Ecco i risultati definitivi dei cinque referendum in Umbria, che confermano un risultato netto a favore dei quesiti proposti, vanificata dal mancato raggiungimento del quorum nazionale. E anche in Umbria non è andata meglio ai promotori, con una partecipazione al voto stabile intorno al 31,2% degli aventi diritto.
Sul tema del reintegro nei casi di licenziamenti illegittimi, con tutte le 1.001 sezioni scrutinate, il “Sì” si attesta al 90,06%. Il quesito relativo all’abolizione del limite massimo all’indennità per licenziamento senza giusta causa ottiene l’88,5% di voti favorevoli, mentre la tutela dei contratti a termine raccoglie il 89,8% di consensi. Anche la responsabilità penale infortuni sul lavoro riceve un’ampia maggioranza di “Sì” con l’88,11%, mentre il referendum sulla riduzione da 5 a 10 anni del periodo necessario per richiedere la cittadinanza italiana agli extracomunitari maggiorenni residenti ottiene il 64,61% di voti favorevoli.
Provincia di Perugia
Reintegro licenziamenti illegittimi: 89,91% Sì (134.137 favorevoli, 15.060 contrari) su 707 sezioni scrutinate.
Licenziamenti e limite indennità: 88,30% Sì (131.667 favorevoli, 17.442 contrari) su 707 sezioni.
Tutela contratti a termine: 89,65% Sì (133.536 favorevoli, 15.417 contrari) su 707 sezioni.
Responsabilità infortuni sul lavoro: 87,90% Sì (131.270 favorevoli, 18.074 contrari) su 707 sezioni.
Cittadinanza italiana: 64,68% Sì (96.491 favorevoli, 52.691 contrari) su 707 sezioni.
Provincia di Terni
Reintegro licenziamenti illegittimi: 90,50% Sì (46.724 favorevoli, 4.902 contrari) su 294 sezioni scrutinate.
Licenziamenti e limite indennità: 89,06% Sì (45.944 favorevoli, 5.642 contrari) su 294 sezioni.
Tutela contratti a termine: 90,25% Sì (46.507 favorevoli, 5.024 contrari) su 294 sezioni.
Responsabilità infortuni sul lavoro: 88,72% Sì (45.787 favorevoli, 5.823 contrari) su 294 sezioni.
Cittadinanza italiana: 64,40% Sì (33.074 favorevoli, 18.281 contrari) su 294 sezio
I risultati definitivi dei primi tre referendum in Umbria confermano un ampio consenso tra gli elettori. Sul quesito riguardante il reintegro nei casi di licenziamento illegittimo, con tutte le 1.001 sezioni scrutinate, il “Sì” prevale con il 90,06% dei voti (180.861 favorevoli contro 19.962 contrari). Il secondo referendum, relativo all’abolizione del limite massimo all’indennità per licenziamento senza giusta causa, registra un risultato simile, con l’88,5% di voti a favore (177.611 “Sì” contro 23.084 “No”). Sul terzo quesito, che riguarda la tutela dei contratti a termine, il consenso rimane elevato con il 89,8% di voti favorevoli (180.043 “Sì” e 20.441 “No”), sempre con tutte le sezioni scrutinate.
Per quanto riguarda gli altri due quesiti, sul tema della responsabilità infortuni sul lavoro, con 1.000 sezioni su 1.001 scrutinate, il “Sì” ottiene l’88,11% dei voti (176.849 favorevoli contro 23.863 contrari). Infine, sul referendum riguardante la riduzione da 5 a 10 anni del periodo necessario per richiedere la cittadinanza italiana per extracomunitari maggiorenni residenti in Italia, con 1.000 sezioni scrutinate, il “Sì” raggiunge il 64,61% (129.403 voti favorevoli contro 70.891 contrari). L’affluenza complessiva si attesta intorno al 31,21%, con circa 205.700 votanti su 659.165 elettori.
A Perugia e Terni, i cittadini confermano il netto orientamento favorevole ai primi quattro quesiti sul lavoro, con percentuali di “Sì” ovunque superiori all’87%. Più articolato il dato sul quinto quesito, relativo alla riduzione da 10 a 5 anni del requisito di residenza per la richiesta di cittadinanza da parte di cittadini extracomunitari maggiorenni: in entrambe le province prevalgono i “Sì”, seppur con uno scarto più contenuto.
