Torna a Città di Castello, nel cuore verde dell'Umbria, uno degli appuntamenti più vivaci e promettenti del panorama vitivinicolo nazionale: Only Wine 2025. La XII edizione del Salone dei Giovani Produttori e delle Piccole Cantine porterà nella città tifernate ben 160 tra vignaioli emergenti e consorzi da tutta Italia e dall'estero. Un evento che si propone come autentico "Erasmus del vino" per under 40, piccole aziende e startup agricole, animato da una visione imprenditoriale giovane, sostenibile e cosmopolita.
Only Wine non è solo una mostra-mercato, ma un vero e proprio laboratorio di idee e relazioni. L'obiettivo, anche quest'anno, è dare visibilità alle nuove generazioni del vino, valorizzando quelle realtà produttive che operano su scala ridotta ma puntano tutto sulla qualità, sulla cultura del territorio e sull'innovazione. Sono ammesse cantine con meno di 10 ettari di superficie vitata, una storia aziendale giovane (meno di 15 anni) e conduzione da parte di produttori under 40. Una formula che lo scorso anno ha attirato oltre 5.000 visitatori e che nel 2024 punta a superare ogni record.
La scelta di Città di Castello come location non è casuale: il territorio umbro, con la sua vocazione agricola e la sua crescente attenzione verso le produzioni di qualità, si conferma snodo strategico per il rilancio del comparto vitivinicolo giovanile. Non a caso il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha voluto presenziare alla presentazione ufficiale dell'iniziativa presso la Sala Cavour del Ministero.
"Questa è un'iniziativa di grande valore, un'occasione straordinaria che permette a tante piccole cantine - piccole nelle dimensioni ma grandi nella qualità e nel valore del prodotto che offrono - di farsi conoscere, di presentarsi al pubblico e di fare impresa con l'orgoglio di chi sa di creare qualcosa di buono e di bello", ha dichiarato il ministro.
La manifestazione accoglierà anche esperienze internazionali, con uno sguardo che si allarga ben oltre i confini italiani. Si va dalla regione dello Champagne ai produttori giapponesi, fino all'Urban Vineyards Association, che porterà in Umbria le produzioni vitivinicole nate in contesti urbani come Venezia, Parigi o Los Angeles. Un modo per raccontare nuove forme di sostenibilità, inclusione e recupero di spazi agricoli non convenzionali. Sarà l'occasione per riflettere su come la viticoltura possa adattarsi e reinventarsi anche in contesti urbani, mantenendo alta la qualità e la connessione con il territorio.
Accanto all'aspetto culturale e identitario, Only Wine 2025 punta anche a offrire strumenti concreti per lo sviluppo imprenditoriale. Il sostegno alle piccole e medie imprese del vino passa infatti anche dal coinvolgimento di partner istituzionali e finanziari. In prima linea c'è Intesa Sanpaolo, main sponsor dell'evento, che tramite la sua Direzione Agribusiness ha investito dal 2021 circa 7 miliardi di euro a supporto della competitività e dell'internazionalizzazione del comparto agroalimentare.
"Siamo fortemente impegnati nel costruire il futuro delle imprese agroalimentari italiane, con particolare attenzione al settore del vino", ha dichiarato Massimiliano Cattozzi, responsabile Agribusiness della banca. "Avendo sostenuto come Direzione Agribusiness - rete nazionale interamente dedicata all'agroalimentare nell'ambito della Banca dei Territori guidata da Stefano Barrese - quasi 7 miliardi di euro di investimenti a medio-lungo dal 2021 per competitività, trasformazione sostenibile e internazionalizzazione".
In un momento in cui il settore vitivinicolo cerca nuove energie e visioni per affrontare le sfide del cambiamento climatico e della competizione globale, l'Umbria si conferma luogo di fermento e di idee. Con Only Wine 2025 Città di Castello diventa per tre giorni un punto di incontro tra tradizione e futuro, capace di parlare alle nuove generazioni e di costruire una rete di connessioni che guarda lontano, ma con radici ben piantate nella terra.