06 Jul, 2025 - 08:30

Cascia, la rinascita ha due volti: la città riparte con Palazzo Comunale e Chiesa di San Francesco, simboli ricostruiti dopo il sisma

Cascia, la rinascita ha due volti: la città riparte con Palazzo Comunale e Chiesa di San Francesco, simboli ricostruiti dopo il sisma

Una giornata densa di significato, quella di ieri, che segna il ritorno alla piena funzionalità istituzionale e spirituale per Cascia, nel cuore della Valnerina, duramente colpita dal terremoto del 2016. Dopo nove anni, la città ha restituito alla comunità due dei suoi luoghi più rappresentativi: Palazzo Frenfanelli, storica sede del Comune, e la Chiesa di San Francesco, cuore religioso e culturale della cittadina.

Il momento è stato solenne, partecipato e carico di emozione. Alla cerimonia hanno preso parte autorità istituzionali, civili, religiose e militari: tra gli altri, il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, il commissario alla ricostruzione Guido Castelli, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia Renato Boccardo e la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti.

“Dopo il dolore festeggiamo la casa comunale e la casa spirituale, una doppia ricostruzione in favore di una comunità che, come raramente mi è capitato di osservare, è legata da un grande e profondo senso di appartenenza”, ha affermato Musumeci, ricevendo simbolicamente dal sindaco Mario De Carolis la chiave della torre civica.

Palazzo Frenfanelli torna a essere la casa del Comune: “Un traguardo, non un punto di arrivo”

Il recupero di Palazzo Frenfanelli, sede del municipio, è stato possibile grazie a un investimento di 1,6 milioni di euro. Gli uffici comunali, finora dislocati in sedi provvisorie, sono tornati nella storica dimora rinascimentale. “Una giornata importantissima per Cascia - ha dichiarato il sindaco De Carolis- che rappresenta però solo un traguardo intermedio. Il lavoro da fare è ancora tanto, ma lo stato della ricostruzione è oggi confortante”.

Il Consiglio Comunale si è riunito nella nuova Sala San Pancrazio, simbolicamente intitolata a Gerardo Bruni, padre costituente originario del territorio. “La linfa vitale del Comune sarà la partecipazione”, ha sottolineato il vicesindaco Marco Emili. Un segnale di rinnovata centralità civica e di coesione istituzionale.

Daniela Benedetti, assessora comunale, ha indicato la scelta della sede consiliare come “simbolo di rinascita”, mentre Niccolò Sabatini, con delega alla scuola, ha annunciato l’imminente avvio del cantiere per il nuovo plesso scolastico: “Quando si scrive scuola, si legge futuro. Aiutateci a restare qui, a costruire qui la nostra vita”.

La Chiesa di San Francesco riapre con l’Intelligenza Artificiale: nasce Sibillia AI

Poco distante dal Comune, anche la Chiesa di San Francesco è stata restituita alla cittadinanza. Oltre al restauro, è stato presentato il progetto “Sibillia AI - L’intelligenza artificiale racconta la Chiesa di San Francesco”, un’innovativa guida vocale e conversazionale che permette al visitatore di interagire direttamente con il patrimonio artistico e spirituale.

Ideata dalla dottoranda Sara Ferretti dell’Università di Perugia e sviluppata con Agnese Beatrici e Leonardo Angelini, Sibillia AI è la prima esperienza italiana di intelligenza artificiale applicata alla narrazione di un bene culturale colpito da un sisma.

“La tecnologia non sostituisce la memoria, ma la rende viva, accessibile e condivisa. Con Sibillia AI, l’Umbria dimostra che la ricostruzione è anche culturale, identitaria e partecipata”, ha dichiarato la presidente Stefania Proietti. “Diamo voce a una chiesa segnata dal sisma e restituiamo dignità istituzionale a un Comune che torna a essere punto di riferimento per cittadini e amministratori. È così che la nostra Regione costruisce futuro: unendo tradizione e innovazione, cura dei luoghi e centralità delle persone”.

Presente anche Monsignor Renato Boccardo, che ha richiamato l’attenzione sulla necessità di rigenerare non solo i luoghi, ma il tessuto umano: “Ricostruire significa anche prendersi cura di chi fa più fatica”.

Il commissario Guido Castelli ha evidenziato i progressi della ricostruzione pubblica, citando in particolare l’ospedale e il polo scolastico in fase di realizzazione. L’evento si è chiuso con un messaggio collettivo: "la rinascita di Cascia non è solo edilizia, ma è fatta di identità, relazioni e visione.Cascia oggi è l’Umbria, e l’Umbria è tutta qui. Ai giovani diciamo: vi daremo fiducia, opportunità, futuro",ha concluso Proietti, delineando un orizzonte di ripartenza che guarda oltre l’emergenza e punta alla costruzione di nuove economie e comunità resilienti.

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Federico Zacaglioni
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