Sul nuovo ospedale di Terni e sui ritardi, o sulle lunghe procedure (se si preferisce), della Regione, si apre il fronte ternano nella Lega. Prima un intervento molto critico di Daniele Carissimi, consigliere regionale eletto proprio a Terni nelle file del carroccio e tra membri dell’assemblea regionale più attivi. Poi ieri, a sopresa, il like dell’assessore ai lavori pubblici Enrico Melasecche spuntato sotto il post al vetriolo del sindaco Bandecchi contro i niet della commissione tecnica voluta dalla Tesei al progetto di project financing.
L’assessore Melasecche, che Tag24 Umbria ha cercato di raggiungere, non vuole commentare la polemica. Qualche settimana fa, lo aveva fatto dopo l’uscita degli ex direttori (nominati dalle giunte di centrosinistra) che avevano presentato un progetto di riqualificazione minimal dell’attuale nosocomio. Bocciando quell’idea progettuale, in sintonia con l’amministrazione comunale di Terni che ritiene l’intervento misto pubblico-privato la strada più rapida ed efficace per arrivare al traguardo.
Il cuoricino sotto il post Instagram del sindaco (visibile nello screenshot che pubblichiamo, ndr) è, però, un segnale del malessere che regna in un pezzo importante del partito che ha trascinato Donatella Tesei a Palazzo Donini.
L’assessore regionale in questi anni si è speso, in un contesto politico difficile, per una soluzione (quella del project financing proposto dal raggruppamento Salini-Abp Nocivelli) che riteneva la più rapida e fattibile. Un percorso cominciato quando era ancora nella giunta comunale di Latini e che non ha mai portato alla creazione di una “cabina di regia” istituzionale. Adesso, con le elezioni regionali alle porte e il percorso a ostacoli che si è creato, il rischio che la palla finisca in tribuna è sempre più incombente. E con esso la possibilità che soluzioni alternative richiedano anni di nuove procedure.
Carissimi (Lega) sul nuovo ospedale di Terni: “Troppe parole e pochi fatti, è ora di fare una scelta”
“Nonostante le mozioni, le interrogazioni, le rassicurazioni, le proposte – attacca Daniele Carissimi, avvocato ambientale e consigliere regionale leghista – il procedimento per la costruzione del nuovo ospedale di Terni rimane in stato precario. Sono passati 4 anni dall’impegno approvato con la mia mozione e dall’emendamento al DEFR (Documento di economia e finanza regionale) 2021 a mia prima firma. E siamo ancora a uno stato embrionale, con una distratta copertura politica e una condizione di evidente debolezza inadeguata all’importanza dell’opera pubblica“.
Carissimi apre, dunque, un “caso Terni” nel centrodestra regionale. Perché nel panorama ternano, i cittadini sono costretti a confrontarsi con una realtà frustrante e preoccupante.
“L’approvazione del nuovo ospedale sembra essere ridotto ancora ad un’idea – afferma –. Perché neanche di vero e proprio progetto si può compiutamente parlare. Un percorso tristemente accidentato e defilato, che continua ad essere con tutta evidenza impantanato nelle maglie della burocrazia, nella sostanziale indifferenza della politica“.
Sistema sanitario dell’Umbria Sud sotto pressione, con l’ospedale più vecchio di tutta la Regione
Il consigliere regionale della Lega ricorda che l’attesa per un nuovo ospedale per la comunità ternana non è una questione di secondo piano. Ma rappresenta una necessità urgente ed indispensabile per garantire cure mediche adeguate e tempestive ai cittadini dell’Umbria meridionale.
“Il sistema sanitario locale, più di altre zone dell’Umbria – ricorda Carissimi – è sotto pressione costante da troppi anni. E la struttura di riferimento locale che lo ospita deve essere improrogabilmente adeguata, non essendo sopportabile oltre questo ritardo. Il progetto del nuovo ospedale sembra essersi arenato in un limbo di inerzia amministrativa e tecnica. Palesando un’assenza della capacità politica di decidere e trovare le soluzioni concrete. Le scadenze vengono costantemente posticipate, i finanziamenti sono incerti e l’interesse politico è annacquato e confuso“.
Il consigliere ternano della Lega chiede quindi una spinta che definisce “forte, decisa, univoca, incontrovertibile“. E che solo “la determinazione dei decisori politici può assumere trovando la soluzione che definisca una volta per tutte come e quando l’Ospedale si costruisce. I cittadini sono costretti a fare i conti con una struttura obsoleta, sovraffollata e inadeguata a garantire cure di qualità. Pazienti che attendono ore interminabili nei pronto soccorso. Reparti stracolmi di persone in condizioni precarie. E personale sanitario costretto a operare in condizioni difficili: questa è la triste realtà dell’ospedale di Terni“.
Infine la stoccata alla giunta regionale. “Ai cittadini non interessano i project financing, i finanziamenti INAIL o i fondi del SSN – afferma il consigliere della Lega -. Al cittadino interessa essere curato adeguatamente, presto e bene. È urgente pertanto scegliere un’opzione procedimentale e superare tutti gli ostacoli burocratici, che sembrano talvolta messi allo scopo di non progredire. E, inoltre, serve garantire in qualsiasi modo i finanziamenti necessari per dare avvio alla costruzione del nuovo ospedale.
Non esistono umbri di serie A e umbri di serie B: la salute non può essere sacrificata sull’altare della burocrazia“.