07 Nov, 2025 - 14:25

Progetto Land, il sindaco di Passignano sul Trasimeno propone la creazione di una rete tra Comuni umbri e palestinesi

Progetto Land, il sindaco di Passignano sul Trasimeno propone la creazione di una rete tra Comuni umbri e palestinesi

Al principio di settembre l'Umbria ha ospitato per diversi giorni una delegazione di sei sindaci palestinesi. L'iniziativa è nata nell'ambito del percorso di cooperazione avviato con il progetto Land - Autorità locali in rete per lo sviluppo sostenibile, finanziato da AICS e realizzato insieme all’Unione dei Comuni del Trasimeno in qualità di capofila. Un progetto che ha contributo a creare nuovi ponti fra l'Umbria e la Palestina e che ora, su proposta del sindaco di Passignano sul Trasimeno, Sandro Pasquali, vorrebbe trovare un ulteriore consolidamento.

Pasquali: "È il momento di compiere un passo ulteriore"

"È il momento di compiere un passo ulteriore: costruire una rete stabile di accordi di amicizia e collaborazione tra Comuni umbri e Municipalità palestinesi" ha dichiarato Pasquali accogliendo la sollecitazione del Coordinamento del Patto Umbria-Palestina per consolidare il percorso già avviato.

I sindaci palestinesi durante il loro periodo di permanenza, sono stati ricevuti sia dalla presidente Proietti che dalla sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, avviando un confronto costruttivo su molteplici aspetti. "Il risultato più importante - ha evidenziato Pasquali in una nota - è quello di aver costruito fiducia reciproca e sperimentato strumenti di collaborazione che ora possono diventare permanenti, anche oltre il progetto".

Le proposte: patti di amicizia e gemellaggi

Tra le proposte centrali avanzate da Pasquali, condivise anche dal Coordinamento del Patto Umbria-Palestina, c'è la promozione di patti di amicizia e gemellaggi tra Comuni umbri e palestinesi. "Non si tratta solo di atti simbolici - ha sottolineato - ma di strumenti concreti per costruire scambi tra associazioni, scuole, cittadini e volontari, sostenendo la cooperazione decentrata e la solidarietà internazionale. In un momento così difficile per il popolo palestinese, il nostro impegno assume un valore ancora più forte: convinti che le istituzioni locali possono essere ponti di pace e di civiltà".

C'è unità fra Umbria e Palestina

Queste iniziative, come evidenziato dal Coordinamento, non prevedono procedure amministrative complesse ma rappresentano un passo importante per attivare sin da subito relazioni dirette tra territori, semplificando la collaborazione logistica e promuovendo iniziative condivise. La prima rete umbro-palestinese, ha assicurato Pasquali, dovrebbe vedere la luce già a dicembre.

"Sono in contatto con molti colleghi sindaci - ha concluso il sindaco di Passignano sul Trasimeno - che stanno già lavorando in questa direzione. L'Umbria e la Palestina possono camminare insieme su un terreno fatto di solidarietà e cooperazione: un'amicizia tra comunità locali, persone e istituzioni che nasce dal basso in segno di pace solidarietà".

L'eredità del progetto Land vuole consolidarsi

Land ha rappresentato un momento significativo per la cooperazione internazionale, ponendo le basi per quelle che si prospettano amicizie durature. I sindaci ricevuti in Umbria hanno avuto l'opportunità di portare la testimonianza diretta da una terra dilaniata dal conflitto, trovando nelle istituzioni umbre ascolto e accoglienza ma anche la possibilità di confrontarsi su un futuro delicato quanto complesso.

Come aveva a più riprese evidenziato anche il presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, in occasione dell'incontro svoltosi al Teatro del Pavone, c'è bisogno di gesti concreti. Il dialogo istituzionale in questo senso ha gettato le fondamenta per una solidarietà internazionale che vuole crescere e svilupparsi.

"Gli enti locali – aveva spiegato Presciutti – possono e devono assumere un ruolo di azione concreta. Non si tratta di sostituirsi ai governi, ma di fare la nostra parte, di dimostrare che un altro modo di stare nel mondo è possibile. Quando è nato il progetto LAND, il contesto era diverso. Era un altro mondo. Oggi, invece, dobbiamo avere il coraggio di cambiare prospettiva e agire". 

E proprio su quella di volontà di azione, che passa anche per gesti simbolici ma di grande impatto, l'eredità del progetto Land si avvia a costruire nuovi legami.

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Sara Costanzi
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