A Perugia, con 705 sezioni scrutinate su 707, il quesito sul reintegro nei casi di licenziamento illegittimo raccoglie l’89,9% di consensi, mentre l’abolizione del tetto massimo all’indennizzo per licenziamento senza giusta causa si attesta all’88,3%. Molto alto anche il sostegno al quesito sulla tutela dei contratti a termine, con l’89,65% di voti favorevoli, e all’estensione della responsabilità penale per infortuni sul lavoro, con l’87,9%. Il quesito sulla cittadinanza ottiene il 64,47% di “Sì” su 699 sezioni scrutinate.
A Terni, con 291 sezioni su 294, le percentuali sono persino più marcate: il quesito sul reintegro nei licenziamenti illegittimi tocca il 90,5% di “Sì”, seguito da contratti a termine (90,24%), licenziamenti e indennità (89,05%) e infortuni sul lavoro (88,67%). Anche qui il quinto quesito registra un largo consenso, ma con una dinamica più equilibrata: il “Sì” alla riforma della cittadinanza raggiunge il 64,38%, con un “No” al 35,62%.
In Umbria si consolida la netta affermazione dei “Sì” nei primi quattro quesiti referendari in materia di lavoro, tutti stabilmente oltre l’88%. Un risultato vanificato, però, dal mancato raggiungimento del quorum. Anche il quinto quesito - relativo alla riduzione del requisito di residenza per richiedere la cittadinanza italiana da parte di cittadini extracomunitari maggiorenni - continua a registrare un consenso prevalente, con il “Sì” salito al 64,5%.
Quesito 1 – Reintegro nei casi di licenziamento illegittimo
Sezioni: 991 su 1.001
Sì: 179.040 (90,05%)
No: 19.783 (9,95%)
Quesito 2 – Indennità nei licenziamenti senza giusta causa
Sezioni: 990 su 1.001
Sì: 175.471 (88,49%)
No: 22.834 (11,51%)
Quesito 3 – Tutele nei contratti a termine
Sezioni: 990 su 1.001
Sì: 177.882 (89,80%)
No: 20.210 (10,20%)
Quesito 4 – Responsabilità in caso di infortuni sul lavoro
Sezioni: 990 su 1.001
Sì: 174.935 (88,10%)
No: 23.635 (11,90%)
Quesito 5 – Riduzione da 10 a 5 anni della residenza per richiedere la cittadinanza italiana
Sezioni: 956 su 1.001
Sì: 121.927 (64,49%)
No: 67.137 (35,51%)
In Umbria, il fronte del “Sì” continua a prevalere nettamente nei quattro quesiti referendari sul lavoro, con percentuali prossime o superiori al 90%. Il quinto quesito, relativo alla cittadinanza italiana per i minori stranieri, si conferma invece il più divisivo, pur mantenendo un vantaggio consistente del “Sì” sopra il 64%. Il dato dell’affluenza definitiva si è attestato al 31,2%, in linea con il dato nazionale.
Quesito 1 – Reintegro nei casi di licenziamento illegittimo
Sezioni: 985 su 1.001
Sì: 177.556 (90,04%)
No: 19.632 (9,96%)
Quesito 2 – Indennità nei licenziamenti senza giusta causa
Sezioni: 984 su 1.001
Sì: 174.262 (88,48%)
No: 22.690 (11,52%)
Quesito 3 – Tutele nei contratti a termine
Sezioni: 982 su 1.001
Sì: 176.508 (89,79%)
No: 20.060 (10,21%)
Quesito 4 – Responsabilità in caso di infortuni sul lavoro
Sezioni: 981 su 1.001
Sì: 173.504 (88,10%)
No: 23.428 (11,90%)
Quesito 5 – Cittadinanza italiana
Sezioni: 906 su 1.001
Sì: 113.280 (64,21%)
No: 63.147 (35,79%)
Con oltre il 90% delle sezioni scrutinate nei quesiti più avanzati, si conferma un largo consenso per i quattro referendum sul lavoro, mentre quello sulla cittadinanza mantiene una maggioranza più contenuta. L’Umbria conferma una tendenza fortemente favorevole alle proposte referendarie in materia di lavoro. Più polarizzato il voto sul riconoscimento della cittadinanza, che si attesta stabilmente sopra il 63% di consensi.
