L'Umbria potrebbe diventare uno snodo strategico del traffico aereo europeo, ma a una condizione: che si abbattano i costi per operare. Ryanair, prima compagnia aerea in Italia per numero di passeggeri, ha annunciato l'intenzione di rafforzare in modo significativo la sua presenza all'Aeroporto San Francesco d'Assisi di Perugia, puntando su nuove rotte e un incremento del traffico.
La realizzazione del piano di crescita, però, dipenderà da una variabile tutt’altro che trascurabile: l’eliminazione dell’addizionale municipale, considerata un ostacolo alla competitività dello scalo.
Il progetto presentato da Ryanair prevede 10 nuove rotte entro il 2028 e un aumento del traffico da 400.000 a 800.000 passeggeri annui. A illustrare la proposta è stato Jason McGuinness, Chief Commercial Officer della compagnia, che in visita all’aeroporto ha parlato di una grande opportunità di crescita per il territorio. Secondo McGuinness, l’Umbria ha un potenziale ancora inespresso e può diventare un hub strategico per attrarre turisti, investimenti e posti di lavoro.
Ryanair è pronta a investire a Perugia, quindi, ma servono condizioni più favorevoli. La richiesta è chiara: l’abolizione dell’addizionale municipale, che pesa sui biglietti e disincentiva l’uso dello scalo.
"Riteniamo che la regione sia ancora poco servita e condividiamo la visione della presidente di utilizzare l'Aeroporto dell'Umbria come piattaforma per attrarre maggiori investimenti, turismo e occupazione nella regione Umbria", ha detto McGuinnes. "Per sostenere questa crescita, saranno necessari costi di accesso più bassi, e siamo pronti a rispondere immediatamente con un piano trasformativo che porterà a 800.000 passeggeri annui entro il 2028 - non appena la Regione compirà il passo decisivo di abolire l'addizionale municipale".
Un messaggio diretto alla Regione, chiamata ora a valutare la sostenibilità economica di un eventuale intervento fiscale. In cambio, la compagnia irlandese promette oltre 70 voli settimanali, nuove connessioni nazionali e internazionali e la creazione di 300 posti di lavoro locali. Le tratte saranno selezionate in base alla domanda del mercato, con una particolare attenzione ai collegamenti con le principali capitali europee e le destinazioni turistiche emergenti.
"Siamo impegnati a crescere a Perugia e a offrire ancora più tariffe basse, rotte e posti di lavoro locali" - ha proseguito il Chief Commercial Officer di Ryanair - "e non vediamo l'ora di collaborare strettamente con la presidente Proietti per realizzare il pieno potenziale del turismo in entrata e dello sviluppo economico dell'Umbria".
Accogliente ma prudente la risposta della presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, che ha commentato: "Siamo lieti della visita di Ryanair e del suo management presso il nostro aeroporto che si realizza per la prima volta in questi anni. L'occasione e le opportunità di crescita che Ryanair ci ha prospettato saranno oggetto di valutazioni nei prossimi mesi. Riaffermiamo quindi l'impegno costante e continuo dell'ulteriore sviluppo della nostra regione per i prossimi anni".
Il piano Ryanair si inserisce in un contesto turistico particolarmente favorevole per l’Umbria. I dati del secondo trimestre 2025 parlano chiaro: +11,2% di arrivi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e +13% nelle presenze, con un incremento anche della permanenza media. Le città d’arte come Assisi, Perugia, Orvieto e Spoleto restano tra le mete più richieste, ma si affermano anche i centri lacustri e le aree interne.
A trainare la crescita sono sia i turisti italiani sia quelli stranieri, con gli Stati Uniti in testa seguiti da Germania, Regno Unito e, a sorpresa, la Cina. Una crescita che l’assessora regionale al Turismo, Simona Meloni, attribuisce anche al successo della campagna "Scopri l’Umbria in tutti i suoi sensi". "Questi numeri ci dicono una cosa chiara: l’Umbria piace, emoziona, coinvolge". E per l'autunno già si pensa a un nuovo format.
Non mancano, però, le ombre. E riguardano tutte i trasporti. In merito, Meloni ha espresso preoccupazione per la sospensione per un mese dei collegamenti ferroviari con Roma prevista tra agosto e settembre. Le criticità nei trasporti, secondo l’assessora, rischiano di vanificare gli sforzi promozionali e compromettere la fidelizzazione dei nuovi flussi turistici.