25 Apr, 2025 - 19:30

Montone (PG), imbrattato il monumento del partigiano Bologni; il Comune: "Grave atto, la Resistenza vive"

Montone (PG), imbrattato il monumento del partigiano Bologni; il Comune: "Grave atto, la Resistenza vive"

Gesti come questo non possono essere tollerati. Nella giornata del 25 aprile a Montone, piccolo comune in provincia di Perugia, il monumento dedicato al partigiano Aldo Bologni, è stato imbrattato con della vernice di colore bianco. Grande sdegno da parte dell'amministrazione comunale e della comunità.

25 aprile, grave episodio di vandalismo a Montone (PG)

Aldo Bologni nacque a Papigno (Terni) il 24 gennaio 1921 e fu residente a Città di Castello. Rappresenta uomo di coraggio, partigiano, esempio di resistenza e di impegno civile per il comune ma proprio nel giorno delle celebrazioni del 25 aprile, c'è chi ha voluto oltraggiare la sua memoria.

A Montone, in provincia di Perugia, il monumento dedicato al partigiano Aldo Bologni è stato imbrattato con della vernice di colore bianco. Ad accorgersi di quanto accaduto, alle prime ore del mattino, sono stati alcuni addetti del Comune, che hanno subito denunciato l'accaduto e si sono messi all'opera per cercare di sistemare il monumento. La stele è stata, poi, ripulita ma grande sdegno si è generato all'interno della comunità.

La rabbia del comune di Montone

Non è il primo episodio di vandalismo nel 2025 ma nella giornata in cui è stato effettuato assume un significato particolare. L'intenzione era, ovviamente, di effettuare questo gesto nella data del 25 aprile ma, proprio per questo, assume i contorni di un episodio vile

In una giornata simbolo della democrazia e della libertà, il 25 aprile, Festa della Liberazione, si è consumato un atto di inaudita gravità: il monumento dedicato al partigiano Aldo Bologni è stato vilmente imbrattato”. Così il sindaco di Montone Mirco Rinaldi che denuncia l'accaduto. 

Aldo Bologni - spiega il primo cittadino di Montone - è stato uomo di coraggio, partigiano, esempio di resistenza e di impegno civile. Offendere la sua memoria equivale a colpire i valori fondanti della nostra Repubblica. Un gesto vile, compiuto proprio nel giorno in cui si celebra la lotta contro il fascismo e nazismo, che non può e non deve passare sotto silenzio. Esprimiamo sdegno e profonda amarezza per quanto accaduto, allo stesso tempo, rilanciamo con forza il nostro impegno nella tutela della memoria storica e dei suoi simboli. Perché gesti come questi non trovino mai più spazio nella nostra società. La memoria non si cancella. La Resistenza vive”.

Lo storico Tacchini: “Non sappiamo se gli imbrattatori abbiano delle Idee”

Il presidente dell’Istituto di storia politica e sociale Venanzio Gabriotti, Alvaro Tacchini, ha voluto commentare il vile episodio: “Questa notte a Montone è stato imbrattato il monumento alla Liberazione e ad Aldo Bologni. Nel punto dove si situa, Bologni morì il 6 maggio 1944 in una battaglia tra partigiani della “San Faustino” e tedeschi. Ufficiale dell’esercito italiano di 26 anni, Bologni andò alla macchia per non sostenere la dittatura fascista e i tedeschi invasori. Braccio destro di Venanzio Gabriotti, era politicamente moderato”. 

Gabriotti lasciò come testamento: ’Per un’Idea si vive, per un’Idea si muore‘. Non sappiamo se abbiano delle Idee, quella con la “I” maiuscola, beninteso, gli imbrattatori del monumento - conclude lo storico Tacchini - Vorremmo ricordar loro, e a chi per loro simpatizza, che l’Idea per la quale morì Bologni invocava la libera democrazia, il rispetto delle opinioni altrui, la giustizia sociale, la fratellanza fra i popoli. Oltraggiare questa Memoria significa sprofondare nel vuoto”.

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Emanuele Landi
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