08 Nov, 2025 - 14:00

Natale ad Assisi, tra dubbi e perplessità. Fa discutere l'affidamento da 100mila euro

Natale ad Assisi, tra dubbi e perplessità. Fa discutere l'affidamento da 100mila euro

Novembre è entrato da poco ma già ci si prepara al Natale. In molte città si è nel pieno dei preparativi in vista del periodo delle feste e Assisi non manca certamente all'appello. Dopo il record dello scorso anno, l'amministrazione Stoppini punta almeno ad egualiare il risultato investendo risorse importanti - 100mila euro - per un Natale che si preannuncia carico di significati. In vista ci sono l'imminente visita di papa Leone e l'apertura delle celebrazioni francescane per l'ottavo centenario: quest'anno il periodo natalizio nella Città Serafica sarà una vetrina più importante che mai. Ma c'è anche chi come il gruppo consiliare Assisi al Centro, attraverso il capogruppo Ivano Bocchini, mette in discussione la cifra investita, giudicata troppo elevata.

Assisi al Centro: "Troppi 100mila euro quando le famiglie faticano ad arrivare a fine mese"

"A pochi giorni dalla pubblicazione della delibera con cui la giunta comunale di Assisi affida a una società romana l’organizzazione del Natale 2025 - si legge in una nota - il gruppo consiliare Assisi al Centro solleva dubbi e perplessità sull’entità della spesa prevista: ben 100.000 euro di risorse pubbliche, in un momento in cui molte famiglie faticano ad arrivare a fine mese".

Pur constatando l'importanza delle attività di promozione, Bocchini avanza una serie di osservazioni. "È legittimo investire sulla promozione turistica e sulla valorizzazione delle festività natalizie – commenta – ma crediamo che, in una fase così delicata per i bilanci pubblici e privati, sia doveroso porsi delle domande sulle priorità e sull’efficacia delle spese".

Il confronto è con il capoluogo dove la cifra per il Natale è di molto inferiore rispetto ad Assisi. "Spendere 100.000 euro ci sembra davvero troppo, anche perché – come emerso sulla stampa – il Comune di Perugia, città ben più grande, ha stanziato poco più della metà per lo stesso tipo di iniziativa, in particolare 53mila euro".

"La magia del Natale non si misura a colpi di budget"

A pesare, spiegano da Assisi al Centro, è anche la natura delle scelte che auspicano siano "originali e non ripetitive".

"Se il risultato finale sarà l’ennesimo videomapping già visto in tutte le città d’Italia - prosegue la nota - allora sarà una doppia beffa per i cittadini: costi altissimi per un effetto scenico ormai standard e senza identità. In una città come Assisi, la bellezza non ha bisogno di proiezioni, ma di idee nuove, autentiche e sostenibili".

Assisi al Centro annuncia che approfondirà questi aspetti con una interrogazione in Consiglio comunale per chiedere alla Giunta ulteriori chiarimenti sui contenuti del progetto, sui criteri di assegnazione e sui ritorni attesi in termini turistici e culturali.

"La magia del Natale non si misura a colpi di budget – conclude il gruppo – ma nella capacità di coinvolgere la comunità, valorizzare le eccellenze locali e trasmettere un senso vero di festa e partecipazione. Su questo, purtroppo, non abbiamo visto ancora nulla".

Il boom di presenze dello scorso anno

Nel 2024 Assisi ha registrato presenze record durante le festività natalizie toccanto la cifra degli oltre 350mila visitatori nell'arco di un mese, con il clou a Capodanno quando fra 31 dicembre e primo gennaio le presenze sono arrivate a 21mila.

"La manifestazione - aveva commentato entusiasta l'assessore comunale al Turismo, Fabrizio Leggio - in continua crescita sia nel numero delle presenze che nella quantità e qualità degli eventi, è ormai un'eccellenza in Umbria. E un traino fondamentale per l'intero segmento turistico regionale''.

Assisi è da sempre tra le punte di diamante umbre per i flussi turistici, sia dall'Italia che dall'estero, e il Natale è certamente uno dei periodi di maggiore afflusso. Eppure, fanno notare da Assisi al Centro, senza un equilibrio nell'investimento delle risorse pubbliche, si rischia di lasciare indietro i cittadini più fragili proprio durante le festività.

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Sara Costanzi
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