecche, oggi consigliere della Lega. La gara - afferma nella nota approfondita da Tag24 Umbria - risponde a obblighi previsti dalla normativa nazionale ed europea. A partire dal Regolamento UE 1370/2007 e dal D.lgs. 50/2016, che impongono gare pubbliche e la determinazione di un costo standard come base di riferimento per gli affidamenti.
La Delibera ART 154/2019, adottata dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti, vincola infatti le amministrazioni a bandire gare che rispettino standard economici e qualitativi predefiniti. E il DM 157/2018 ha poi fissato criteri per il calcolo di tali costi, nonché per l’eventuale introduzione di sistemi tariffari integrati e zonali.
Melasecche sottolinea che l’attuale assetto a quattro lotti - due per l’Umbria nord e due per l’Umbria sud, con un bacino unico Terni-Spoleto - è il frutto di un lungo percorso iniziato già nel 2019: “Abbiamo rispettato tutte le norme e inserito anche meccanismi di tutela per i lavoratori, come la clausola sociale rafforzata, e incentivi legati ai risultati. La Regione non ha mai pensato a un servizio al ribasso”.
Sul fronte delle polemiche tariffarie sollevate dal sindaco di Terni, la Regione Umbria ha precisato che l’adozione del nuovo sistema tariffario regionale sarà subordinata a un percorso di partecipazione pubblica. La precedente Giunta non aveva approvato né il nuovo sistema né il piano di bacino: entrambi, ora, saranno oggetto di “un confronto aperto con Province, Comuni e cittadini”, come stabilito dall’attuale esecutivo.
“La programmazione per la partecipazione pubblica dovrà necessariamente precedere l’adozione del nuovo sistema tariffario del trasporto pubblico regionale e locale”, si legge nel comunicato ufficiale.
L’obiettivo dichiarato è costruire un impianto tariffario che risponda alle esigenze della comunità umbra, senza sacrificare equità sociale e sostenibilità del servizio. In particolare, la Giunta guidata da Stefania Proietti, su proposta dell’assessore Francesco De Rebotti, ha ribadito la volontà di non procedere ad alcuna decisione unilaterale, ma di definire i criteri in modo trasparente e condiviso, prima dell’adozione formale del regolamento.
“Il nuovo piano della mobilità regionale risponderà ai bisogni dei cittadini umbri e dei turisti […], ma sempre nel pieno rispetto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”, hanno affermato Proietti e De Rebotti.