La complessa vicenda Stadio-Clinica sta spaccando la politica, polarizzando le tensioni fra Comune di Terni e Regione Umbria. Una frattura che sembra ben lontana dal ricomporsi e che, anzi, appare ancora più profonda. Nel mezzo infatti si è affacciata anche la Ternana Calcio con la famiglia Rizzo che ha diffidato formalmente la Regione minacciando di chiedere risarcimenti milionari qualora, dopo il ricorso al Tar da parte dell'avvocatura regionale contro la determina del Comune, il progetto non andasse in porto.
In ballo ci sono grandi interessi economici e prospettive di sviluppo per l'intera area del sud dell'Umbria. A Terni, e non solo, c'è clima di bufera e dalla maggioranza di Alternativa Popolare, così come da buona parte del centrodestra, l'accusa rivolta al governo regionale è quella di penalizzare ancora una volta la città, privilegiando scelte perugino-centriche. Dal canto suo, il Partito Democratico continua a difendere l'operato della Regione sottolineandone la correttezza e la legittimità. Nelle ultime ore, anche il sentatore dem umbro Walter Verini è intervenuto sulla questione sostenendo che le due opere, lo Stadio e la clinica, che fin da principio sono sempre state parte di un pacchetto unitario, non siano invece "necessariamente legate l'una all'altra".
Per Verini, in una nota diffusa tramite i suoi canli social, le polemiche "non sono solo locali, perché riguardano in diversi modi la comunità regionale. E non solo". Nel suo breve intervento, il parlamentare invita al dialogo. Un aspetto che del resto è stato lungamente invocato da più parti, a partire da Palazzo Spada che ha ricevuto la notizia del ricorso senza preavviso.
"A nessuno - sottolinea Verini - può essere consentito d'intimidire le Istituzioni. Per questo un paio di punti fermi vanno ribaditi. I tifosi rossoverdi della Ternana meritano il nuovo stadio. È un obiettivo giusto. Anche una clinica i privati la possono realizzare. Ma queste opere, non necessariamente legate l'una all'altra, si fanno nel rispetto delle regole, delle leggi nazionali e regionali. Con il confronto e la collaborazione di tutti i soggetti. E si fanno senza l'ombra di interessi che - conclude Verini - si muovono in un clima di prepotenze, che da quando c'è Bandecchi sono purtroppo all'ordine del giorno, e di conflitti di interesse".
Il consigliere comunale di AP, presidente terza commissione consiliare e degli 'Amici di Bandecchi', Claudio Batini non ha perso tempo e ha risposto a Verini puntualizzando anche lui alcuni aspetti.
"Le scrivo - si legge nella missiva di Batini - non solo come Consigliere di maggioranza del Comune di Terni, ma come cittadino umbro che Lei rappresenta a livello nazionale. Le sue recenti dichiarazioni social non sono altro che un palese tentativo di distogliere l'attenzione dai veri problemi di Terni, problemi creati e avallati dai rappresentanti locali del Suo stesso schieramento politico. E ora, incredibilmente, spalleggiati da politici nazionali come Lei".
Sul piatto c'è anche la "sede" dell'intervento di Verini, ovvero i canali social che, spiega il consigliere, non rappresentano il mezzo deputato a denunciare i "presunti "conflitti di Interesse" del Sindaco Bandecchi".
"Caro Senatore - prosegue Batini -. Se Lei ravvisa conflitti di interesse o violazioni civili/penali, esistono gli strumenti legali ufficiali per perseguirle. È Lei, con la sua carica, il garante del rispetto della legge. Quindi, La invitiamo a procedere con sollecitudine istituzionale e non con polemiche da social. Faccia presto, prima che la separazione delle carriere e una magistratura meno "vicina" al Suo schieramento rendano il tutto più difficile".
"Il nostro territorio - incalza Batini - merita chiarezza. Non tattiche dilatorie. Il VERO nodo è lo Stadio/Clinica". L'invito è chiaro: far approdare la questione in Parlamento.
"Invece di infiammare dibattiti sterili, faccia ciò che il Suo ruolo Le impone: presenti immediatamente una Interrogazione Parlamentare sulla Giunta Regionale. Chieda conto dello stallo scandaloso che blocca opere vitali come lo Stadio e la Clinica Privata, un progetto congiunto che è perfettamente a norma di legge e che rappresenta l'unica vera leva per lo sviluppo sportivo e sanitario di Terni. Basta con gli avalli politici volti a confondere e infuocare le piazze. La Presidente Proietti e il Suo schieramento devono agire e non ostacolare" conclude il consigliere comunale.