19 Jun, 2025 - 14:00

Carcere di Terni, Sindacati chiedono lo sfollamento dopo le proteste

Carcere di Terni, Sindacati chiedono lo sfollamento dopo le proteste

Dopo il lunedi di protesta, in due distinte carceri dell'Umbria (Spoleto e Terni), arriva una lettera presentata da tre sindacati della Penitenziaria, per richiedere provvedimenti urgenti.

Rivolte in carcere, la lettera dei Sindacati

Gli esponenti sindacali del Sappe (Romina Raggi), Sippe-Sinappe (Francesco Petrelli) e Fns Cisl (Riccardo Laureti), in rappresentanza della polizia Penitenziaria, hanno voluto scrivere una lettera urgente, richiedendo lo sfollamento della sezione H ‘Media Sicurezza’ del carcere di Terni, dopo la rivolta dei giorni scorsi.

La missiva è stata indirizzata al capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Stefano Carmine De Michele, e al provveditore Toscana-Umbria, Gloria Manzelli.

Secondo dati del ministero dell'Interno aggiornati al giorno antecedente le rivolte, a Terni risultano presenti 588 detenuti a fronte di 422 posti regolamentari, mentre fra i membri della polizia penitenziaria, al 30 aprile 2025, risultano in servizio 202 effettivi a fronte di una necessità di 243.

Sippe, Sinappe e Fns Cisl: "Serve uno sfollamento immediato"

Tante le dichiarazioni da parte del mondo della politica sulla vicenda ma risuona anche l'eco da parte delle sigle sindacali. “Si richiede lo sfollamento immediato della sezione H media sicurezza, in cui lo scorso 16 giugno i detenuti hanno messo in atto una vera e propria rivolta, con i poliziotti che per futili motivi sono stati ostaggio dei detenuti per diverse ore - si legge nella lettera che Sappe, Sippe, Sinappe e Fns Cisl, hanno scritto una lettera al capo del dipartimento Amministrazione penitenziaria e al Provveditore Toscana e Umbria - Ci è voluta più di un'ora per liberare il poliziotto addetto alla vigilanza della sezione, chiusosi per fortuna nel box agenti ma non al sicuro visto che il detenuto che ha iniziato la rivolta stava sfondando i vetri. Per liberare il collega, una decina di poliziotti hanno riportato contusioni, certificati dalla locale infermeria ed un vicesovrintendente ha riportato un taglio in testa con una prognosi del pronto soccorso ternano di dieci giorni”.

I danneggiamenti - sottolineano i sindacati - hanno riguardato gli ambienti esterni delle camere detentive, iniziando dal sistema di videosorveglianza. Non esistono più impianti elettrici, strappate via anche le plafoniere, lasciando tutta la sezione al buio; distrutto l'impianto antincendio compresi gli idranti, dopo averli utilizzati per allagare rotonda e scale; svuotati gli estintori, rotto l'impianto degli ascensori, del riscaldamento, staccando i termosifoni e lanciandoli per le scale, provocando anche la rottura dei gradini; rotte tutte le finestre delle salette oltre ai vetri del box agenti; distrutto il quadro comandi dei cancelli delle camere detentive; lanciati per le scale anche schermi di sorveglianza e pc”.

Secondo Sappe, Sippe-Sinappe e Fns Cisl, al momento “non possono essere garantite le normali misure di ordine e sicurezza, né vi è garanzia delle condizioni di lavoro per l’addetto alla vigilanza della sezione stessa. Si chiede pertanto l’intervento urgente dei superiori uffici per uno sfollamento che, a nostro avviso, per la gravità dei fatti, doveva avvenire nella nottata seguente e si rammenta che il signor provveditore dal momento dell’insediamento lo scorso 1° agosto, non ha mai fatto visita ad un istituto umbro, ha causato il sovraffollamento di tutti e quattro gli istituti di detenuti psichiatrici e di trasferiti per ordine e sicurezza. Terni in particolare - aggiungono le sigle - di cui ricordiamo la capienza di 420 detenuti, ad oggi è a circa 600 unità di cui 90 assegnati per ordine e sicurezza e circa 130 psichiatrici”.

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Emanuele Landi
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