Domani, giovedì 30 ottobre, il ministro dell’Università, della Ricerca e dell’Afam, Anna Maria Bernini, sarà in visita a Terni presso il Conservatorio di Musica 'Giulio Briccialdi'. Un incontro importante che cade a tre anni di distanza dalla statalizzazione dell'Istituto Musicale e che sarà dedicato a fare il punto sui risultati e sulle prospettive future. Da ottobre 2022 il Briccialdi è infatti diventato statale, entrando ufficialmente a far parte degli Istituti del sistema Afam (Alta formazione artistica e musicale).
La visita del ministro Bernini, sottolineano dal Briccialdi "rappresenta un segno di
attenzione verso il percorso di crescita e consolidamento che l’Istituto ha compiuto in questi anni, nel segno della qualità della formazione, della ricerca e della produzione artistica".
In questi ultimi anni l'Istituto ha messo in campo azioni significative che hanno contribuito a rafforzarne l'identità e la presenza, sia sul territorio che fuori dai confini cittadini: dai dottorati di ricerca, ai progetti del Pnrr fino alle produzioni artistiche e scientifiche.
Numerose sono le eccellenze che l'Istituto ternano ha dalla sua. Tra queste la presenza dell’unica cattedra di Chitarra Flamenca in Italia; la costante attività di terza missione e l’apertura del polo didattico 'Villa Battistini' a Contigliano, nella vicina provincia di Rieti.
Tra le novità di maggiore rilievo, va sottolineato il progetto della nuova Sede Campus al CMM (il Centro Multimediale) "frutto dell’impegno della precedente governance ed esempio virtuoso di passaggio di testimone".
L'appuntamento di domani prevede un’introduzione musicale, i saluti del presidente Dario Guardalben e del direttore Roberto Antonello, gli interventi delle autorità locali e, a concludere, l’intervento del ministro Bernini. A moderare l'incontro ci sarà il giornalista Rossano Pastura.
Terni con la visita di domani si inserisce nel più ampio percorso di riforma rivolto alle Afam che il ministro Bernini sta portando avanti. Pochi giorni fa presso il Conservatorio 'Cesare Pollini' di Padova il Mur ha infatti promosso l'evento 'Afam Futura - What a Wonderful World' a cui hanno partecipato le Accademie di Belle Arti, i Conservatori, gli Isia e l'Accademia Nazionale di Arte Drammatica oltre a numerosi artisti tra cui Paolo Fresu, Michelangelo Pistoletto, Andrea Roncato e Monica Guerritore.
In quella sede Bernini ha dichiarato che la riforma Afam "non è solo un atto normativo: è un atto culturale e politico. Stiamo costruendo un sistema sempre più assimilato, di fatto, a quello universitario, perché arte e scienza sono due linguaggi dello stesso alfabeto: quello della conoscenza. Le Afam - ha aggiunto - non sono una nicchia, sono una frontiera dell’alta formazione. Vogliamo riconoscere la centralità di istituzioni che sono partner essenziali del nostro ecosistema accademico. Arte e scienza insieme alimentano la passione per la conoscenza e l’innovazione di cui il Paese ha bisogno".
Quello padovano ha rappresentato "il primo grande appuntamento di una stagione di rinnovamento strutturale e culturale per il sistema artistico italiano, destinato a rafforzare il dialogo tra arte, università e impresa, e a consolidare la dimensione internazionale delle nostre istituzioni creative". Si aprono così nuove possibilità nel segno di ulteriori arricchimento e valorizzazione degli Istituti della rete Afam.
A giugno dello scorso anno, Bernini era già stata ricevuta nel ternano, presso la Comunità Incontro di Amelia. Il ministro in quell'occasione aveva preso parte alla presentazione di cinque nuovi corsi di formazione rivolti alle ragazze e ai ragazzi impegnati nei percorsi di recupero, e promossi dalla stessa Comunità Incontro Onlus insieme a Confapi Terni e alla Fondazione et Labora che hanno aderito ai piani formativi del Fondo per la Repubblica digitale.