22 Sep, 2025 - 12:00

Umbria, in piazza per Gaza al grido "Free Palestine": i cortei a Perugia e Terni

Umbria, in piazza per Gaza al grido "Free Palestine": i cortei a Perugia e Terni

L'Italia si è fermata per uno sciopero generale trasporti "Blocchiamo tutto" per Gaza e le manifestazioni hanno interessato anche l'Umbria, con cortei sia a Perugia che a Terni

Cortei "Free Palestine", lo sciopero "Blocchiamo tutto" anche in Umbria

A Perugia, il corteo ha visto una folla di manifestanti, tra cui anche molti studenti, che si è radunata nel quartiere di Fontivegge. Circa un migliaio di persone hanno invaso il piazzale davanti alla stazione ferroviaria con bandiere della Palestina, striscioni contro il riamo che di condanna al governo italiano. 

A Terni, invece, un corteo è partito da largo Don Minzoni per concludersi in piazza della Repubblica, in centro. Presenti, anche in questo caso, molti studenti ma anche docenti. Tante le pandiere palestinesi e del sindacato Usb.

Usb Umbria: "Uno sciopero che mette al centro la questione palestinese"

Tanti gli slogan lanciati, tra cui quello "Palestina libera". Gianluca Liviabella, di Usb Umbria, ha parlato di "uno sciopero che mette al centro la questione palestinese e una parola d'ordine: blocchiamo tutto".

"Significa - ha aggiunto - interrompere l'economia di mercato delle aziende che stanno foraggiando Israele. Noi vogliamo che le armi smettano di essere prodotte e investimenti in sanità, trasporti e scuola. Questo dovrebbe fare un Paese che non vuole la guerra".

La gravità degli eventi - aveva commentato nei giorni scorsi  la segretaria generale della Cgil UmbriaMaria Rita Paggio - non ci consente di rimanere in silenzio: la deportazione e lo sterminio di un popolo inerme non può lasciare indifferenti e di certo indifferenti non sono la Cgil e il movimento dei lavoratori”.

“Con la nostra mobilitazione - aveva insistito la segretaria Paggio -chiediamo: di fermare ogni intervento militare nella Striscia di Gaza dove si sta compiendo un vero e proprio massacro del popolo palestinese; di mettere in campo azioni concrete per rimuovere l’embargo umanitario, garantire corridoi umanitari e mettere in sicurezza la popolazione civile; di sostenere e garantire la sicurezza di tutte le missioni umanitarie in corso, compresa la Global Sumud Flotilla; che venga sospeso ogni accordo di cooperazione commerciale e militare con Israele finché non si fermeranno la guerra a Gaza e l’occupazione della Cisgiordania; il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del governo italiano”.

Global Sumud Flotilla e il sostegno dell'Umbria

Perugia e Terni tornano, perciò, a essere luoghi di mobilitazione civile. Nei giorni scorsi, infatti, sindacati e reti sociali sono scesi in strada per sostenere la Global Sumud Flotilla, la più ampia iniziativa civile internazionale nata per rompere l’isolamento di Gaza e affermare il primato del diritto umanitario.

La Global Sumud Flotilla è una coalizione di reti e movimenti pacifisti che ha l’obiettivo di rompere l’embargo su Gaza con una missione civile e nonviolenta. Nel perimetro internazionale figurano network come il Global Movement to Gaza, la Freedom Flotilla Coalition, la Maghreb Sumud Flotilla e il convoglio Sumud Nusantara: una costellazione di attivisti indipendenti provenienti da decine di Paesi, dall’Australia al Brasile, dal Sudafrica a molti Stati europei.

In Italia, al fianco della flotta si schierano associazioni pacifiste e forze politiche della sinistra. Tra le campagne rilanciate c’è l’appello di Possibile—"dona, condividi, mobilitati"—e la raccolta fondi per la delegazione italiana. In Umbria spicca Spoleto, dove l’iniziativa, promossa "spontaneamente dai cittadini di Spoleto" con il sostegno dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Andrea Sisti, è stata già messa in atto il 4 settembre.

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Emanuele Landi
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