Spoleto ha vissuto un sabato pomeriggio molto intenso. Piazza del Comune era gremita di gente con candele e fiaccole in mano. Grande partecipazione per ricordare Laura Papadia. La vittima del secondo femminicidio in Umbria del 2025 è stata commemorata attraverso una lunga e silenziosa fiaccolata.
La città di Spoleto ha ricordato nel pomeriggio di sabato 29 marzo Laura Papadia (freddata dal marito pochi giorni fa) con una fiaccolata in piazza del Comune, organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con il Centro Anti Violenza e le associazioni del territorio. Il sit-in in piazza del Comune si è concluso con una lunga e silenziosa fiaccolata che dal centro storico è arrivata fino all’appartamento di via Porta Fuga, dove mercoledì si è verificato il tragico episodio. Ci saranno bandiere a mezz’asta nel giorno dei funerali.
"La mattina prendevamo il caffè insieme, volevi riprendere a studiare e terminare l’università, voglio ricordarti così": il ricordo in lacrime di Nazareno Romani, pensionato spoletino cliente del supermercato dove Laura Papadia lavorava ed era benvoluta da clienti e colleghi.
Questo è stato uno dei tanti ricordi durante la fiaccolata in memoria di Laura, uccisa dal marito Gianluca Romita mercoledì 26 marzo nella loro abitazione di via Porta Fuga. Anche le colleghe del supermercato hanno voluto ricordare Laura: "Era un sole, la collega che tutti vorrebbero avere, un’amica sempre disponibile". Tanti, poi, gli interventi di donne spoletine che hanno letto poesie e cercato di dare conforto alla famiglia della 37enne: "L’amore non è possesso".
La Chiesa diocesana ha partecipato. Don Edoardo Rossi ha portato il saluto dell’Arcivescovo e dell’intera Archidiocesi. "Un uomo violento non è un uomo": ha detto il direttore della Caritas, don Edoardo Rossi che ha invitato tutta la piazza a ribellarsi a quest'ennesimo atto di violenza nei confronti di una donna.
Per il Comune di Spoleto erano presenti il vicesindaco Danilo Chiodetti e l’assessore al sociale Luigina Renzi, che avevano già espresso il loro cordoglio durante il consiglio comunale del 27 marzo. In rappresentanza della Presidente della Regione Stefania Proietti, c'era il consigliere regionale Stefano Lici, che ha invitato tutti i presenti a compiere gesti d’amore verso le persone più deboli.
Il Comune ha voluto mostrare massima vicinanza anche nei confronti del familiari della donna, mettendo a disposizione un appartamento. Grande commozione anche da parte della rappresentante della Consulta giovanile, pronta a ricordare che anche i giovani non sono immuni da violenza di genere. Il padre di Laura, intanto, ha raggiunto Spoleto per seguire da vicino le indagini.
La partecipazione è stata molto intensa in presenza alla fiaccolata. Sui social, anche, in tantissimi hanno voluto mostrare il proprio cordoglio. Riportato, qui, il ricordo di un uomo in forma anonima mandato a Spoleto Segnalazioni: "Stanotte ho fatto un sogno. Ho sognato che alla 'Fiaccolata per Laura' di questo pomeriggio le donne che c’erano non si notavano. Non si notavano perché, pur se tantissime, si sperdevano in mezzo alla marea di uomini. Uomini con i loro figli. Uomini che sono solitamente orgogliosi di insegnare le proprie passioni ai figli: andare a pesca o a caccia, praticare uno sport, fare il tifo allo stadio. Ma questa volta era diverso: erano uomini che volevano insegnare ai propri figli ad essere Uomini e non solo maschi. Volevano insegnare che 'Laura' potrebbe essere tua sorella, potrebbe essere tua figlia, potrebbe essere tua madre, potrebbe essere una tua amica o potrebbe essere una collega di lavoro".
"E quando un padre dà, con il proprio esempio e con il proprio modo di essere, un insegnamento, quando indica la rotta un figlio la segue… sempre. - conclude l'appello accorato dell'uomo su Spoleto Segnalazioni - Siamo noi uomini, ora, a dover dire BASTA, siamo noi uomini a dover seminare nei bambini e nei ragazzi che abbiamo vicino il seme del rispetto. Chiedo, allora, a tutti gli uomini di questa Città di essere presenti alla fiaccolata, di essere presenti con i propri figli e figlie, di essere presenti per far capire agli uomini di domani come si deve essere, come si deve amare una donna".