04 Apr, 2025 - 09:00

Liste d’attesa, Azienda Usl Umbria 1 e ospedale di Perugia siglano l’accordo per l’abbattimento

Liste d’attesa, Azienda Usl Umbria 1 e ospedale di Perugia siglano l’accordo per l’abbattimento

Ridurre drasticamente le liste d'attesa e contenere la mobilità passiva dei pazienti umbri. Con questo duplice obiettivo è stato siglato il 2 aprile un accordo di integrazione interaziendale tra l'Azienda Ospedaliera di Perugia e l'Azienda Usl Umbria 1, che segue di pochi giorni quello tra l'ospedale di Terni e la Usl Umbria 2. Si tratta di una svolta strategica nel percorso di riorganizzazione del sistema sanitario regionale voluto dalla Regione Umbria.

L'intesa punta a ottimizzare le risorse, rafforzare l'offerta sanitaria e rendere più efficiente l'accesso alle cure, attraverso una collaborazione sinergica che coinvolge le aree medica, chirurgica, diagnostica e riabilitativa. La Regione ha sottolineato che si tratta di un risultato importante frutto del lavoro di squadra con le aziende sanitarie, spiegando che l'accordo va ad incidere in maniera concreta sulle attività già previste nel piano di riordino del sistema sanitario umbro.

Abbattimento liste d'attesa, strategico l'accordo tra ospedale di Perugia e Usl Umbria 1

Il cuore dell'accordo è rappresentato dall'ampliamento dei servizi offerti: più prestazioni ambulatoriali e ospedaliere, incremento degli interventi chirurgici e riduzione dei tempi per esami diagnostici. Per riuscirci, si punterà sull'estensione degli orari delle sale operatorie e dei servizi di diagnostica, aumentando turni e personale impiegato. Ma il vero elemento innovativo è la creazione di una gestione integrata delle liste d'attesa tra le due aziende, con un sistema unico che consentirà ai pazienti di accedere più rapidamente alle cure, indipendentemente dalla struttura di riferimento.

In ambito medico, invece, sarà ottimizzata la distribuzione dei ricoveri: i pazienti con patologie a bassa e media complessità saranno indirizzati verso ospedali territoriali vicini, alleggerendo così la pressione sull'ospedale di Perugia. Nell'area chirurgica si prevede l'incremento delle sedute operatorie, con una particolare attenzione alla piccola e media chirurgia. Verrà attivata una lista unica per gli interventi di chirurgia minore, al fine di accorciare i tempi e rendere più snello l'accesso ai servizi.

Ospedali territoriali protagonisti del rilancio sanitario

Tra i punti di forza dell'intesa c'è anche la valorizzazione delle strutture territoriali. L'ospedale della Media Valle del Tevere ospiterà una nuova seduta settimanale di urologia, mentre ad Assisi si aggiungeranno sedute di chirurgia pediatrica e oculistica. A Castiglione del Lago le sedute di chirurgia generale raddoppieranno, passando da una a due. L'ospedale di Perugia potenzierà l'attività ortopedica con due nuove sedute a settimana.

Sul fronte traumatologico, poi, l'accordo prevede un aumento delle sedute programmate di ortopedia, che saliranno a 12 settimanali, mentre quelle dedicate all'ortopedia traumatologica raggiungeranno quota 9. La riorganizzazione della Chirurgia epato-bilio-pancreatica dell'ospedale perugino, inoltre, punta ad attrarre pazienti da fuori regione, riducendo la cosiddetta "mobilità passiva" che negli anni ha portato molti cittadini umbri a cercare cure altrove.

Focus sulla riabilitazione e diagnostica: più accesso, meno attese

Anche l'area riabilitativa riceverà un impulso significativo con l'attivazione di nuovi posti letto in strutture della Usl Umbria 1. L'obiettivo è garantire una maggiore continuità assistenziale per pazienti ortopedici, neurologici, cardiologici e geriatrici. In ambito diagnostico, l'accordo prevede l'inserimento di una seduta settimanale di risonanza magnetica presso l'ospedale della Media Valle del Tevere, ma anche l'estensione della refertazione a distanza, anche per esami non urgenti.

Particolare attenzione sarà dedicata ai pazienti con patologie croniche, oncologiche o rare, che avranno un accesso preferenziale ai percorsi specialistici, evitando inutili passaggi burocratici. Gli specialisti potranno prendere in carico direttamente questi pazienti, senza la necessità di nuove prescrizioni da parte del medico di base.

Un accordo importante, quindi, quello siglato tra l'ospedale di Perugia e la Usl Umbria 1. Intesa con cui l'Umbria conferma la volontà di riorganizzare il proprio sistema sanitario mettendo al centro l'efficienza, l'equità e la prossimità delle cure. Un modello che, se applicato con costanza, potrebbe rappresentare un esempio virtuoso anche per altre regioni italiane.

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Giorgia Sdei
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