21 Apr, 2025 - 16:30

Papa Francesco e il legame speciale con l’Umbria: tutte le visite del suo pontificato

Papa Francesco e il legame speciale con l’Umbria: tutte le visite del suo pontificato

Tra i molteplici volti del pontificato di Papa Francesco, il legame con l'Umbria occupa un posto privilegiato, non solo per motivi simbolici, ma per una precisa scelta spirituale e pastorale. L'Umbria, con i suoi santuari e le sue ferite tutt'oggi aperte, è stata tappa e testimone di un magistero che ha intrecciato preghiera, ascolto e gesti profetici. Dalla sua elezione nel 2013 fino al 2022, Jorge Mario Bergoglio ha compiuto ben otto visite in questa regione, cinque delle quali nella sola Assisi, a conferma di quanto forte fosse il legame con il Santo di cui aveva scelto di portare il nome.

La prima volta fu il 4 ottobre 2013. Atterrato in elicottero nel piazzale dell'Istituto Serafico di Assisi, in occasione della festa del Patrono d'Italia, Papa Francesco abbracciò uno a uno i giovani ospiti della struttura. "Noi siamo fra le piaghe di Gesù..., che hanno bisogno di essere ascoltate, di essere riconosciute", disse, con parole che riassumevano l'intero senso del suo pontificato. Una visita carica di significati, che aprì una stagione intensa di ritorni, ciascuno con una motivazione distinta ma sempre profondamente connessa ai temi fondanti della sua missione.

Le visite di Papa Francesco in Umbria: il 2016, l’anno delle ferite e del perdono

Tre le visite in Umbria nel 2016, anno segnato da eventi drammatici e gesti di riconciliazione. Il 4 agosto, il Papa si recò a Santa Maria degli Angeli per l’ottavo centenario del Perdono di Assisi, un evento spirituale che riaffermò la centralità del perdono nella vita cristiana. Il 20 settembre dello stesso anno tornò ad Assisi per un incontro interreligioso in occasione della Giornata mondiale di preghiera per la pace, sottolineando la necessità del dialogo tra fedi in un mondo lacerato dai conflitti.

Ma è la visita del 4 ottobre 2016 a Norcia, devastata dal terremoto, che rimane impressa nella memoria collettiva: accanto ai terremotati, tra le macerie di San Pellegrino, accolto dall'arcivescovo Renato Boccardo, il Papa mostrò la sua presenza silenziosa e consolante, scelta per condividere fino in fondo il dolore del popolo.

Il forte legame con Assisi e la visita inaspettata a Spello

L'11 gennaio 2019 il Pontefice compì un gesto che nessuno si aspettava: una visita privata al monastero delle Clarisse di Spello. Un incontro semplice, lontano dai riflettori, nato dal desiderio di ricambiare l'affetto ricevuto. E poi, nel 2020, un altro appuntamento storico: il 3 ottobre, nel cuore della pandemia, Papa Francesco si raccolse in preghiera ad Assisi per firmare l'enciclica Fratelli Tutti, documento fondamentale che rilancia il messaggio di fraternità universale ispirato dal Poverello.

Il 12 novembre 2021, Francesco tornò a Santa Maria degli Angeli per celebrare la V Giornata mondiale dei poveri, da lui fortemente voluta. In Porziuncola, accolse cinquecento persone in difficoltà provenienti da tutta Europa: un gesto di accoglienza reale, che andava ben oltre la retorica. "Vorrei una Chiesa povera e per i poveri", aveva detto poco dopo la sua elezione. In Umbria, quel desiderio si è concretizzato in azioni tangibili.

"The Economy of Francesco", l’ultima volta in terra umbra

Il 24 settembre 2022, l’ultimo ritorno ad Assisi per partecipare all’evento internazionale The Economy of Francesco, dedicato ai giovani economisti e imprenditori impegnati per un modello economico sostenibile e giusto. Un incontro che saldava la visione sociale ed ecologica del pontefice con lo spirito francescano, a partire da un’idea semplice e rivoluzionaria: l’economia deve essere al servizio dell’uomo, non il contrario.

Otto visite, ognuna segnata da un gesto forte, da un messaggio chiaro, da una prossimità autentica. L'Umbria non è stata solo un luogo geografico nel pontificato di Papa Francesco, ma uno spazio spirituale privilegiato, dove il Vangelo ha preso corpo nelle scelte, nei passi e nelle parole di un pontefice che ha voluto camminare, davvero, sulle orme del Poverello.

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Giorgia Sdei
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