Ore fitte di incontri, summit riservati e colloqui telefonici per il futuro della Ternana Calcio. In lizza per l’acquisizione del club rossoverde ci sono tre soggetti: un gruppo leader nel campo socio-sanitario e assistenziale, una società di costruzioni di medio-grandi dimensioni con solidi appalti infrastrutturali e un fondo infrastrutturale internazionale interessato alla gestione complessiva del progetto stadio-clinica.
Secondo quanto filtra da ambienti vicini al dossier, i tre pretendenti hanno già completato la due diligence e ora i contatti serrati servono a trovare la quadra per un accordo vincolante. Finora l’accesso alla data room era stato concesso senza esclusiva, ma la fase attuale punta a stringere i tempi.
Il primo soggetto è un gruppo sanitario-assistenziale del Centro Italia, con strutture anche al Sud, attivo nel settore della sanità privata e delle RSA e con un fatturato consolidato di oltre 45 milioni di euro.
Il secondo è un’azienda di costruzioni di medio-grandi dimensioni, aggiudicataria negli ultimi due anni di importanti commesse pubbliche e appalti infrastrutturali, con un fatturato vicino ai 50 milioni di euro. La società è fortemente radicata nell’area di riferimento del Centro-Nord e guidata da un imprenditore, con soci di rilievo, che è già stato coinvolto in esperienze significative nel mondo dello sport. Proprio questo soggetto aveva trattato di recente anche l’acquisizione di un altro club calcistico italiano.
Il terzo pretendente è invece un fondo infrastrutturale con capitali internazionali, che non si limiterebbe all’acquisizione della società sportiva, ma guarderebbe con interesse all’intero pacchetto: gestione dello stadio Liberati, della futura clinica e dei servizi connessi.
“Si tratta di una fase decisiva, i soggetti interessati hanno già completato le verifiche e l'obiettivo è quello di completare la fase che porterà al closing prima della metà di settembre” spiegano fonti vicine al confronto.
In parallelo, prosegue il dibattito cittadino. L’annuncio di possibili ricorsi al TAR ha spinto il Centro Coordinamento Ternana Club a intervenire con toni netti.
“Il Piano Economico Finanziario ha superato valutazioni rigorose e certificate da consulenti indipendenti. Diffondere notizie distorte e mettere in atto iniziative che puntano solo a ritardare un progetto già approvato può avere riflessi negativi sul futuro della Ternana”, si legge nella nota ufficiale.
"L’iter autorizzativo ormai concluso - continua la nota del Centro coordinamento club rossoverdi - ha scontato tutti i passaggi e le valutazioni di legge da parte di fior di funzionari pubblici (non di politici) garanti per conto della collettività e della legittimità di tutti gli atti amministrativi".
La nota parla di "ossessiva e pervicace, ottusa determinazione ad ostacolare tutto e tutti". "Viene spontaneo e legittimo chiedersi chi e quali interessi si agitino dietro certe iniziative - conclude il comunicato del CCTC -. La sensazione è che siano solo la punta di un iceberg che opera per fini (per quanto legittimi) che col bene e l’interesse della città e della Ternana nulla hanno a che fare".
Sul fronte infrastrutturale, la macchina si è già messa in moto. Dopo gli incontri del direttore operativo Mangiarano col Comune, si è svolto il primo sopralluogo tecnico al Liberati con il project manager Sergio Anibaldi e altri professionisti per pianificare la logistica del cantiere.
La prima fase riguarda il restauro e la rimozione dei murales delle curve Est e Sud, che saranno collocati temporaneamente in un’area protetta in attesa della ricollocazione definitiva nella nuova piazza che sarà originata nell'ambito del progetto. Un passaggio simbolico, ma anche operativo, che segna un pre-avvio dei lavori. Più complessa invece la fase di cantierizzazione: il deposito del progetto esecutivo e i pareri obbligatori di Questura e Vigili del Fuoco sono attesi entro la fine del 2025 o, al più tardi, nei primi mesi del 2026.
Altro nodo è l’antistadio Taddei, che sarà usato come deposito. Per questo motivo la Ternana ha avviato i contatti con i tecnici comunali per trasferire l’attività sportiva a Gabelletta, struttura già operativa e pronta a diventare la nuova casa temporanea della squadra.
Trattative per la cessione, ricorsi annunciati e cantieri al via: la Ternana si trova a un bivio decisivo. Il destino del club, del Liberati e dell’intero progetto stadio-clinica dipenderà dalle scelte che matureranno nelle prossime settimane.