08 Jun, 2025 - 12:27

Perugia, inseguimento e arresto: 28enne si schianta contro un muro

Perugia, inseguimento e arresto: 28enne si schianta contro un muro

Sembrava l’adrenalinica scena di un film d’azione hollywoodiano. Ma non c’erano telecamere, registi né stuntman. Solo una notte pericolosa sulle strade di Perugia, più precisamente a Ponte San Giovanni, dove l’incoscienza di un uomo e la prontezza dei carabinieri hanno dato vita a un inseguimento ad alta tensione, conclusosi con un arresto e il sequestro di droga.

Inseguimento da film a Perugia: 28enne arrestato dopo incidente

Tutto è accaduto nella tarda serata di ieri. Un ventottenne di origine albanese, senza fissa dimora, ha acceso l’allarme tra le forze dell’ordine quando, alla guida di un’auto, ha imboccato contromano la trafficata via Adriatica. I carabinieri, notato il comportamento anomalo e pericoloso, hanno tentato subito di fermarlo, ma il giovane, invece di accostare, ha premuto sull’acceleratore e si è dato alla fuga. Da quel momento si è scatenato un inseguimento per le vie periferiche della città, con l’uomo che ignorava ogni regola del codice della strada e seminava il panico tra gli automobilisti ancora in circolazione.

La corsa si è conclusa poco dopo in via Assisana, all’interno del sottopasso, dove il 28enne ha perso il controllo del mezzo e si è schiantato violentemente contro un muro. I carabinieri sono intervenuti immediatamente, riuscendo ad ammanettarlo nonostante l’evidente tentativo di sottrarsi all’arresto anche a piedi. Durante la perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto addosso al giovane oltre 50 grammi di cocaina, confezionata e presumibilmente destinata allo spaccio. A quel punto, per l’uomo si sono spalancate le porte della caserma e, successivamente, quelle del carcere di Capanne.

Una lunga scia di inseguimenti nella provincia di Perugia

Negli ultimi mesi, il territorio perugino è stato teatro di una serie di inseguimenti che, sebbene di natura diversa, hanno sollevato interrogativi sulla sicurezza urbana e sull'efficacia dei controlli. Circa un mese fa, sempre a Perugia, un ladro ha fatto irruzione in una nota profumeria, rubando alcune bottiglie di profumo di alta gamma. Dopo il furto, si è dato alla fuga a piedi. In quell’occasione, ad azzardare un inseguimento fu un cittadino coraggioso che, pur tentando di trattenere il ladro, non riuscì a impedirgli la fuga: l’uomo riuscì a far perdere le proprie tracce saltando un parapetto.

Ancora più rocambolesca, seppur diversa nella dinamica, la truffa sventata a Gubbio lo scorso aprile. Due malviventi avevano tentato di estorcere denaro a un’anziana di Umbertide, simulando telefonicamente un incidente stradale in cui sarebbe rimasto coinvolto un parente della donna. L’ottantunenne, insospettita, ha allertato i carabinieri che sono riusciti a individuare e bloccare i due dopo un breve inseguimento. Questi episodi, che si susseguono con una frequenza preoccupante, restituiscono l’immagine di un territorio sotto pressione, dove l’azione delle forze dell’ordine resta fondamentale, ma dove emerge anche la necessità di rafforzare la prevenzione e la presenza sul territorio.

Guida contromano, fuga e cocaina: cosa rischia il 28enne albanese fermato a Perugia

Il ventottenne arrestato a Ponte San Giovanni non dovrà rispondere solo dell’inseguimento e dell’incidente causato. I reati contestati, infatti, sono molteplici e pesanti. A partire dalla guida pericolosa: imboccare una strada contromano costituisce una violazione gravissima del codice della strada, aggravata dall’alta velocità e dalla mancata osservanza dell’alt imposto dalle forze dell’ordine. Tale comportamento può configurare il reato di resistenza a pubblico ufficiale (art. 337 c.p.), punibile con la reclusione da sei mesi a cinque anni.

Ma non è tutto. L’incidente provocato dal giovane, pur non coinvolgendo altri veicoli o passanti, aggrava il suo quadro: la fuga dopo un comportamento potenzialmente lesivo, specie se accertata la presenza di sostanze stupefacenti a bordo o nell’organismo, può far scattare anche l’ipotesi di guida sotto l’effetto di droga, per la quale sono previste sanzioni penali e la sospensione (o revoca) della patente.

Il punto più delicato riguarda però il possesso di oltre 50 grammi di cocaina, una quantità ben superiore alla soglia che distingue l’uso personale dallo spaccio. In base all’art. 73 del DPR 309/90, il possesso di stupefacenti ai fini di spaccio è punibile con la reclusione da sei a venti anni e una multa da 26.000 a 260.000 euro. Se dovesse emergere anche la recidiva o un collegamento con reti di microcriminalità organizzata, le pene potrebbero aumentare ulteriormente. Essendo inoltre il giovane senza fissa dimora e privo di documenti, è probabile che le autorità richiedano anche una custodia cautelare in carcere, considerandolo un soggetto a elevato rischio di fuga. 

 

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Lorenzo Farneti
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