19 Mar, 2025 - 09:28

Giornata nazionale delle vittime dell'epidemia da Covid-19, Stefania Proietti: "Custodire la memoria per un futuro più sicuro"

Giornata nazionale delle vittime dell'epidemia da Covid-19, Stefania Proietti: "Custodire la memoria per un futuro più sicuro"

Ogni anno, dal 2021, il 18 marzo diventa un momento di riflessione collettiva. Un giorno in cui l'Italia si ferma per ricordare le vittime del Covid-19 e l'enorme sacrificio di chi ha combattuto in prima linea contro la pandemia che ha messo in ginocchio l'Italia e il mondo intero. Istituita con la legge n. 35 del 2021, la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia non è solo un omaggio a chi non c'è più, ma un monito per il futuro: la necessità di rafforzare il nostro sistema sanitario e di non dimenticare le lezioni apprese.

Stefania Proietti sulla Giornata nazionale delle vittime dell'epidemia Covid

Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria, ha sottolineato con forza l'importanza di questo giorno. "Il nostro pensiero va a tutte le vittime del Covid-19, alle loro famiglie, alle infinite sofferenze e paure che hanno vissuto", ha dichiarato, "che rappresentano una cicatrice sull'anima che anche noi amministratori ci porteremo sempre dentro. Questa giornata è un richiamo alla responsabilità collettiva: dobbiamo trarre insegnamento da quella tragedia e rispondere alle emergenze con rapidità ed efficienza organizzativa, come seppe fare il nostro sistema sanitario pubblico".

La presidente non manca di sottolineare l'impegno di chi, in prima linea, ha combattuto contro il virus cercando di non mandare al collasso un sistema sanitario già provato. "Il nostro pensiero va anche ai medici, agli infermieri, al personale sanitario, ai volontari a tutti coloro che, in quei giorni drammatici, hanno svolto il loro lavoro con coraggio, dedizione e professionalità fino a rischiare e, in taluni casi, a perdere la vita", ha affermato.

Proietti ha poi evidenziato come la pandemia abbia messo alla prova la tenuta sociale ed economica delle comunità, toccando in particolare le fasce più deboli della popolazione. "Abbiamo visto la forza delle nostre comunità, la capacità di unirsi nella sofferenza e nella speranza. Oggi abbiamo il dovere di trasformare quella solidarietà in scelte lungimiranti, rafforzando il diritto alla salute come pilastro della nostra società".

"La Grande Ferita": l'arte per non dimenticare

A Perugia la memoria ha assunto una forma tangibile con l'inaugurazione de "La Grande Ferita", l'opera firmata dall'artista Lorenzo Fonda. L'installazione, in corten, ferro e smalto, alta due metri e larga tre, si erge nel verde adiacente il Poliambulatorio della Usl Umbria 1 in Piazzale Europa, un luogo simbolico per il legame tra l'arte e la salute pubblica.

Durante la cerimonia di inaugurazione, la sindaca Vittoria Ferdinandi ha ribadito il valore del ricordo come esercizio di responsabilità. "Ben venga la memoria attraverso una statua che ogni giorno sia per noi un monito per fare di questa memoria un esercizio di responsabilità", ha dichiarato. "Perché ciò che aiuta nel dolore e nel trauma è proprio l’esercizio dell’elaborazione e del ricordo. Dimenticare significa tradire tutte le vittime di quel periodo drammatico, così come il personale ospedaliero che ha saputo interpretare la più grande virtù dell’uomo: la cura, il sapersi occupare degli altri".

L'artista Lorenzo Fonda ha spiegato che l'opera rappresenta una crepa nel cuore della comunità, un segno tangibile lasciato dalla pandemia. Il colore rosso che cola nella parte centrale richiama il dolore e il sacrificio di coloro che hanno perso la vita, compresi i medici e gli operatori sanitari che hanno dato tutto per assistere i malati. Commissionata dal Comune di Perugia con il sostegno di numerosi sponsor, l'installazione vuole essere un omaggio non solo alle vittime, ma anche a chi ha combattuto in prima linea contro l'emergenza sanitaria.

La sanità umbra del futuro: lezioni dalla pandemia

La pandemia, ormai è chiaro, ha evidenziato in modo ancora più forte le criticità e le sfide del sistema sanitario italiano e umbro, portando alla ribalta la necessità di investire nella medicina territoriale, nella prevenzione e nell'innovazione. "Stiamo investendo nella medicina territoriale, nell'innovazione, nella prevenzione, per non farci mai più trovare impreparati", ha affermato Proietti.

"Oggi vogliamo trasformare il ricordo dell'impegno collettivo, dei professionisti sanitari e dei cittadini, in un'azione quotidiana e positiva per costruire una sanità che metta sempre al centro la persona. Dobbiamo essere custodi di questa memoria, trasformandola in impegno di speranza per un futuro più giusto, più sicuro e più umano", ha concluso la presidente della Regione Umbria.

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Giorgia Sdei
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