L'Umbria è sempre più vicina alla Palestina. L'ultimo tassello di un'unione che non è più solo simbolica, è una cooperazione che parte dai bisogni concreti e rafforza la capacità dei territori di governare i servizi essenziali. Ed è messa in campo dall’Umbria con il progetto internazionale Land, sostenuto dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics). Numeri e azioni disegnano un intervento di politica territoriale che, all’incrocio tra diplomazia dei sindaci, inclusione sociale e sostenibilità ambientale, unisce amministrazioni locali e comunità civiche su entrambe le sponde del Mediterraneo.
In prima fila, come capofila, l’Unione dei Comuni del Trasimeno e, come implementatore, Felcos Umbria. Al loro fianco un partenariato pubblico ampio: Anci Umbria, l’Unione di Comuni Terre dell’Olio e del Sagrantino, il Comune di Assisi, Trasimeno Servizi Ambientali (Tsa) e Auri, insieme al partenariato palestinese guidato da Apla (Association of Palestinian Local Authorities) e da quattro municipalità – Beita, Huwwara, Beit Liqia e Nileen.
Il progetto è stato presentato in un seminario ospitato dal Comune di Passignano sul Trasimeno, occasione per un bilancio politico e operativo delle attività.
Land ha toccato 21 municipalità palestinesi e 8 istituti scolastici con azioni mirate sui servizi ambientali e sull’attivazione delle comunità. Sono stati distribuiti 1.200 contenitori per rifiuti, con ulteriori 900 cassonetti assegnati a 17 Consigli di villaggio; sono state raccolte 74 idee imprenditoriali e selezionate 9 proposte – guidate da giovani e donne – sostenute con finanziamenti dedicati; sono stati piantumati 1.300 alberi e fornite attrezzature per la pulizia urbana.
La scelta di concentrare risorse su asset tangibili come igiene urbana, pianificazione ambientale e animazione economica locale risponde a una visione che mette al centro resilienza istituzionale e qualità della vita.
Il cuore politico di Land è la cooperazione tra pari: la costruzione di reti tra piccoli e medi comuni per condividere competenze e buone pratiche, strutturando strumenti di governance e piani ambientali territoriali. Lo riassume con chiarezza la responsabile Cooperazione internazionale di Felcos Umbria, Lucia Maddoli: "Nel nostro modo di fare cooperazione ci poniamo sempre in ottica paritaria e di reciprocità, con uno sguardo orizzontale, grazie al quale i partner imparano gli uni dagli altri, attraverso lo scambio di competenze e di buone pratiche".
Una cornice che valorizza gli enti locali come attori di politica pubblica e non semplici esecutori di progetti, con Tsa e Auri impegnate nel trasferimento di know‑how sulla gestione integrata dei rifiuti.
Nell’illustrare la logica operativa, il project manager di Felcos Umbria, Moreno Caporalini, ha sottolineato: "Il progetto nasce dall'idea di mettere insieme piccoli centri, con l'obiettivo di affrontare in modo collaborativo alcuni specifici asset, come la gestione dei rifiuti e le politiche ambientali. Le azioni prevalenti hanno quindi riguardato tre aree: unire le municipalità locali in due reti, aiutarle nell'elaborazione di piani ambientali territoriali, coinvolgere le comunità e le persone".
Un approccio che, nell’integrazione tra programmazione, servizi e attivazione sociale, prova a consolidare capacità amministrative e leadership diffuse.
Dal seminario è arrivata anche la testimonianza del sindaco di Beta, Mahmoud Barham, che ha ricordato le perdite umane subite negli ultimi decenni dalla sua comunità di 16.000 abitanti. Il primo cittadino ha ringraziato per il sostegno istituzionale e civile costruito con i partner umbri: "Siamo grati di sentire la vostra vicinanza che non ci fa sentire soli", ha dichiarato.
Nella stessa mattinata, Barham ha denunciato l’ingresso di bulldozer nel mercato ortofrutticolo di Beta, il più grande della regione, con la distruzione di 18 strutture: un episodio che restituisce la fragilità del contesto in cui la cooperazione è chiamata a operare e a dare continuità ai risultati.
Le prossime ore offriranno un ulteriore banco di lavoro con "Sindaci in rete: dialogo e cooperazione tra Comuni italiani e palestinesi", il forum in programma domani, martedì 9 settembre, dalle 10.00 alle 13.00 al Teatro Pavone di Perugia, organizzato da Anci Umbria e Felcos Umbria in collaborazione con il Comune di Perugia e Anci nazionale. Un momento di confronto pubblico che punta a consolidare le alleanze istituzionali, fare sintesi delle buone pratiche e programmare la prosecuzione delle attività.