Un borgo che sembra rimasto sospeso nel tempo, Montone si prepara ad aprire le porte a un ciclo di incontri culturali e spirituali che ne celebrano l'identità più profonda. Con l'approssimarsi del Giubileo prende il via StoricaMente Montone 2025, un progetto di conferenze che da maggio a settembre guiderà il pubblico in un percorso denso di storia, religione e misticismo.
Il primo appuntamento, sabato 3 maggio, sarà dedicato a una figura tanto affascinante quanto enigmatica: Serafina Brunelli, la mistica di Montone.
Elisabetta Brunelli, nata nel 1659 a Fratta (l'attuale Umbertide), visse una vita inizialmente inquieta e segnata da passioni terrene. Costretta a entrare giovanissima nel Monastero di Santa Caterina a Montone, la ragazza si distinse per uno spirito ribelle e una vivace inclinazione sentimentale. Le cronache raccontano di amori giovanili, lettere scambiate in segreto e perfino serenate notturne sotto le finestre del convento. Una vita che sembrava destinata a infrangersi contro le rigide mura claustrali, finché una misteriosa voce interiore non la condusse verso una radicale trasformazione spirituale.
Da quel momento, Elisabetta divenne suor Teresa Serafina, prendendo i voti come conversa benedettina. La sua esistenza cambiò radicalmente, fino a diventare oggetto di venerazione per i fenomeni mistici che la videro protagonista: estasi, levitazione, trasverberazione e visioni profetiche segnarono la sua quotidianità. Fu amica di Santa Veronica Giuliani e autrice di un vastissimo corpus di scritti spirituali, in gran parte ancora inediti. La sua fama si estese ben oltre il convento, tanto che dopo la morte, nel 1729, il suo corpo venne sepolto quasi di nascosto nella Chiesa di San Fedele, per evitare l'assalto dei fedeli alla ricerca di reliquie.
L'iniziativa di StoricaMente 2025 è frutto della collaborazione tra il Comune, l'associazione A.R.I.e.S. e la Parrocchia di San Gregorio Magno. Montone, da sempre custode della Santa Spina e punto nevralgico per la devozione popolare, è un luogo dove le tracce della spiritualità si intrecciano con la storia. Un tempo sede vescovile e dimora di ordini religiosi francescani e benedettini, il borgo conserva ancora oggi il segno tangibile del suo passato sacro.
Durante il ciclo di conferenze, che proseguirà per tutta l'estate,verranno esplorate figure fondamentali per la memoria religiosa del territorio: da San Gregorio, patrono del borgo, a Sant'Albertino e naturalmente Serafina Brunelli. Il programma è pensato per offrire una riflessione profonda sulle radici della fede e sul significato della santità nella storia, anche attraverso il recupero di testimonianze e documenti che rischiavano di andare perduti.
Il caso di Serafina Brunelli, oggi riconosciuta come "Serva di Dio" dalla Diocesi di Città di Castello, riapre una finestra importante sulla figura della mistica al femminile. Le sue visioni profetiche, come la caduta della monarchia francese o l'arrivo di un grande imperatore, colpiscono ancora per la forza evocativa. Ma è il suo ruolo di guida spirituale, di madre simbolica per intere generazioni, a rendere la sua memoria così viva.
Il processo di beatificazione, mai giunto a conclusione a causa della soppressione del monastero nel 1953 e delle difficoltà storiche legate alle invasioni francesi, potrebbe oggi riaccendersi anche grazie a eventi come questo. Il risveglio d'interesse attorno ai suoi scritti e alla sua figura è un segnale chiaro: Montone guarda al passato per comprendere meglio il presente, riscoprendo nel silenzio delle sue pietre la voce potente di una donna che ha saputo trasformare il dolore in luce.
L'appuntamento del 3 maggio all'Auditorium San Fedele, con la conferenza del professor Elvio Ciferri, sarà dunque non solo un momento di approfondimento storico, ma anche un invito a riflettere sul valore della memoria spirituale. Una memoria che, nel cuore dell'Umbria, continua a pulsare con forza sorprendente.