1. Reintegro per licenziamenti illegittimi
Sezioni scrutinate: 943 su 1.001
Sì: 168.522 (90,05%)
No: 18.630 (9,95%)
2. Limite all’indennità per licenziamenti
Sezioni scrutinate: 942 su 1.001
Sì: 165.402 (88,47%)
No: 21.559 (11,53%)
3. Tutela dei contratti a termine
Sezioni scrutinate: 936 su 1.001
Sì: 165.897 (89,76%)
No: 18.930 (10,24%)
4. Responsabilità penale per infortuni in appalto
Sezioni scrutinate: 901 su 1.001
Sì: 154.837 (88,02%)
No: 21.072 (11,98%)
5. Cittadinanza italiana
Sezioni scrutinate: 796 su 1.001
Sì: 94.171 (63,27%)
No: 54.667 (36,73%)
Con 869 sezioni su 1.001 già scrutinate i dati confermano il netto orientamento favorevole nei quattro referendum sul lavoro e una maggioranza più contenuta per la cittadinanza. Il trend appare consolidato: i quesiti in materia di lavoro raccolgono consensi molto ampi e trasversali, mentre quello sulla cittadinanza resta il più divisivo tra gli elettori umbri.
1. Reintegro per licenziamenti illegittimi
Sezioni: 869 su 1.001
Sì: 152.198 (90,01%)
No: 16.893 (9,99%)
2. Limite all’indennità per licenziamenti
Sezioni: 871 su 1.001
Sì: 150.235 (88,38%)
No: 19.757 (11,62%)
3. Tutela dei contratti a termine
Sezioni: 867 su 1.001
Sì: 151.090 (89,70%)
No: 17.352 (10,30%)
4. Responsabilità penale per infortuni in appalto
Sezioni: 822 su 1.001
Sì: 139.049 (87,97%)
No: 19.019 (12,03%)
5. Cittadinanza italiana
Sezioni: 733 su 1.001
Sì: 85.786 (63,06%)
No: 50.246 (36,94%)
Con circa tre quarti delle sezioni scrutinate, si confermano le tendenze delle ultime ore: larga affermazione dei “Sì” nei quattro quesiti sul lavoro, mentre resta più contenuto (ma stabile) il vantaggio dei favorevoli alla riforma sulla cittadinanza.Il voto umbro continua a evidenziare un consenso trasversale sulle tematiche del lavoro, mentre rimane più divisivo il quesito sulla cittadinanza, dove il margine tra le due posizioni è molto più ristretto.
Quesito 1 – Reintegro per licenziamenti illegittimi
(revisione dell’art. 18 per i licenziamenti senza giusta causa)
Sezioni scrutinate: 786 su 1.001
Sì: 134.585 (89,99%)
No: 14.965 (10,01%)
Quesito 2 – Licenziamenti e limite all’indennità
(rimozione del tetto massimo ai risarcimenti economici)
Sezioni scrutinate: 787 su 1.001
Sì: 131.872 (88,32%)
No: 17.442 (11,68%)
Quesito 3 – Tutela dei contratti a termine
(estensione delle tutele contro i contratti precari ingiustificati)
Sezioni scrutinate: 767 su 1.001
Sì: 129.007 (89,63%)
No: 14.926 (10,37%)
Quesito 4 – Responsabilità per infortuni sul lavoro
(rimozione dello “scudo” penale per gli appaltatori pubblici e privati)
Sezioni scrutinate: 733 su 1.001
Sì: 119.823 (87,88%)
No: 16.527 (12,12%)
Quesito 5 – Cittadinanza italiana
(modifica dei requisiti per ottenere la cittadinanza da 10 a 5 anni)
Sezioni scrutinate: 673 su 1.001
Sì: 76.994 (63,04%)
No: 45.139 (36,96%)
Ecco l’aggiornamento sull’andamento dello spoglio in Umbria per i cinque referendum del 9 giugno. Con oltre due terzi delle sezioni scrutinate, si conferma un’ampia maggioranza di “Sì” nei quesiti sul lavoro e la sicurezza, mentre resta più equilibrato il risultato sul tema della cittadinanza.
