23 Jun, 2025 - 18:00

Umbria, allerta terrorismo: rafforzati i controlli su obiettivi sensibili

Umbria, allerta terrorismo: rafforzati i controlli su obiettivi sensibili

L'attacco degli Stati Uniti ai siti iraniani, avvenuto la scorsa notte, ha rappresentato un possibile punto di non ritorno nel conflitto tra Iran e Israele. Si è alzata, come prevedibile, l'allerta terrorismo anche in Italia per possibili ripercussioni su obiettivi sensibili. Di conseguenza, anche in Umbria, il livello di attenzione si è innalzato. 

In Italia aumentate le misure di sicurezza

Dopo l'attacco americano ai siti iraniani, sono state aumentate da Roma le misure di sicurezza, già dalla giornata di ieri. Intensificata la sorveglianza degli obiettivi sensibili americani e delle misure a tutela dell'ambasciatore statunitense in Italia.

Ieri il Comitato nazionale per l'ordine pubblico e la sicurezza, presieduto dal ministro dell'interno Matteo Piantedosi, aveva disposto il potenziamento delle attività di prevenzione e analisi dei rischi interni su 29mila potenziali obiettivi in Italia, tra cui oltre 10mila infrastrutture critiche.

Tra gli appuntamenti di ieri, infatti, era già stato alzato il livello di guardia per la seconda giornata del Giubileo dei governanti.

Attacco USA in Iran: l'Umbria rafforza i controlli

Il livello d'allerta, quindi, si è alzato in Italia all'istante per il rischio terrorismo. A livello regionale, nel pomeriggio, nelle prefetture di Perugia e Terni sono iniziate le prime riunioni da parte dei vertici provinciali delle forze dell'ordine, per rafforzare i servizi di vigilanza sugli obiettivi sensibili in tutta la regione.

A Terni, il Prefetto Orlando ha presieduto la riunione, dal quale è emersa un’attenta mappatura degli obiettivi considerati più a rischio sul territorio della Provincia. Disposta l’ulteriore intensificazione delle misure di vigilanza e sicurezza, con particolare attenzione dedicata agli obiettivi collegati a interessi statunitensi e israeliani.

In Umbria non sono presenti consolati dei due Paesi ma la guardia resta alta su possibili obiettivi sensibili, come aeroporto, stazioni ed edifici pubblici, senza dimenticare gli eventi, previsti in estate, che possono attirare un grande numero di visitatori e, allo stesso tempo, le città a maggiore vocazione turistica. L'Umbria, infatti, teme ripercussioni sul settore turistico, dopo una prima parte d'annata positiva, principalmente sugli arrivi dagli USA, che nel 2024 avevano registrato un aumento superiore al 20% rispetto all’anno precedente.

Perugia, arrestato giovane militante affiliato allo Stato Islamico

La guardia su possibili attacchi terroristici è sempe alta. Nei giorni scorsi, infatti, a Perugia, un'operazione coordinata dal ROS dei Carabinieri aveva portato all'arresto di un giovane di origine marocchina, appena ventenne, accusato di far parte dell'organizzazione terroristica dello Stato Islamico.

Secondo gli inquirenti, il giovane non si limitava alla propaganda, avendo riscontrato nel giovane un profilo altamente specializzato dal punto di vista informatico. Le indagini avevano portato alla luce la sua adesione consapevole e ideologicamente motivata allo Stato Islamico, con particolare riferimento alla cellula ISKP (Islamic State Khorasan Province), attiva nell’area tra Afghanistan, Kazakistan, Kirghizistan, Uzbekistan e Cina.

Il blitz, scattato all’alba con il supporto operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Perugia, aveva fatto seguito a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, in sinergia con la Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.

Precauzione e prudenza

C'è da chiedersi: allerta terrorismo in Umbria? Per ora non si intravedono scenari ma il quadro disegnato dagli apparati di sicurezza punta ad anticipare e a neutralizzare eventuali minacce, in attesa di eventuali sviluppi sulle tensioni internazionali.

Le parole d'ordine sono precauzione e prudenza: le autorità regionali, infatti, sono costantemente in contatto con il Viminale e le forze di polizia, per conoscere eventuali sviluppi. 

Le forze dell’ordine hanno, già, intensificato i controlli nei pressi di monumenti, musei, parchi archeologici e centri storici. L'invito, a una maggiore attenzione, è rivolto anche a strutture alberghiere e ricettive.

L’assenza di minacce specifiche, quindi, non doveva essere isolata senza dover adottare un approccio più prudente, in linea con il quadro nazionale delineato dal Comitato per la sicurezza. 

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Emanuele Landi
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