14 May, 2025 - 16:30

Assisi, pronto il rilancio dell'ospedale: più servizi, tecnologia e attenzione ai turisti

Assisi, pronto il rilancio dell'ospedale: più servizi, tecnologia e attenzione ai turisti

Un rilancio atteso e ambizioso, quello delineato per l'ospedale di Assisi, che punta a diventare un modello di efficienza e accoglienza sia per i residenti che per i milioni di visitatori che ogni anno affollano la città di San Francesco. Il piano è stato illustrato nel corso di un incontro tecnico alla presenza della presidente della Regione Umbria e della direttrice regionale alla Salute e al Welfare, con il coinvolgimento della dirigenza sanitaria dell'Usl Umbria 1 e del Distretto Assisano.

L'obiettivo, emerso con chiarezza nel confronto con medici e operatori sanitari, è quello di investire su tecnologie, personale e servizi per fare dell'ospedale non solo un punto di riferimento per la popolazione locale, ma anche un presidio in grado di rispondere alle esigenze di un bacino di utenza molto più ampio. Un presidio che sarà strategico anche in vista del Giubileo e dei relativi flussi straordinari di pellegrini.

Tecnologia, efficienza e nuovi servizi per i pazienti: presentato il piano di rilancio dell'ospedale di Assisi

Il piano prevede interventi strutturali e organizzativi a largo raggio. In primo luogo, il potenziamento della chirurgia ambulatoriale e oculistica, con un focus su interventi come cataratta e patologie palpebrali. Verrà anche rafforzata la dotazione tecnologica della radiologia, con nuovi macchinari e l'attivazione del servizio di radiologia domiciliare. Altro elemento cardine sarà il consolidamento del centro regionale per il trattamento delle ferite difficili, che prevede una presa in carico completa del paziente anche con assistenza domiciliare.

Il percorso per la Gastrostomia endoscopica percutanea (Peg), rivolto a pazienti dei distretti Assisano e Perugino, sarà ulteriormente rafforzato. Un ruolo cruciale avranno anche i servizi legati alla riabilitazione, grazie alla Centrale operativa territoriale (Cot) e alla teleriabilitazione.

Il piano include inoltre importanti investimenti in risorse umane, con l'obiettivo di incrementare l'organico medico e infermieristico, migliorare la fruibilità degli spazi e ammodernare gli impianti. Particolare attenzione sarà dedicata al decoro della struttura e alla facilità di accesso per persone fragili e con disabilità.

Una rete interaziendale per abbattere le liste d'attesa

Un aspetto centrale del rilancio dell'ospedale di Assisi riguarda l'accordo operativo tra Usl Umbria 1 e l'Azienda ospedaliera di Perugia. L'intesa prevede un flusso costante di pazienti a bassa e media complessità internistica, chirurgica e pediatrica che saranno accolti e trattati nella città di San Francesco. Gli interventi saranno effettuati da chirurghi provenienti dal Santa Maria della Misericordia, in sinergia con le équipe anestesiologiche e infermieristiche locali. La gestione post-operatoria, poi, resterà in capo ai medici dell'ospedale assisano, ma ci sarà la possibilità di un supporto clinico da Perugia.

Questo modello integrato ha come obiettivo quello di ridurre le liste d'attesa, contenere la mobilità passiva e ottimizzare l'utilizzo delle risorse esistenti. Inoltre, sono già in corso le procedure per l'acquisto di nuove attrezzature, tra cui un mammografo e un'ambulanza di ultima generazione.

Ospedale di Assisi, focus sul pronto soccorso per il rilancio: un punto strategico da rafforzare

A fare da fulcro del potenziamento sarà il pronto soccorso, che ogni anno gestisce oltre 14.000 accessi, la maggior parte dei quali si risolvono senza necessità di ricovero grazie alla professionalità degli operatori. Anche su questo fronte, in vista del Giubileo, una parte dei fondi intercettati dalla Regione sarà destinata proprio a rafforzare tale servizio, incrementando organico, logistica e strumentazioni in dotazione.

Per tutti questi motivi il piano di rilancio dell'ospedale di Assisi rappresenta dunque un tassello fondamentale della nuova programmazione sanitaria regionale. Un investimento nella salute pubblica che guarda al futuro della città, coniugando efficienza e accoglienza, innovazione e attenzione alle fragilità, per una sanità sempre più vicina ai cittadini e ai bisogni di un territorio a forte vocazione internazionale.

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Giorgia Sdei
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