Attimi di tensione per un deltaplanista rimasto bloccato tra le fronde degli alberi, in una zona impervia nei pressi del Monte Cucco. Per fortuna l'uomo è stato soccorso dai Vigili del Fuoco, senza aver riportato conseguenze.
Dopo un intervento di recupero complesso, un deltaplanista, che era rimasto bloccato tra gli alberi, nella zona di Monte Cucco, è stato soccorso e portato in salvo. L'uomo è rimasto illeso e non ha riportato conseguenze.
L’allarme è scattato nel pomeriggio. Grazie al lavoro congiunto delle squadre di terra e dell’equipaggio aereo, il deltaplanista è stato raggiunto e recuperato in sicurezza: sul posto sono intervenuti, infatti, i Vigili del Fuoco del distaccamento di Gaifana, supportati dal personale SAF (Speleo Alpino Fluviale) proveniente da Perugia, dall’elicottero Drago e dal Soccorso Alpino Speleologico dell’Umbria (SASU).
Non si tratta di un episodio isolato sul Monte Cucco. A inizio giugno una giovane escursionista rimase ferita lungo il sentiero 229, che da Val di Ranco conduce a Passo Poraia. Per sua fortuna l'intervento tempestivo dei soccorsi rese la storia a lieto fine, senza conseguenze.
La donna, impossibilitata a proseguire autonomamente, richiese aiuto e l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria (SASU), coadiuvato dall’elisoccorso regionale “Nibbio 01” fu tempestivo.
Le squadre del SASU raggiunsero l’escursionista ferita, stabilizzandola sul posto. Successivamente fu trasportato, in elisoccorso, un tecnico del soccorso alpino per facilitare le manovre di recupero e garantire il trasporto in sicurezza della donna. Immobilizzata su una speciale barella, la paziente venne trasportata all’ospedale di Perugia per accertamenti diagnostici e le cure del caso.
Il cuore pulsante del sistema di emergenza-urgenza dell’Umbria risponde al nome di “Nibbio 01”, l’elicottero adibito al servizio di elisoccorso regionale. La base operativa si trova presso l’aeroporto di Foligno, da dove il mezzo decolla in pochi minuti per raggiungere anche i luoghi più remoti del territorio. Equipaggiato con le più moderne tecnologie di bordo, “Nibbio 01” è in grado di volare anche in condizioni complesse, operando interventi sanitari, tecnici e di recupero in ambienti ostili o difficilmente raggiungibili da terra.
Il servizio è attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con un’equipe composta da pilota, copilota, medico e infermiere specializzati nel soccorso in ambienti impervi. Questo assetto operativo garantisce prontezza, rapidità e competenza, elementi essenziali per gestire emergenze dove ogni secondo può fare la differenza. L’elisoccorso non si limita al semplice trasporto: a bordo vengono effettuate manovre salvavita, stabilizzazioni e trattamenti avanzati, come nel caso del deltaplanista soccorso sul Monte Cucco.
L'elisoccorso umbro, nelle scorse settimane, è stato anche impegnato in alcune prove, in particolare sulla zona dell’ospedale ‘Santa Maria’, in vista dell’entrata in funzione del servizio h24: i voli anche in orario notturno dovrebbero essere operativi entro la fine di luglio.
“L’operatività notturna dell’elisoccorso all’ospedale Santa Maria di Terni - aveva evidenziato, a fine aprile, in una nota odierna il consigliere regionale Donatella Tesei (Lega) - è il compimento di un progetto strategico che la Giunta regionale, da me presieduta, ha avviato con determinazione nella precedente legislatura”.
“Già nel 2021 - ricordava Tesei - con la deliberazione della Giunta regionale n. 48 del 27 gennaio, abbiamo approvato il ‘Piano emergenziale regionale’, che prevedeva l’istituzione di un servizio di elisoccorso autonomo, operativo 24 ore su 24, per garantire interventi tempestivi su tutto il territorio umbro, soprattutto nelle aree più difficili da raggiungere. La verità è una e incontrovertibile: l’elisoccorso notturno è frutto della pianificazione e dell’investimento della precedente amministrazione regionale”.