Giornata perugina per la delegazione dei sindaci palestinesi in visita in Umbria. Ieri, dopo che nel pomeriggio di lunedì erano stati ricevuti dalla presidente della Regione, Stefania Proietti e da altre autorità regionali e nazionali a Palazzo Donini, anche la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi si è unita accogliendo la delegazione a Palazzo dei Priori.
L'incontro si è svolto nella Sala Rossa ed è stato preceduto dall'esposizione della bandiera palestinese, un gesto di solidarietà ed amicizia. Oltre ai sindaci erano presenti altre personalità del mondo istituzionale perugino e di Anci.
L'incontro si è svolto in un clima di grande apertura e solidarietà; la sindaca Ferdinandi ha accolto la delegazione palestinese ricordando come Perugia abbia da sempre "nella sua radice culturale i valori della pace e della fratellanza tra i popoli, secondo la grande tradizione incarnata dalle figure di San Francesco e Aldo Capitini" aggiungendo che "la costruzione della pace deve essere sorretta da atti quotidiani, concreti e costanti".
Parlando della tragedia in corso a Gaza, la prima cittadina ha ricordato come costruire la pace significhi "anche sostenere tutti quei territori e comuni che rappresentano uno dei più grandi esempi di coraggio e di speranza perché, anche di fronte alla devastazione continua, ogni giorno lavorano per mantenere i servizi e costruire il futuro per i propri cittadini e per le proprie cittadine".
"La pace – ha dichiarato Ferdinandi – non si costruisce solo nei grandi tavoli internazionali, ma anche grazie al lavoro dei sindaci e delle nostre città per dare vita a una rete di diplomazia dal basso".
La sindaca ha sottolineato la necessità di riscoprire il messaggio di pace, facendo riferimento anche agli insegnamenti di Aldo Capitini, l'"inventore" della Marcia della Pace. "Quello che succede a Gaza e in Palestina - ha detto - rappresenta per ogni istituzione una vera e propria vertigine. L’Europa e il mondo intero saranno chiamati sul banco della storia ad assumersi la responsabilità morale di ciò che sono stati in grado di fare o non fare".
La sindaca ha ricordato che dal Comune di Perugia oltre ad esprimere vicinanza, sono state intraprese azioni concrete come la recente missiva indirizzata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni per il riconoscimento dello Stato di Palestina. "I nostri consiglieri comunali - ha detto in proposito - hanno presentato un ordine del giorno in cui si chiede l’immediato cessato di fuoco e il riconoscimento dello Stato di Palestina, ma anche l’impegno dell’amministrazione comunale per la costruzione di corridoi umanitari al fine di garantire l’accoglienza e il rispetto dei diritti umani".
L'impegno ribadito da Ferdinandi è quello di continuare a lavorare per creare una pace dal basso, "non solo con i grandi trattati internazionali. Essere vicini al popolo palestinese oggi significa non solo parlare di Gaza, ma anche aiutare chi porta avanti i servizi fondamentali, cioè i sindaci e i territori. Capitini diceva che la pace non è solo assenza di guerra, ma giustizia, rispetto ambientale, diritti. La pace non esiste se persistono ingiustizie e atrocità".
"Siete il più grande esempio di resistenza e futuro - ha concluso rivolgendosi ai sindaci -. Il vostro lavoro quotidiano è un seme di speranza. Perugia e l’Umbria saranno sempre al fianco del popolo palestinese. Insieme a voi coltiviamo il sogno di una Palestina libera".
La missione italiana dei sindaci palestinesi in Umbria è partita nei giorni scorsi da Passignano sul Trasimeno. È promossa da Felcos Umbria, nell’ambito della presentazione dei risultati del percorso di cooperazione avviato con il progetto Land - Autorità locali in rete per lo sviluppo sostenibile, finanziato da AICS e realizzato insieme all’Unione dei Comuni del Trasimeno come capofila.
La delegazione dell’Associazione dei Comuni palestinesi (Apla), è compasta da Abdallah Anati, direttore esecutivo di Apla, Abd AL-kareem Zubaidi, presidente di Apla e sindaco di Salfit, Husam Shakhsir, sindaco di Nablus, Mahmoud Barham, sindaco di Beita, Abd Al-Kareem Sedir, sindaco di Gerico, Ghassan Qabaha, sindaco di Barta e Mohammed Isayed, interprete del Comune di Gerico.