Cinque ultrà della Ternana sono finiti in arresto dopo la partita contro l'Ascoli. Gli agenti della Digos, attraverso un blitz in mattinata, hanno posto in stato di fermo, i cinque tifosi della curva nord, con l’accusa di violenza aggravata e lesioni a pubblico ufficiale e in qualche caso danneggiamenti.
La pesante contestazione contro la società rossoverde, andata in scena fuori dai cancelli dello stadio Liberati al termine di Ternana-Ascoli, si è trasformata in una serata di guerriglia, con lanci di petardi, fumogeni e sassi con gli agenti che si sono dovuti mettere in assetto anti-sommossa.
Durante gli scontri, una decina di agenti e militari della polizia di Stata e carabinieri sono rimasti contusi o feriti con prognosi che vanno da 10 a 15 giorni. Dopo il il blitz della Digos della Questura di Terni, i cinque ultrà rossoverdi, su disposizione del pm Camilla Coraggio, sono stati posti ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida da parte del giudice del Tribunale di Terni.
Il post partita è stato purtroppo segnato da momenti di forte tensione. Alcuni tifosi, rimasti fuori dallo stadio, hanno tentato di forzare i cancelli che portano agli spogliatoi.
Due sarebbero state le cariche dei reparti mobili delle forze dell’ordine presenti. Una prima di alleggerimento per provare a disperdere i tifosi presenti davanti ai cancelli. Una seconda carica sarebbe avvenuta poco dopo non essendo riuscita la prima a raggiungere l’obiettivo. A quel punto è partito il lancio di petardi, sassi e bottiglie. Oltre il ferimento di alcuni agenti, una sassata avrebbe colpito un’auto della polizia locale, distruggendone il finestrino.
Gli incidenti sono stati circoscritti e riportati sotto controllo in pochi minuti ma va ricordato come il pronto intervento delle forze dell’ordine ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente.
Il post-partita è stato caratterizzato da questa contestazione, sfociata in violenza ma anche durante la partita i tifosi rossoverdi si sono fatti sentire con cori contro la società. Mentre in campo le cose non andavano bene, con le Fere sotto nel risultato (0-2) contro l'Ascoli, la curva rossoverde ha manifestato apertamente il proprio dissenso verso la società, con cori e soprattutto uno striscione diretto al presidente D’Alessandro: “Ingannare la piazza il tuo intento, se rimetti piedi a Terni devi stare attento. La Ternana siamo noi”.
La frattura tra la tifoseria e la proprietà è ormai profonda e non accenna a ricomporsi. L’incertezza legata alla cessione del club, ancora bloccata, alimenta la tensione e si riflette inevitabilmente sull’ambiente e sulla squadra.
La Ternana è uscita dal match con l’Ascoli senza punti (che sono ancora zero in classifica) ma soprattutto con tante domande sul futuro. In campo si è vista una squadra volenterosa ma incompiuta mentre sul fronte societario resta da sciogliere il nodo della cessione.