18 Jun, 2025 - 21:52

Attentato sventato a Perugia, Scoccia (FdI): “Massima attenzione contro il terrorismo islamico”

Attentato sventato a Perugia, Scoccia (FdI): “Massima attenzione contro il terrorismo islamico”

La minaccia del terrorismo islamico in Italia merita attenzione e vigilanza. Lo afferma Margherita Scoccia, consigliera comunale di Fratelli d’Italia a Perugia, con una nota diramata oggi, 18 giugno 2025, all'indomani di un’operazione dei Carabinieri che ha interessato la città. Scoccia, richiamandosi ai valori fondanti della Costituzione, ribadisce l'importanza di mantenere alta la soglia di attenzione di fronte a ogni forma di estremismo e ringrazia l'Arma "per il lavoro svolto nell'ultima indagine, ancora una volta con professionalità e coraggio". La presa di posizione segue l'arresto di un giovane residente in Umbria, attualmente sotto indagine: un episodio che riporta la questione sicurezza al centro del dibattito locale.

La dichiarazione di Margherita Scoccia dopo l’arresto a Perugia

Scoccia, che siede tra i banchi della maggioranza in Consiglio comunale a Perugia, ha commentato con toni misurati l’operazione che ha coinvolto la città. Nel comunicato, ha sottolineato che “la minaccia del terrorismo islamico in Italia merita la massima attenzione”, rivendicando la necessità di mantenere costante l’impegno sul fronte della prevenzione. Un richiamo diretto ai valori repubblicani e alla cultura democratica, che secondo la consigliera devono restare il riferimento anche nei momenti più delicati. Ha poi espresso il proprio plauso al ROS dei Carabinieri per il lavoro svolto, definendolo un esempio di rigore e competenza. Nessun tono polemico, solo la volontà di tenere saldo il fronte istituzionale attorno a un tema che resta sensibile anche per i territori.

Operazione antiterrorismo a Perugia: arrestato un giovane vicino all’ISIS

L’ultima indagine citata da Scoccia fa riferimento a un blitz antiterrorismo scattato all’alba del 18 giugno a Perugia. In quella operazione, coordinata dal ROS dei Carabinieri con il supporto del Comando Provinciale, è stato arrestato un ventenne di origine marocchina residente nel perugino. Secondo quanto reso noto dagli inquirenti, il giovane farebbe parte integrante di un’organizzazione jihadista internazionale, avendo aderito con convinzione all’ideologia dello Stato Islamico (ISIS). L’arresto è avvenuto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Perugia su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, organismo competente anche per i reati di terrorismo.

Chi è il ventenne arrestato per terrorismo in Umbria

Il giovane operava su una piattaforma di messaggistica frequentata prevalentemente da giovani utenti, sulla quale avrebbe pubblicato contenuti di propaganda jihadista e post inneggianti alla “guerra santa”, incitando apertamente all’odio e alla violenza in nome dello Stato Islamico. Una nota del procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, evidenzia come queste indagini si inseriscano nel contesto del monitoraggio del web da parte del ROS, definito “spazio ove soggetti di diversa età, estrazione sociale, culturale ed economica possono essere coinvolti in processi di radicalizzazione in chiave islamista”.

Come si radicalizzano i giovani jihadisti in Italia

L’attenzione investigativa è massima nei confronti delle nuove modalità di reclutamento ed estremizzazione che viaggiano online. Il ventenne si sarebbe auto-radicalizzato attraverso canali digitali, acquisendo dimestichezza con la propaganda e ponendosi come referente attivo per altri utenti. Sono stati documentati contatti diretti fra lui e un membro operativo dell’ISKP, attivo in un campo di addestramento all’estero, con il quale l’indagato avrebbe condiviso un piano di azione.

Cosa prevedeva il piano segreto legato allo Stato Islamico Khorasan

Secondo gli inquirenti, il giovane non si limitava alla propaganda ma avrebbe manifestato l’intenzione di unirsi fisicamente ai combattenti in Khorasan. Parallelamente, si stava auto-addestrando alla fabbricazione di esplosivi artigianali. Durante la perquisizione domiciliare, i Carabinieri hanno sequestrato diversi dispositivi informatici, ora all’esame degli specialisti per estrapolare ulteriori prove.

Le autorità italiane ribadiscono che il contrasto al terrorismo è una priorità assoluta. Forze dell’ordine, intelligence e magistratura lavorano in sinergia per individuare e disarticolare in anticipo le potenziali minacce. L’operazione condotta a Perugia rappresenta un esempio concreto di questa vigilanza costante, che punta a prevenire qualunque azione violenta prima che possa mettere a rischio la sicurezza collettiva.

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Francesca Secci
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