01 Aug, 2025 - 09:18

Cascia e Orvieto trainano il turismo in Umbria, boom di arrivi e presenze nel secondo trimestre 2025

Cascia e Orvieto trainano il turismo in Umbria, boom di arrivi e presenze nel secondo trimestre 2025

Cascia non è soltanto la città di Santa Rita: è sempre più una destinazione capace di intercettare il desiderio di esperienze autentiche, spirituali ma anche culturali e naturalistiche. I dati ufficiali diffusi dalla Regione Umbria relativi al secondo trimestre 2025 parlano chiaro: il borgo della Valnerina si colloca al terzo posto in Umbria per numero di arrivi di turisti italiani e nella Top 10 per presenze di visitatori stranieri, segnando un momento di svolta nel panorama turistico regionale.

Numeri che, come sottolinea il sindaco Mario De Carolis, "raccontano una realtà che a Cascia viviamo quotidianamente: una città che attrae, accoglie e coinvolge. Sempre più persone scelgono Cascia non solo per la spiritualità, ma per ciò che siamo riusciti a costruire intorno: un territorio autentico, vissuto, dove ogni esperienza lascia un segno".

Turismo in crescita in Umbria, Cascia si conferma tra le mete più amate

Una crescita che non arriva per caso, ma come esito di una strategia di valorizzazione strutturata e condivisa. "Il lavoro avviato in questi anni, anche grazie alla DMO Discover Cascia, ci ha permesso di lavorare in sinergia tra il pubblico, il privato ma anche il mondo dell’associazionismo e la comunità tutta", spiega il vicesindaco e assessore al Turismo Marco Emili. "I dati ci dicono che stiamo andando nella direzione giusta".

Spiritualità, ma anche natura incontaminata, sport outdoor, enogastronomia e ospitalità di qualità: il modello Cascia mostra come sia possibile integrare identità, promozione e accoglienza in un'unica visione territoriale. Un mix che convince anche i visitatori stranieri, sempre più numerosi.

cascia turismo umbria

Orvieto consolida la sua attrattività: crescono arrivi, presenze e durata del soggiorno

Aumentano in modo significativo anche i numeri del turismo a Orvieto, terza destinazione dell’Umbria per arrivi e presenze. Tra aprile e giugno 2025 la città ha registrato 50.269 arrivi (+8%) e 98.056 presenze (+12,6%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A trainare la crescita sono sia i turisti italiani (25.696 arrivi, +2,9%) sia, in particolare, i visitatori stranieri (24.573 arrivi, +14%).

Un dato particolarmente interessante riguarda la permanenza media, che sale a 1,95 giorni (+4,28%), segnale di un maggiore coinvolgimento e interesse da parte dei turisti. I visitatori italiani hanno allungato la durata del soggiorno del 9,26%, mentre quella dei turisti esteri si mantiene stabile.

Nel comprensorio orvietano, che include le aree limitrofe alla città, la crescita è ancora più netta: 69.307 arrivi (+12,9%) e 143.082 presenze (+13,5%), con un incremento equilibrato sia tra gli italiani (+11,4% arrivi) sia tra gli stranieri (+14,9%).

Le strutture extralberghiere si confermano tra le preferite, con un +19,5% di arrivi e +13,2% di presenze. Ma anche gli alberghi e le residenze d’epoca registrano performance positive (+3,7% e +14%).

"I dati del secondo trimestre consolidano una crescita dei flussi turistici nelle strutture ricettive che si sta ormai stabilizzando anche rispetto alle dinamiche emerse nel post Covid", commenta la sindaca e assessora al Turismo, Roberta Tardani. "Si conferma la tendenza positiva relativa alla permanenza e quindi al coinvolgimento dei turisti che arrivano nella nostra città".

L'amministrazione punta ora a rafforzare il turismo delle esperienze, valorizzando percorsi che integrino arte, storia, gastronomia e attività all’aria aperta. "L’incrocio tra i dati sulla mobilità dei visitatori e quelli sugli arrivi ci consente oggi analisi più approfondite ed efficaci. Questo ci deve spingere tutti, istituzioni e operatori, a lavorare insieme e a proseguire sulla strada intrapresa".

Cascia e Orvieto, due modelli per il rilancio del turismo regionale

Se Cascia mostra come un piccolo comune possa diventare un centro fondamentale di spiritualità e accoglienza moderna, Orvieto conferma invece la forza del binomio città d’arte ed esperienzialità diffusa. Due traiettorie diverse, ma complementari, che indicano una direzione chiara: in Umbria il turismo cresce dove si investe nella qualità, nella rete tra attori locali e nella costruzione di un’identità forte.

I dati del secondo trimestre 2025 non solo celebrano due successi locali, ma restituiscono un messaggio positivo per l’intero comparto turistico regionale: con una visione strutturata e una strategia condivisa, anche i territori dell’entroterra possono diventare protagonisti di un turismo sostenibile, consapevole e in continua espansione.

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Giorgia Sdei
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