Il femminicidio di Laura Papadia ha sconvolto Spoleto. Nel consiglio comunale odierno è stata annunciata una fiaccolata in piazza del Comune la 36enne di Palermo strangolata all’alba del 26 marzo nella sua camera da letto. Proclamato anche il lutto cittadino per l’ennesimo femminicidio che, poi, nella serata di ieri ha visto il marito Nicola Gianluca Romita essere posto in stato di fermo da parte delle forze dell'ordine.
Un femmicidio che ha segnato profondamente Spoleto. Il sindaco Andrea Sisti, nel consiglio comunale odierno delle 15:30 in cui è stato rispettato un minuto di silenzio per ricordare la trentaseienne uccisa, ha annunciato che nel giorno dei funerali di Laura Papadia sarà proclamato lutto cittadino.
"Abbiamo il dovere di ricordare la morte ingiusta e violenta di questa giovane ragazza, che aveva scelto la nostra città per costruire il suo percorso di vita - ha detto il primo cittadino - ricordare Laura significa anche continuare a sensibilizzare la nostra comunità, i più giovani, i ragazzi, gli uomini, affinché finalmente si capisca quanta distruzione porta con sé l’uso della violenza, anche nei rapporti di coppia e tra le mura domestiche".
Sabato 29 marzo, inoltre, organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con il Centro Anti Violenza e le associazioni del territorio, si svolgerà invece un sit-in con fiaccolata dalle ore 18.30 alle 20.00 in piazza del Comune, per ricordare Laura Papadia e provare a scuotere le coscienze.
Ad annunciare l’appuntamento commemorativo è stata l’assessore al sociale Luigina Renzi che, attraverso i social, ha reso noto di aver formalizzato la richiesta alla questura di Perugia per ottenere l’autorizzazione del caso. “Come amministrazione comunale, ribadiamo il nostro impegno nella prevenzione e nel contrasto alla violenza sulle donne".
"Abbiamo potenziato la rete di supporto e protezione insieme alla Usl Umbria 2, Forze dell’ordine, Centro AntiViolenza Crisalide e le associazioni del territorio, dando vita anche al Pronto Intervento Sociale - ha aggiunto l’assessora Luigina Renzi - Continueremo il nostro impegno sia nella sensibilizzazione della cittadinanza, che nella promozione di una cultura del rispetto, ricordando sempre quanto il silenzio sia un alleato della violenza, a cui deve fare sempre più da contraltare il coraggio della denuncia, l’unico modo per uscire dalla dimensione privata e restituire una valenza sociale. Invitiamo quindi tutte le persone che subiscono violenze o si trovano in situazioni di pericolo a rivolgersi ai servizi di aiuto disponibili. Nessuna donna deve sentirsi sola o senza via d’uscita”.
Nella serata del 26 marzo, anche la Magazzini Gabrielli spa, dove Laura Papadia lavorava come dipendente nel supermercato di Spoleto, ha voluto esprimere il suo cordoglio per la tragica morte della preziosa collaboratrice e profonda vicinanza alla famiglia.
Anche il vicesindaco di Spoleto, Danilo Chiodetti, ha espresso il suo messaggio di cordoglio tramite i social: "La tragica morte di Laura ci ricorda ancora una volta la necessità di fermare la violenza di genere in ogni sua forma. Come amministrazione, siamo impegnati da tempo in azioni concrete per la prevenzione, offrendo supporto alle donne e sensibilizzando la cittadinanza sul tema della violenza. Tuttavia, questo tragico episodio ci indica chiaramente che dobbiamo rafforzare ulteriormente gli interventi a tutela delle donne. È fondamentale che ogni donna si senta al sicuro e abbia la certezza che la comunità e le istituzioni siano pronte a intervenire tempestivamente. L’impegno per fermare la violenza non deve mai fermarsi, e continueremo a fare tutto il possibile per costruire una città dove ogni donna possa vivere libera dalla paura".
Secondo l'Osservatorio Nazionale di 'Non una di meno', nel 2024 in Italia si sono verificati 114 femminicidi. In media uno ogni tre giorni. Al 31 dicembre dell'anno scorso "L'Osservatorio ha registrato 97 femminicidi, 1 transcidio, 6 suicidi di donne cis, 1 suicidio di un uomo trans, 1 suicidio di un uomo cis, 1 caso donna scomparsa, e 7 casi in fase di accertamento. Si tratta di morti indotte da violenza di genere e etero-cis-patriarcale. Inoltre, ci sono almeno altri 53 tentati femminicidi riportati nelle cronache online di media nazionali e locali".
"Si registra almeno un caso in 18 Regioni, 60 Province e 100 città in tutta Italia - prosegue il report dell'Osservatorio -. Oltre la metà (54%) dei casi sono avvenuti in Lombardia, Lazio, Toscana, Emilia Romagna e Sicilia". Finora, nel 2025 i casi accertati di femminicidio in Italia sono stati 13 cui si aggiungono altri 9 tentati. Il secondo caso in Umbria, dopo quello di Eliza Stefania Feru, purtroppo, dimostra che bisogna fare ancora tanto per cercare di sensibilizzare contro la violenza sulle donne.