Un uomo di 38 anni è stato arrestato a Foligno per essersi reso responsabile di un’aggressione nei confronti dell'ex compagna, nel parcheggio di un supermercato. L'uomo si è avvicinato alla donna, nonostante un provvedimento di divieto di avvicinamento, aggredendola verbalmente. Per l'uomo è scattato l'arresto da parte de Tribunale di Spoleto che ha rimesso in libertà l’uomo con la misura del divieto di dimora a Foligno.
I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Foligno, coadiuvati dalla Stazione Carabinieri di Valtopina, hanno arrestato, in flagranza di reato, il 38enne italiano (ritenuto responsabile della violazione del provvedimento di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa) che avrebbe aggredito l'ex compagna nel parcheggio di un supermercato.
Un altro episodio di questo genere, quindi, che riguarda Foligno e il divieto di avvicinamento. A chiamare i Carabinieri sarebbe stato un altro cliente del supermercato che avrebbe assistito alla lite tra la donna e l'uomo, già destinatario dell’ordinanza restrittiva emessa dal Tribunale di Spoleto con la quale gli era stato imposto il divieto di avvicinamento alla persona offesa nel raggio di 500 metri.
L'uomo è stato arrestato mentre la donna è stata sottoposta a cure mediche. L’arresto è stato convalidato dal Giudice del Tribunale di Spoleto, che ha disposto nei confronti dell'uomo l’applicazione della misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Foligno.
Non un caso isolato negli ultimi mesi, visto che già in diversi hanno già "violato" il divieto di avvicinamento. Un 24enne, nelle scorse settimane, è stato sorpreso nel rientrare in casa: l'uomo era ristretto con la misura cautelare degli arresti domiciliari, per l’accusa di atti persecutori.
Posto in arresto per la seconda volta, l'uomo è stato destinato in carcere per non avere rispettato la misura restrittiva degli arresti domiciliari, con controllo mediante dispositivo elettronico.
Per il 24enne, rientrato a casa, è scattata l'esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere disposta in aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari. L'uomo, infatti, è stato ritenuto responsabile di aver violato il provvedimento emesso dall’Autorità Giudiziaria.
Tra le motivazioni che hanno portato al carcere, su proposta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto, si leggono: inottemperanza al provvedimento, l’inadeguatezza della misura meno grave e il pericolo di reiterazione della condotta.
Episodi come questi di Foligno (capitati in poco meno di un mese) evidenziano come serva un controllo più efficace ma la Polizia di Stato ricorda l’importanza della collaborazione dei cittadini nella segnalazione di comportamenti sospetti e invita a segnalare eventuali violazioni alle autorità competenti.
Per qualsiasi donna che dovesse trovarsi a subire abusi, maltrattamenti o violenza in qualunque ambito, vale sempre la pena di ricordare che esiste una rete strutturata di servizi con personale competente che può fornire indicazioni e aiuto in caso di necessità.
Esistono, inoltre, due numeri di emergenza che vanno contattati senza esitazione se si stanno subendo abusi. Si tratta del 112, il numero unico di emergenza (chiamato in questo caso dal testimone dell'aggressione) e del 1522, il numero dedicato anti violenza e stalking, attivato dal 2006 dal Dipartimento per le Pari Opportunità.
In Umbria, ma anche in tutte le maggiori città italiane, sono presenti i centri anti violenza. Si tratta di strutture di riferimento per la tutela delle donne vittime di violenza o di qualsiasi altra forma di discriminazione di genere. Al loro interno vengono attivati i percorsi di fuoriuscita dalla violenza ed offrono gratuitamente alle donne ascolto e sostegno in base alle necessità.