Il Mondialito per la Pace torna a Perugia per la sua seconda edizione, confermandosi non solo come un evento calcistico, ma come un vero e proprio laboratorio di inclusione e dialogo interculturale. Dal 14 giugno al 20 luglio 2025, ogni sabato e domenica il campo della FIGC di Prepo sarà teatro di partite, spettacoli e momenti di condivisione tra le diverse comunità residenti in Umbria.
La manifestazione, presentata nella Sala Rossa di Palazzo dei Priori, è promossa dall'APS Mondialito e sostenuta da istituzioni e associazioni di rilievo: Comune di Perugia, Regione Umbria, Provincia, Caritas, FIGC, Coop Italia e Uisp, a testimonianza di una rete ampia e coesa attorno a un messaggio chiaro e potente: lo sport come strumento di pace.
A prendere parte al torneo saranno dodici squadre selezionate tra le diciannove che hanno manifestato interesse, in base all'adesione ai valori fondanti dell'iniziativa: pace, rispetto, dialogo, fratellanza. Camerun, Costa d’Avorio, Senegal, Mali, Guinea, Congo, Nigeria, Gambia, Ecuador, Albania, Italia e la squadra Africa United saranno le protagoniste di un campionato che unisce identità diverse sotto un'unica bandiera: quella della convivenza.
L'assessore allo sport Pierluigi Vossi ha sottolineato come questo evento rappresenti la "ciliegina sulla torta" di un percorso avviato da anni al campo di Prepo. "I ragazzi dell’Aps - dice - da anni si riuniscono presso il campo della Figc di Prepo per divertirsi e giocare a calcio, ma, nel contempo, per fare socializzazione e comunità. Ciò è fondamentale all’interno di una città che tradizionalmente è nota per il riconoscimento dei diritti e l’accoglienza". E conclude: "Sono felice che questi ragazzi, tramite il torneo, possano vivere da protagonisti la nostra città dando la possibilità a tutti, compresi i cosiddetti “invisibili”, di essere partecipi nello sport e nella vita".
Accoglienza e socialità sono anche al centro delle parole dell'assessora Costanza Spera, che ha definito l'iniziativa una proposta accolta a braccia aperte perché "lancia un messaggio condiviso, quello dell’inclusione, nel senso più nobile del termine, ma anche della pace. Quest’ultimo appare davvero di grande importanza alla luce della difficile fase storica che stiamo vivendo, con molteplici conflitti in atto nel mondo".
La seconda edizione introduce due novità significative. La prima è il Premio Fair Play, riconoscimento alla squadra o al giocatore che si distinguerà per correttezza e spirito sportivo, dentro e fuori dal campo. La seconda è l’istituzione degli Ambasciatori della Pace: figure simboliche scelte tra chi, quotidianamente, lavora per l’integrazione e la coesione sociale. I loro nomi saranno resi noti attraverso le piattaforme ufficiali del torneo.
Oltre al calcio giocato, ogni giornata sarà arricchita da esibizioni culturali, performance artistiche, cerimonie e momenti di riflessione collettiva. Il campo si trasformerà in un palcoscenico di comunità, un luogo dove esprimere identità e scoprire l'altro, attraverso il linguaggio universale dello sport e dell'arte.
Il Mondialito per la Pace punta a diventare un appuntamento stabile del calendario estivo perugino. L’obiettivo, spiegano gli organizzatori, è costruire un modello esportabile a livello nazionale, capace di saldare insieme sport popolare, cittadinanza attiva e diritti umani. Un ambizioso progetto che guarda già al futuro: l'assessora Spera ha annunciato l'idea di istituire un Festival della Cittadinanza, dove il Mondialito potrà diventare evento conclusivo e di punta.
Con il suo carico di entusiasmo e voglia di divertimento (ma con un occhio alla riflessione sui diritti in un post-referendum dal sapore amaro), il Mondialito 2025 si prepara a offrire sei settimane di emozioni, sorrisi, gol e abbracci. E in ogni passaggio filtrerà un messaggio chiaro: lo sport è una lingua che unisce, un campo dove nessuno è escluso e dove anche l'invisibile trova posto nella squadra della comunità.