22 Apr, 2025 - 13:50

Morte di Papa Francesco: la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti proclama lutto regionale

Morte di Papa Francesco: la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti proclama lutto regionale

Dopo la scomparsa di Papa Francesco, avvenuta ieri 21 aprile 2025, la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti ha proclamato il lutto regionale. Un gesto che va oltre il protocollo e che è un segno tangibile del legame speciale che univa il Pontefice argentino alla terra di San Francesco d’Assisi. Le bandiere a mezz’asta in tutte le sedi istituzionali umbre testimoniano il dolore condiviso e la vicinanza a una figura che ha profondamente influenzato la comunità regionale.

Papa Francesco, durante il suo pontificato, ha visitato l’Umbria otto volte, di cui ben sei ad Assisi. Luoghi e incontri che non sono stati solo simbolici, ma profondamente coerenti con il suo magistero ispirato ai valori della fraternità, della pace e della cura. L’Umbria non è stata una meta casuale: era un ritorno alle radici spirituali incarnate da San Francesco, a cui Jorge Mario Bergoglio ha scelto di legarsi fin dal nome, imprimendo al suo pontificato una direzione precisa e riconoscibile.

Proietti proclama lutto regionale: l'Umbria in preghiera per Papa Francesco

Fin dalle prime ore successive alla notizia della morte del Papa, l’Umbria si è stretta in un unico, grande abbraccio spirituale. In tutte le diocesi si sono moltiplicate le iniziative religiose: messe di suffragio, rosari, momenti di raccoglimento collettivo. A Perugia-Città della Pieve, l’arcivescovo Ivan Maffeis ha disposto il suono a lutto delle campane lunedì alle 11.00 e ha presieduto martedì una solenne celebrazione nella Cattedrale. "In questo momento di dolore, la nostra comunità rende grazie a Dio per il dono di un Papa che ha saputo parlare al cuore di tutti", ha detto Maffeis durante l’omelia.

Anche la diocesi di Spoleto-Norcia ha reso omaggio al Pontefice con una Messa solenne celebrata dall’arcivescovo Renato Boccardo, che ha sottolineato come Francesco abbia rappresentato “una guida umile, un testimone autentico del Vangelo nella modernità”. Per l’occasione, tutte le altre messe del pomeriggio sono state sospese per permettere una partecipazione collettiva.

Assisi, città simbolo del legame tra Papa Francesco e l’Umbria

Assisi è stata il simbolo vivente di questo profondo legame spirituale. Papa Francesco vi ha fatto tappa in momenti cruciali del suo pontificato, scegliendo la città per lanciare appelli alla pace, incontrare i poveri, parlare ai giovani. Non sorprende che la presidente Stefania Proietti abbia voluto sottolineare l’importanza di questo rapporto nella proclamazione del lutto.

In attesa dei funerali solenni che si terranno sabato 26 aprile sul sagrato della Basilica di San Pietro, le comunità umbre continueranno a rendere omaggio con iniziative che coinvolgono cittadini, parrocchie e istituzioni. Il corpo del Pontefice, attualmente esposto nella Basilica Vaticana, verrà poi tumulato nella Basilica di Santa Maria Maggiore, secondo quanto stabilito dall’Ufficio delle celebrazioni liturgiche.

Intanto, ogni sera alle 19.30, Piazza San Pietro si riempie di fedeli per il rosario guidato dal cardinale Mauro Gambetti, mentre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato a Santa Marta per un omaggio privato, confermando la portata universale di questo lutto.

Un'eredità che l’Umbria porterà nel cuore

Papa Francesco ha segnato profondamente il tessuto spirituale e civile dell’Umbria. La sua attenzione per le zone terremotate, l’abbraccio alle comunità di Norcia, il dialogo con le suore di Spello, sono solo alcuni dei gesti che resteranno nella memoria collettiva. La proclamazione del lutto regionale è solo un tassello di un sentimento molto più ampio: l’Umbria sente di aver perso non solo un Papa, ma un compagno di cammino, un pastore vicino, una guida morale.

Il messaggio del suo pontificato continuerà a risuonare tra le colline umbre, tra i santuari, le chiese, le comunità che lo hanno accolto con amore e riconoscenza. Un Papa che si è fatto piccolo per farsi grande nel cuore della gente. E proprio da questa terra, così vicina al Santo che gli ha ispirato la vita, sale oggi una preghiera che è anche promessa: quella di continuare a camminare sulle orme della fraternità e della speranza che Papa Francesco ha saputo indicare con forza e dolcezza insieme.

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Giorgia Sdei
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