Quesito 1 – Reintegro per licenziamenti illegittimi
Sezioni scrutinate: 671 su 1.001
Sì: 110.606 (89,96%)
No: 12.343 (10,04%)
Quesito 2 – Licenziamenti e limite all’indennità
Sezioni scrutinate: 686 su 1.001
Sì: 112.255 (88,32%)
No: 14.847 (11,68%)
Quesito 3 – Tutela dei contratti a termine
Sezioni scrutinate: 656 su 1.001
Sì: 107.047 (89,61%)
No: 12.411 (10,39%)
Quesito 4 – Responsabilità per infortuni sul lavoro
Sezioni scrutinate: 622 su 1.001
Sì: 98.195 (87,88%)
No: 13.540 (12,12%)
Quesito 5 – Cittadinanza italiana
Sezioni scrutinate: 575 su 1.001
Sì: 64.645 (63,16%)
No: 37.703 (36,84%)
Ecco i risultati parziali dei cinque referendum popolari in Umbria, con quasi la metà delle sezioni scrutinate. Le percentuali si confermano stabili rispetto alle rilevazioni precedenti, con una netta prevalenza di voti favorevoli nei primi quattro quesiti, mentre sul quinto - relativo alla cittadinanza - il "Sì" mantiene il vantaggio, ma con una forbice più contenuta.
Quesito 1 – Reintegro per licenziamenti illegittimi
Sezioni: 444 su 1.001
Sì: 68.174 (89,74%)
No: 7.798 (10,26%)
Quesito 2 – Licenziamenti e limite all’indennità
Sezioni: 431 su 1.001
Sì: 64.401 (88,14%)
No: 8.663 (11,86%)
Quesito 3 – Tutela contratti a termine
Sezioni: 423 su 1.001
Sì: 63.737 (89,55%)
No: 7.434 (10,45%)
Quesito 4 – Responsabilità in caso di infortuni sul lavoro
Sezioni: 369 su 1.001
Sì: 53.673 (87,82%)
No: 7.445 (12,18%)
Quesito 5 – Cittadinanza italiana
Sezioni: 380 su 1.001
Sì: 39.568 (63,14%)
No: 23.095 (36,86%)
Prosegue lo spoglio in Umbria per i cinque referendum del 8 e 9 giugno 2025. Con circa un terzo delle sezioni scrutinate, i dati parziali confermano una larga affermazione del “Sì” per i primi quattro quesiti, tutti legati ai diritti del lavoro. Più equilibrato, invece, il risultato sul tema della cittadinanza italiana, dove il margine resta più contenuto. Di seguito i risultati aggiornati:
1. Reintegro licenziamenti illegittimi
Sezioni scrutinate: 319 su 1.001
Sì: 46.404 voti (89,70%)
No: 5.329 voti (10,30%)
2. Licenziamenti e limite indennità
Sezioni scrutinate: 286 su 1.001
Sì: 39.584 voti (88,18%)
No: 5.307 voti (11,82%)
3. Tutela contratti a termine
Sezioni scrutinate: 259 su 1.001
Sì: 35.621 voti (89,66%)
No: 4.109 voti (10,34%)
4. Responsabilità infortuni sul lavoro
Sezioni scrutinate: 234 su 1.001
Sì: 30.774 voti (87,73%)
No: 4.305 voti (12,27%)
5. Cittadinanza italiana
Sezioni scrutinate: 225 su 1.001
Sì: 21.018 voti (63,61%)
No: 12.023 voti (36,39%)
I dati provvisori confermano una netta prevalenza del “Sì” nei quesiti legati al lavoro e alla sicurezza, mentre sul tema della cittadinanza italiana il consenso resta più equilibrato. Ecco i risultati aggiornati:
1. Reintegro licenziamenti illegittimi
Sezioni scrutinate: 225 su 1.001
Sì: 31.221 voti (89,53%)
No: 3.650 voti (10,47%)
2. Licenziamenti e limite indennità
Sezioni scrutinate: 200 su 1.001
