23 Oct, 2025 - 11:17

Andrea Prospero, oggi l'udienza: verrà discussa la richiesta di patteggiamento per Emiliano Volpe

Andrea Prospero, oggi l'udienza: verrà discussa la richiesta di patteggiamento per Emiliano Volpe

Nella giornata di oggi si terrà l'udienza sul caso che riguarda la morte di Andrea Prospero. I familiari della vittima si costituiranno parte civile contro lo studente 19enne, Emiliano Volpe, accusato di istigazione al suicidio. Oggi, davanti al gup, verrà definita la richiesta di patteggiamento avanzata dal giovane romano e che ha ricevuto il placet dalla Procura della Repubblica di Perugia.

Morte Andrea Prospero, discussa la rischiesta di patteggiamento per Emiliano Volpe

Si torna in aula sulla morte di Andrea Prospero. Nella giornata odierna, l'udienza verterà sulla proposta di patteggiamento avanzata dall’avvocato di Emiliano Volpe, accusato di istigazione al suicidio, dopo aver avuto il via libera dalla procura

Se il giudice dovesse accettare la proposta, l’imputato dovrà scontare due anni e mezzo di lavori socialmente utili. Il giovane, per il quale inizialmente era stato disposto il giudizio immediato, ha poi avanzato, tramite la sua difesa, la richiesta di definire con un accordo la vicenda legata alla morte di Andrea.

La posizione della famiglia di Andrea: le parole dei legali

Affrontiamo questa udienza con tutto il rispetto possibile per l’attività della procura - dichiara l’avvocato Francesco Mangano che assiste la famiglia, pronta a costituirsi parte civile insieme al collega Carlo Pacelli - ma con l’auspicio e con la forza degli argomenti che abbiamo esposto, che il gip possa esercitare la discrezionalità che la legge gli consente per ritenere questa pena incongrua e ingiusta così come ritiene la famiglia di Andrea”.

La famiglia è pronta a costituirsi parte civile e stamattina depositerà una memoria in cui c’è anche una consulenza della criminologa Roberta Bruzzone.

Il rapporto tra Andrea ed Emiliano era asimmetrico, tra leader e manipolatore - spiegano i legali - che ha reso azione reale quella che invece era una fantasia irreale di Andrea. È stato Volpe a rinforzare il proposito di Andrea, diventando l’unico colpevole di una decisione che Prospero non avrebbe mai preso da solo. Volpe è colpevole di un processo di desensibilizzazione della morte che si è concluso della tragica chat”.

Il messaggio choc scambiato in chat

"Ce la puoi fare, vai, ammazzati". Nella chat tra i due ragazzi, questa è la frase che ha fatto rabbrividire: una frase nitida, brutale, scritta mentre Andrea era ancora vivo. 

I due si erano conosciuti online, e il ragazzo di Roma era diventato il confidente di Andrea, che gli aveva raccontato tutto: pensieri neri, disagio, voglia di scomparire. E lui, invece di tirarlo fuori dal buio, pare l'abbia spinto più giù.

La morte di Andrea Prospero

Andrea Prospero aveva 19 anni ed era uno studente universitario originario di Lanciano (Chieti). Andrea frequentava il primo anno di Informatica all’Università di Perugia e viveva presso l’Ostello Don Emilio Bromuri.

Lo scorso 24 di gennaio era sparito per poi essere trovato senza vita, cinque giorni dopo, nella camera di un B&B nel centro storico, presa in affitto nonostante alloggiasse in un ostello.

Si sarebbe trattato di un suicidio in diretta, secondo quanto ricostruito, in chat con il 18enne romano che lo avrebbe invitato ad ammazzarsi preoccupandosi poi - con un terzo indagato - della possibilità che la vittima avesse lasciato la conversazione aperta che avrebbero potuto trovare gli inquirenti. 

Secondo la procura di Perugia, Andrea Prospero si sarebbe tolto la vita con un mix di medicinali oppiacei (benzodiazepine sotto forma di xanax e ossicotone), ma sarebbe stato istigato al suicidio dal 18enne romano conosciuto online.

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Emanuele Landi
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