20 Sep, 2025 - 08:30

Stadio, clinica e calcio, la Ternana dei Rizzo riunisce i tre progetti e ora vuole bruciare le tappe per la posa della prima pietra

Stadio, clinica e calcio, la Ternana dei Rizzo riunisce i tre progetti e ora vuole bruciare le tappe per la posa della prima pietra

Chi ha avuto la pazienza di seguire su Tag24 Umbria la lunga trattativa estiva per la cessione della Ternana dai fratelli D'Alessandro alla famiglia Rizzo, ha ricevuto una serie di conferme importanti dalla conferenza stampa di presentazione della nuova presidente rossoverde Claudia Rizzo. Conferme che non riguardano solo il calcio giocato e il ruolo apicale della 23enne imprenditrice, entrata per passione nel mondo del pallone. Le principali, infatti, sono quelle legate alla stretta interconnessione tra il futuro della squadra e del progetto sportivo e la realizzazione del project financing per la costruzione del nuovo stadio grazie ai capitali garantiti dalla costruzione e dalla futura autorizzazione, con accreditamento al servizio sanitario, della clinica al di là del corso del fiume Nera.

Ai più avveduti e oculati tra i tifosi rossoverdi non è sfuggito, infatti, che la stessa Claudia Rizzo, ma soprattutto l’advisor finanziario Giampietro Petrilli, hanno confermato la struttura dell’operazione anticipata proprio da Tag24 Umbria nel giorno del closing. Il super-consulente della famiglia Rizzo, Massimo Ferrero, con l’obiettivo di proteggere la nuova presidente nel giorno della sua prima uscita più che di esporsi personalmente alle luci della ribalta, ha cercato di portare il discorso solo sul piano della passione e dell’emotività calcistica. Ma per la città, in realtà, è determinante sapere che la proprietà non ha preso la Ternana solo per il tifo e per la passione del pallone. Viceversa, il club del futuro sarà legato a un progetto infrastrutturale ad alto impatto sulla sostenibilità dei conti e sulla patrimonializzazione, sul destino urbanistico di un brano fondamentale del tessuto cittadino e dell’impianto sportivo più rilevante, il nuovo stadio, e - infine - sulla sorte di una struttura sanitaria all’avanguardia, la cui gestione è il core-business della holding di famiglia dei Rizzo e del loro Gruppo Villa Claudia.

"Sono qui principalmente per la squadra, ma dietro c’è un progetto per la città di Terni"

“Durante la trattativa - ha affermato Claudia Rizzo - è emersa questa possibilità di diventare presidente, di seguire direttamente la squadra. Ci sono arrivata da tifosa e da appassionata di calcio e ovviamente è un impegno rilevante. Perché tra l’essere tifosa ed essere presidente di un club c’è una grande differenza. Però mi è sembrato una gran bella opportunità e, affiancata da persone che già hanno vissuto questo mondo, sono più tranquilla. Io sono qui principalmente per la squadra, ma poi c’è un bellissimo progetto e ci si è presentata comunque una bella possibilità, questo è ovvio. Noi siamo qui per costruire qualcosa per la città di Terni, sia per la parte sportiva sia, ovviamente, per tutto il progetto che c’è dietro”.

Insomma, la prima presidente donna della Ternana Calcio ha chiarito in maniera autonoma (senza dover essere teleguidata come l’Ambra Angiolini di Non è la Rai da parte del produttore), che calcio e business per la proprietà marciano insieme. E che lei seguirà principalmente la gestione del team sportivo, affidato all’amministratrice unica Tiziana Pucci, mentre il progetto stadio-clinica sarà seguito dalla Stadium Spa, affidata a Roberto Somasca. Una dimostrazione di avere una capacità autonoma di affrontare questioni di business e di rilevante delicatezza, come ha dimostrato anche più avanti durante la conferenza stampa, che potrà confermare nella gestione del club.   

