La prontezza dell’anziana vittima e l’efficienza dei militari dell’Arma sventano l’ennesima truffa ai danni di persone fragili. Un giovane è stato arrestato dopo un inseguimento, mentre il complice è ancora ricercato.
Nella giornata di mercoledì 3 aprile, i Carabinieri della Compagnia di Gubbio hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un 22enne campano con precedenti di polizia, accusato di tentata truffa e resistenza a pubblico ufficiale, in concorso con un altro soggetto ancora in fase di identificazione.
La vittima del tentativo di raggiro è una anziana di 81 anni residente a Umbertide, scelta come bersaglio da una coppia di truffatori che ha utilizzato un modus operandi ormai tristemente noto, ma che continua a mietere vittime in tutta Italia: la simulazione telefonica di un incidente stradale che coinvolgerebbe un familiare, seguito dalla richiesta di denaro per evitare gravi conseguenze legali.
Il piano dei malviventi ha preso il via con una telefonata all’anziana, nella quale uno dei due si è spacciato per un operatore delle forze dell’ordine, comunicando con tono allarmato che un suo congiunto era rimasto coinvolto in un grave incidente. Per chiudere rapidamente la questione, evitando l’arresto e le conseguenze legali, sarebbe stato necessario versare immediatamente una somma di denaro o consegnare oggetti di valore.
“Un incaricato passerà a ritirare i soldi o l’oro”, avrebbe detto l’uomo al telefono, nel tentativo di chiudere il cerchio della truffa.
Ma i malviventi non avevano fatto i conti con la lucidità della vittima. L’anziana ha compreso rapidamente la truffa in atto, ha interrotto la comunicazione telefonica e ha immediatamente contattato i Carabinieri, fornendo una descrizione dettagliata dell’accaduto e riferendo di un’auto sospetta in sosta nelle vicinanze della propria abitazione.
Una pattuglia è giunta sul posto nel giro di pochi minuti, proprio mentre i due sospettati erano ancora in zona.
Alla vista dei militari, i due uomini hanno cercato di fuggire a bordo della loro autovettura, dando inizio a un inseguimento ad alta velocità. La corsa ha attraversato alcune vie del centro cittadino di Umbertide e si è poi diretta lungo una strada provinciale in direzione di Gubbio.
Grazie alla segnalazione tempestiva e al coordinamento con la Centrale Operativa di Gubbio, un equipaggio del Nucleo Operativo e Radiomobile si è posto a intercettare il veicolo in fuga. L’auto è stata bloccata in sicurezza al termine di un breve inseguimento, e il conducente – il 22enne – è stato arrestato sul posto.
Durante il fermo, il giovane ha opposto resistenza, aggravando la sua posizione. Nel corso della perquisizione, i militari hanno rinvenuto diverso materiale di provenienza sospetta, verosimilmente legato ad altri episodi di truffa, sui quali sono in corso accertamenti.
Il complice del 22enne, approfittando della confusione durante la fuga, è riuscito a dileguarsi, ma le ricerche per identificarlo e catturarlo sono attualmente in corso, coordinate dalla Compagnia dei Carabinieri di Gubbio.
Il 22enne è stato associato presso la casa circondariale di Perugia Capanne, in attesa dell’udienza di convalida. Al termine dell’udienza, il giudice ha convalidato l’arresto e disposto per il giovane la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria, in attesa dell’avvio del processo.
“Si tratta di un importante risultato investigativo – sottolineano i Carabinieri – che dimostra quanto sia fondamentale la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine.”
Il caso di Umbertide si inserisce in un fenomeno sempre più diffuso a livello nazionale: le truffe ai danni di persone anziane, spesso sole e vulnerabili. I truffatori, abili nel manipolare emozioni e creare allarmismo, fingono di essere carabinieri, avvocati o operatori sanitari, convincendo le vittime a consegnare denaro o gioielli per “aiutare” un parente in difficoltà.
Secondo dati del Ministero dell’Interno, nel 2023 sono stati oltre 22.000 i casi denunciati in Italia di truffe agli anziani, con una prevalenza nei piccoli centri e nelle zone rurali, dove è più facile ottenere la fiducia delle vittime.
I Carabinieri rinnovano l’invito a prestare la massima attenzione a telefonate sospette e a non consegnare mai denaro o oggetti di valore a sconosciuti, anche se si presentano come incaricati delle forze dell’ordine.
“In caso di dubbio – spiegano i militari – è sempre meglio contattare direttamente il 112 e chiedere conferma. Nessun operatore delle forze dell’ordine richiede denaro per risolvere una situazione d’emergenza.”
Inoltre, viene consigliato di:
Parlare con i propri familiari di questi rischi;
Non aprire la porta a sconosciuti;
Segnalare immediatamente qualsiasi comportamento sospetto alle forze dell’ordine.
Il tentativo di truffa sventato a Umbertide e l’arresto del giovane truffatore rappresentano un esempio efficace di collaborazione tra cittadini e istituzioni. La prontezza dell’anziana, la reattività delle forze dell’ordine e il coordinamento tra Comandi diversi hanno permesso di evitare un danno e assicurare alla giustizia un malvivente recidivo.
Episodi come questo ricordano l’importanza di fare rete sul territorio, di educare le persone più fragili a riconoscere i segnali d’allarme e di non abbassare mai la guardia di fronte a chi, sfruttando la buona fede, tenta di approfittarsi della fragilità altrui.