23 Jun, 2025 - 18:43

Crisi in Medio Oriente, vertice straordinario alla Prefettura di Terni su terrorismo e sicurezza locale

Crisi in Medio Oriente, vertice straordinario alla Prefettura di Terni su terrorismo e sicurezza locale

Nel pomeriggio di oggi, lunedì 23 giugno, la Prefettura di Terni ha convocato con urgenza una riunione tecnica di coordinamento delle forze dell’ordine per fronteggiare l’innalzamento del rischio terrorismo sul territorio provinciale. A presiedere l’incontro è stata il Prefetto Antonietta Orlando, che ha disposto un’intensificazione dei controlli su tutto il territorio, con particolare attenzione agli obiettivi strategici e sensibili, alla luce dell’aggravarsi del conflitto in Medio Oriente.

La decisione segue la recente escalation tra Stati Uniti e Iran, culminata con il bombardamento da parte di Washington di tre impianti nucleari iraniani. “È stata effettuata un’attenta mappatura degli obiettivi considerati più a rischio sul territorio della Provincia di Terni" – ha comunicato il Prefetto Orlando – "Ed è stata disposta l’ulteriore intensificazione delle misure di vigilanza e sicurezza già disposte fin dall’inizio della crisi in atto, a tutela degli obiettivi sensibili e delle infrastrutture critiche. Con particolare attenzione agli interessi statunitensi e israeliani presenti sul territorio”. Sebbene in Umbria non siano presenti consolati o sedi diplomatiche dei due Paesi, il piano di sorveglianza si estende ora anche a stazioni, aeroporti, edifici pubblici, centri storici e siti turistici.

Terni, vertice in Prefettura per crisi in Medio Oriente e allarme terrorismo

Il timore di possibili ritorsioni o atti dimostrativi su scala europea ha spinto le autorità umbre a coordinarsi strettamente con il Viminale. A livello nazionale, il Comitato per l’ordine e la sicurezza ha disposto il potenziamento dei presidi su 29mila potenziali obiettivi, tra cui oltre 10mila infrastrutture critiche. Le stesse linee guida sono state recepite a livello regionale: a Perugia e Terni sono partite riunioni straordinarie per adeguare la risposta locale alle direttive centrali.

La vigilanza è particolarmente alta su luoghi ad alta frequentazione come musei, parchi archeologici, eventi culturali e manifestazioni estive, ma anche su strutture ricettive e di trasporto. L’Umbria, che nei primi mesi del 2025 ha registrato un +20% negli arrivi di turisti statunitensi rispetto all’anno precedente, teme ora ripercussioni sul flusso turistico internazionale.

Il raid USA in Iran e la nuova fase della crisi mediorientale

A determinare l’innalzamento dell’allerta è stato il raid notturno condotto dagli Stati Uniti in Iran: un attacco mirato a tre siti nucleari strategici – Fordow, Natanz e Isfahan – con l’utilizzo del potente ordigno GBU-57, la cosiddetta “bunker buster”. “Il bombardamento degli USA cambia completamente lo scenario" – ha dichiarato il ministro della Difesa Guido Crosetto nelle ore immediatamente successive all'atacco – "e anche da parte dell'Iran c'è da aspettarsi una risposta molto più forte che rischia di allargarsi a tutti gli obiettivi americani”.

Il vicepremier Antonio Tajani, impegnato in una videoconferenza straordinaria con Palazzo Chigi e i vertici dell’intelligence, ha confermato che l’Italia si sta mobilitando sia sul fronte della diplomazia sia su quello della sicurezza. “Auspichiamo che ora Teheran si sieda al tavolo dei negoziati e si giunga alla de-escalation", ha dichiarato: parole che hanno ricevuto il sostegno di Raffaele Nevi, portavoce di Forza Italia. 

Perugia, arrestato giovane affiliato allo Stato Islamico

Mentre l’allerta si diffonde, a Perugia la tensione è già realtà. Nei giorni scorsi, il ROS dei Carabinieri ha arrestato un giovane marocchino di vent’anni, residente nel capoluogo umbro, con l’accusa di appartenenza allo Stato Islamico. L’indagine ha svelato una figura radicalizzata, dotata di competenze informatiche avanzate, in contatto con la cellula ISKP (Islamic State Khorasan Province), attiva tra Asia centrale e Medio Oriente.

Secondo gli inquirenti, il ragazzo non si limitava alla propaganda jihadista, ma avrebbe messo le sue capacità al servizio del gruppo terroristico, con l’intenzione di unirsi fisicamente alle milizie o compiere attentati sul suolo europeo. Nella sua abitazione sono stati sequestrati materiali informatici e contenuti propagandistici. Tra i documenti rinvenuti anche istruzioni per la costruzione di ordigni artigianali.

Una minaccia globale con radici locali: la strategia preventiva dell’Umbria

Precauzione e prudenza”: queste le parole d’ordine per i vertici regionali. Le forze dell’ordine umbre sono in costante contatto con le strutture centrali per aggiornamenti su eventuali minacce. La sorveglianza è già stata rafforzata in aree pubbliche e nei pressi dei monumenti principali.

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Giorgia Sdei
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