Sì: 26.436 voti (88,04%)
No: 3.591 voti (11,96%)
3. Tutela contratti a termine
Sezioni scrutinate: 161 su 1.001
Sì: 20.200 voti (89,42%)
No: 2.391 voti (10,58%)
4. Responsabilità infortuni sul lavoro
Sezioni scrutinate: 147 su 1.001
Sì: 17.735 voti (87,68%)
No: 2.492 voti (12,32%)
5. Cittadinanza italiana
Sezioni scrutinate: 136 su 1.001
Sì: 11.705 voti (64,19%)
No: 6.529 voti (35,81%)
L’elettorato complessivo in Umbria è pari a 659.165 cittadini. I dati sono ancora parziali, ma forniscono un quadro significativo sull’orientamento degli umbri
Con oltre 78 sezioni su 1.001 scrutinate in Umbria, emergono i primi risultati dei cinque referendum. Sul quesito relativo al reintegro nei licenziamenti illegittimi, il “Sì” prevale con l’89,26% (19.760 voti contro 2.378 no). Anche sul tema dei limiti all’indennità nei licenziamenti, il “Sì” è al 87,56%. La tutela dei contratti a termine registra un consenso analogo, con l’89,05% di voti favorevoli. Per la responsabilità sugli infortuni sul lavoro, il “Sì” si attesta all’87,06%. Infine, sul referendum sulla cittadinanza italiana, il sostegno al “Sì” è più contenuto, ma comunque maggioritario, con il 62,68%.
1. Reintegro licenziamenti illegittimi
Sezioni scrutinate: 145 su 1.001
Sì: 19.760 voti (89,26%)
No: 2.378 voti (10,74%)
2. Licenziamenti e limite indennità
Sezioni scrutinate: 124 su 1.001
Sì: 15.354 voti (87,56%)
No: 2.182 voti (12,44%)
3. Tutela contratti a termine
Sezioni scrutinate: 98 su 1.001
Sì: 10.829 voti (89,05%)
No: 1.332 voti (10,95%)
4. Responsabilità infortuni sul lavoro
Sezioni scrutinate: 83 su 1.001
Sì: 8.631 voti (87,06%)
No: 1.283 voti (12,94%)
5. Cittadinanza italiana
Sezioni scrutinate: 78 su 1.001
Sì: 5.755 voti (62,68%)
No: 3.426 voti (37,32%)
Elettori totali in Umbria: 659.165
Sono iniziati in Umbria lo spoglio e la prima elaborazione dei risultati dei cinque referendum tenuti l’8 e 9 giugno 2025. Dai dati parziali, con un numero ancora limitato di sezioni scrutinate, emerge un netto favore al “Sì” su tutte le tematiche. In particolare, per il referendum sul reintegro nei licenziamenti illegittimi, con 72 sezioni su 1.001, il sì raggiunge l’89,16%. Anche gli altri quesiti, relativi ai limiti di indennità per licenziamenti, tutela dei contratti a termine, responsabilità sugli infortuni sul lavoro e cittadinanza italiana, mostrano una prevalenza significativa del “Sì”, seppur con percentuali variabili.
Reintegro licenziamenti illegittimi (72 sezioni su 1.001)
Sì: 9.558 voti (89,16%)
No: 1.162 voti (10,84%)
Licenziamenti e limite indennità (49 sezioni su 1.001)
Sì: 4.613 voti (86,35%)
No: 729 voti (13,65%)
Tutela contratti a termine (36 sezioni su 1.001)
Sì: 2.792 voti (88,49%)
No: 363 voti (11,51%)
Responsabilità infortuni sul lavoro (26 sezioni su 1.001)
Sì: 1.777 voti (86,05%)
No: 288 voti (13,95%)
Cittadinanza italiana (20 sezioni su 1.001)
Sì: 1.012 voti (67,74%)
No: 482 voti (32,26%)