Le battute di Massimo Ferrero e l’analisi tecnica dell'advisor Petrilli

Il mattatore di giornata Massimo Ferrero, col suo stile sarcastico e sopra le righe, aveva anticipato la presidente dicendo che “la famiglia, o meglio lei, Claudia Rizzo, parliamo di lei non della famiglia, vuole stare qui 10 anni perché ha un obiettivo. E se San Culino ci aiuta una volta raggiunto l’obiettivo... Ma è stato valutato tutto, nella trattativa è stato veramente valutato tutto”.

A chiarire di più le cose ci ha pensato Giampietro Petrilli, commercialista, advisor dell’operazione di acquisizione da parte dei Rizzo ed esperto di M&A (fusioni e acquisizioni). Il suo - come abbiamo spiegato nella nuova mappa della stanza dei bottoni di via della Bardesca - è stato un contributo determinante (insieme a quello dell’avvocato Andrea Silvestri per la parte legale) per arrivare al closing e far quadrare il complesso sistema degli ingranaggi di una trattativa con tanti protagonisti.

"Abbiamo preteso che la Ternana tornasse proprietaria al 100% della Stadium"

“Ad impegnarsi nella Ternana sono sia la holding della famiglia (in pratica la cassaforte di famiglia che controlla le partecipazioni societarie dei Rizzo, ndr) sia il Gruppo Villa Claudia - ha spiegato il professionista -. Ovviamente è un assetto molto complesso e la stessa trattativa è stata molto complessa. Il risanamento della Ternana Calcio passa dunque anche da una riorganizzazione societaria. Diciamo che è un work in progress, ci stiamo lavorando, però l’impegno è assoluto da parte della famiglia Rizzo a tutto tondo, sia lato clinica sia lato stadio. Abbiamo preteso che la Ternana tornasse a essere proprietaria al 100% della Stadium e che il progetto Stadio-Clinica tornasse ad essere il baricentro di tutto quello che è stato progettato sin dall’inizio”.

Un investimento da 62 milioni di euro tra stadio e clinica

Il terreno della Ternana Women su cui sorgerà la clinica è stato ceduto definitivamente alla proprietà del club, la newco Stadium sarà capitalizzata per ulteriori 14 milioni di euro di equity (l’apporto di capitale che servirà ad attivare i finanziamenti da parte del Credito Sportivo e di altri finanziatori istituzionali) attraverso i canoni della clinica. Consentendo così di dare corpo a un investimento complessivo di circa 62 milioni di euro, comprensivo degli oltre 40 che servono per realizzare il nuovo stadio.

"L’intenzione della famiglia Rizzo è arrivare presto alla prima pietra"

“La convenzione deve rimanere così com’è per fare in modo che tutto l’iter sia il più rapido possibile - ha concluso Petrilli, mantenendo stretto riserbo sui valori delle varie compravendite che hanno riguardato i pacchetti azionari e i beni immobili coinvolti nell’operazione -. L’intenzione della famiglia Rizzo è quello di arrivare il prima possibile a porre la prima pietra. È un impegno importante e lo dovremmo fare secondo le regole già prestabilite. Confermo che sul terreno c’è stata una trattativa per l’acquisizione e quando diventeranno gli atti pubblici potrete andarlo a verificare”.

Verso il progetto esecutivo e l’avvio dei cantieri all’inizio del 2026

Sotto l’ombrello della Ternana, per concludere, tornano tutti gli elementi centrali del progetto. E ora si andrà alla definizione del progetto esecutivo da presentare al Comune entro i 90 giorni partiti lo scorso primo agosto, data di registrazione della convenzione firmata. Il team della Stadium, guidato dal project manager Sergio Anibaldi, ci sta lavorando già da tempo. Ma è prevedibile che i tempi burocratici facciano arrivare la posa della prima pietra e l’avvio dell’attività di cantiere vera e propria all’inizio del 2026. E a quel punto dai passaggi di mano di azioni e terreni si passerà al lavoro delle ruspe e delle gru.

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Federico Zacaglioni
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