Un altro grave incidente sul lavoro. L'episodio sarebbe capitato a Terni, in viale Bramante 3, dove un uomo sarebbe caduto da circa tre metri mentre stava svolgendo lavori di manutenzione vicino a un lucernaio. L'uomo è stato soccorso ed è rimasto cosciente durante l'intervento all’ospedale Santa Maria. Soprattutto dolori a una gamba per l'uomo che non sarebbe in pericolo di vita ma l'amarezza per l'ennesimo caso rimane.
L'operaio italiano, rimasto vittima di un serio infortunio sul lavoro a Terni, ha 62 anni. L'episodio si è verificato nella mattinata di lunedì 9 giugno, presso un edificio commerciale in viale Bramante 3.
L’uomo sarebbe caduto da circa tre metri, mentre svolgeva lavori di manutenzione vicino a un lucernaio, e avrebbe riportato soprattutto dolori a una gamba. Il soccorso del personale del 118 è stato immediato e l'uomo è stato trasportato all’ospedale Santa Maria di Terni. L’operaio è rimasto cosciente durante tutto l’intervento.
Sul luogo dell'incidente, per gli accertamenti relativi all’accaduto, si sono portati gli agenti della squadra Volante di Terni, i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro e personale della Usl Umbria 2.
La sicurezza sui luoghi di lavoro, tema di uno dei cinque quesiti dell'ultimo referendum, è stato poche settimane fa al centro dell'agenda politica umbra.
Al centro dell'incontro del Comitato Regionale per la Sicurezza nei Luoghi di Lavoro, svoltosi nella sede della Regione di Palazzo Broletto, c'è stato un messaggio chiaro: i dati sugli infortuni in Umbria continuano a destare preoccupazione.
Nonostante un lieve calo rispetto agli anni precedenti, la frequenza e gravità degli incidenti sul lavoro nella regione superano ancora la media nazionale. A pagare il prezzo più alto sono settori come edilizia e agricoltura, ma anche le piccole imprese e le categorie più fragili, come i lavoratori precari e stranieri, restano tra i più esposti.
"Non possiamo rassegnarci all'idea che si possa morire mentre si lavora", ha dichiarato con forza la presidente Stefania Proietti, che sottolinea come la sicurezza non debba essere vissuta come un adempimento burocratico bensì come "un traguardo concreto da raggiungere insieme, con responsabilità e determinazione". Parole che segnano un cambio di passo e che trovano terreno fertile nell'impegno annunciato dalla Regione: il mantenimento e il rafforzamento del Piano di Vigilanza 2025.
Terni e l'Umbria hanno ancora stampato nella propria memoria la morte di Sanderson Mendoza, vittima di un grave incidente nel polo siderurgico Ast di Terni lo scorso marzo. La presidente Stefania Proietti si era espressa così, dopo il tragico evento: "Un’altra vita spezzata. Un’altra tragedia che poteva essere evitata. La morte di Sanderson Mendoza, il giovane operaio di soli 26 anni coinvolto nei giorni scorsi in un grave incidente nel polo siderurgico Ast di Terni, mi colpisce profondamente. Poteva essere mio figlio. Un ragazzo con sogni, speranze, futuro interrotti in un attimo in un luogo che avrebbe dovuto garantirgli sicurezza, non togliergli la vita".
"Io e la Giunta siamo vicini ai suoi familiari, ai colleghi, a chi oggi piange questa perdita ingiusta. Ma il dolore non basta - continuava la nota della governatrice dell'Umbria - Questo nuovo drammatico incidente sul lavoro ci impone un impegno ancora più forte: la sicurezza sul lavoro deve rimanere prioritaria per la tutela dei lavoratori e per garantire la qualità degli ambienti di lavoro. La Regione Umbria sarà in prima linea con un Piano ad hoc, potenziando i controlli nelle fabbriche, rafforzando la formazione obbligatoria e il rispetto dei protocolli di sicurezza. Dobbiamo prevenire, non solo intervenire quando è troppo tardi. Queste tragedie non devono più accadere. Ogni morte sul lavoro è una sconfitta per tutti noi, nessuno dovrebbe perdere la vita lavorando".