19 Aug, 2025 - 09:15

Case popolari, Barcaioli: "Troppi esclusi, necessario modificare legge approvata dal governo Tesei"

Case popolari, Barcaioli: "Troppi esclusi, necessario modificare legge approvata dal governo Tesei"

L'assessore umbro al Welfare, Fabio Barcaioli, invoca da tempo una riforma della legge per l'accesso alle case popolari affinché diventi più inclusiva. A riaccendere il dibattito è la recente graduatoria approvata dal Comune di Terni che, sottolinea, ha lasciato indietro molti che non hanno colpe. Al centro della questione, in particolare, c'è la richiesta dell'incesuratezza di tutti i membri del nucleo familiare che fa discutere e, all'atto pratico, esclude dall'accesso agli alloggi i componenti incesurati e che invece ne avrebbero bisogno.

Barcaioli: "Urgente modificare legge approvata da Tesei"

Il diritto alla casa nella Costituzione italiana è affermato in maniera indiretta. Per far sì che chiunque abbia un tetto sulla testa, esistono gli alloggi di edilizia residenziale pubblica che per essere assegnati e quindi goduti da chi ne ha bisogno, richiedono requisiti precisi.

Della riforma in Umbria se ne parla già da gennaio scorso e presto la proposta di Barcaioli arriverà in Assemblea legislativa per l'approvazione definitiva. Una svolta che insieme alla richiesta dell'incesuratezza per tutti i componenti del nucleo, abbatterebbe anche il vincolo della residenza obbligatoria per cinque anni.

"Le graduatorie per l’assegnazione delle case popolari stilate dalle commissioni comunali, la più recente pubblicata dal Comune di Terni - così l'assessore in una nota -, dimostrano che è urgente procedere con la modifica della legge approvata dalla giunta Tesei, che ha inserito requisiti che portano all’esclusione di un gran numero di domande generando vere e proprie ingiustizie sulla pelle di nuclei familiari in forte difficoltà".

"Requisiti incostituzionali"

Nel mirino dell'assessore Barcaioli c'è l'articolo 29 del regolamento "che richiede l’incensuratezza totale di tutti i membri del nucleo familiare, porta ad escludere persone senza nessuna colpa, come i minori o persone con disabilità anche gravi, dall’assegnazione di un alloggio a causa di reati anche lievi o commessi anche in epoche remote e già scontati da qualcuno presente nello stato di famiglia".

"Il caso della famiglia ternana con più persone con disabilità - riferisce la nota regionale - è il più eclatante e non è neanche l’unico. Ci sono altri requisiti inapplicabili o addirittura già giudicati incostituzionali da varie sentenze".

"Legge che ignora le reali necessità dei territori e delle persone"

Barcaioli evidenzia come quella attualmente in vigore sia una legge farraginosa, con troppi paletti e scollegata rispetto alle reali esigenze delle famiglie che hanno necessità.

"Non è possibile – prosegue – che a fronte di un bisogno grande come quello della casa e in presenza di disponibilità di alloggi da assegnare, le famiglie più bisognose vengano escluse e rimangano in situazioni precarie per ragioni burocratiche o leggi che non sanno guardare alle reali necessità dei territori e delle persone".

A pesare non è soltanto la legge in sé ma anche il rimbalzo di responsabilità. "Non è neanche possibile - scrive ancora Barcaioli - che i cittadini debbano assistere allo scaricabarile tra istituzioni pubbliche dove gli assessori comunali alla casa si giustificano scaricando la colpa sulla legge regionale salvo poi, quando proposi di cambiare la legge nella direzione oggi auspicata, votarono contrariamente, come avvenuto in seno al Consiglio delle Autonomie Locali".

Presto potrebbe arrivare la svolta

La questione, sostiene Barcaioli, va risolta in tempi brevi e questa, assicura, è la direzione che ha preso il governo regionale. L'auspicio è che vi sia unità e che si giunga presto a una legge più inclusiva.

"Speriamo che questi nuovi episodi convincano tutti a sostenere le modifiche necessarie per chiudere questo brutto capitolo e per poter fare quanto prima nuovi bandi più giusti e più veloci. Le modifiche apportate alla legge – conclude – permetteranno di attivare anche i bandi per le emergenze abitative per venire incontro a coloro che hanno bisogno ma sono stati esclusi".

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Sara Costanzi
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