11 Jul, 2025 - 18:00

Terni Reti, svolta finanziaria: oltre 16 milioni da Umbria Distribuzione Gas per i canoni arretrati

Terni Reti, svolta finanziaria: oltre 16 milioni da Umbria Distribuzione Gas per i canoni arretrati

Una transazione attesa da anni, che segna un punto di svolta nella storia recente di Terni Reti e consente all’amministrazione comunale di rivendicare un risultato concreto nella gestione delle partecipate pubbliche. È stato sottoscritto questa mattina l’accordo con Umbria Distribuzione Gas per la definizione dei canoni arretrati e futuri relativi all’utilizzo della rete del gas nel territorio comunale. L’intesa porta nelle casse di Terni Reti 16 milioni e 645mila euro, al netto dell’IVA, da incassare entro la fine dell’anno.

“Questa cifra - hanno dichiarato l’amministratore unico di Terni Reti, Alessandro Campi e il vicesindaco di Terni Riccardo Corridore - è fondamentale per il futuro dell’azienda. Con i 7,2 milioni ottenuti nel 2023 dalla transazione sul derivato Collar, possiamo dire di aver definitivamente messo in sicurezza Terni Reti, garantendole stabilità finanziaria e continuità operativa”.

Un passaggio decisivo per il risanamento e il rilancio di Terni Reti

Il risultato arriva al termine di un lungo confronto tra le parti e consente di risolvere una controversia che si protraeva dal 2020, anno in cui Umbria Distribuzione Gas aveva interrotto il versamento dei canoni. Dal 2019, inoltre, la concessione per la gestione delle reti gas si trovava in regime di prorogatio, con tutte le incertezze del caso dal punto di vista giuridico e contabile.

“Abbiamo trovato una società sull’orlo del collasso, schiacciata da una situazione debitoria e da scelte gestionali sbagliate del passato - hanno aggiunto l'amministratore Campi e il vicesindaco Riccardo Corridore -. In pochi mesi abbiamo invertito la rotta, eliminando le ambiguità contrattuali e salvaguardando l’azienda, i servizi e i posti di lavoro”.

L’accordo con Umbria Distribuzione Gas rappresenta una svolta anche sotto il profilo amministrativo: la previsione di entrate certe fino al 2027, legate all’utilizzo della rete, crea i presupposti per un nuovo ciclo di investimenti e per il rafforzamento delle attività di Terni Reti nei settori della mobilità urbana, delle manutenzioni e delle reti strategiche.

Nuovo scenario per la gestione del servizio gas e prossima gara pubblica entro gennaio 2026

Con la definizione del contenzioso sui canoni, si apre una fase nuova anche per l’organizzazione dei servizi pubblici locali. L’amministrazione comunale ha confermato l’intenzione di procedere con una gara pubblica per la gestione del servizio del gas entro gennaio 2026, introducendo così nuovi criteri di trasparenza e competitività.

“La stabilità finanziaria e il chiarimento contrattuale - sottolineano Campi e Corridore –-sono le basi su cui costruire un futuro solido per Terni Reti. Vogliamo consolidare il ruolo dell’azienda come attore pubblico efficiente e competitivo nel sistema locale dei servizi”.

La transazione Terni Reti-Umbria Distribuzione Gas si inserisce nel contesto più ampio della ristrutturazione del comparto energetico a livello locale. Negli ultimi mesi, infatti, il Comune ha lavorato a più livelli per riorganizzare le partecipazioni pubbliche: a cominciare dal riassetto della governance del Servizio Idrico Integrato fino al patto di ferro siglato ad aprile 2024 che ha blindato la collaborazione con Asm e Acea sugli assetti di Umbria Distribuzione Gas, in un’ottica di razionalizzazione e rilancio.

Una partita complessa avviata nel 2020 e chiusa oggi con l’incasso record per la partecipata

Il contenzioso sui canoni ha origine nel 2020, quando Umbria Distribuzione Gas ha interrotto i pagamenti legati all’utilizzo della rete cittadina, pur continuando ad esercitare il servizio in regime di proroga. I tentativi di definizione avviati dalle precedenti amministrazioni non avevano portato a risultati concreti. Solo nel 2023, con l’insediamento della giunta Bandecchi, il dossier è stato riaperto con un approccio negoziale deciso.

Già nel dicembre scorso era stato incassato un primo risultato significativo, con la transazione sul derivato Collar che ha portato nelle casse di Terni Reti 7,2 milioni di euro, consentendo di tamponare una parte delle difficoltà finanziarie più urgenti. L’accordo di oggi, che porta il totale degli incassi straordinari a oltre 23 milioni e 800 mila euro, rappresenta il compimento di quella strategia e segna un passaggio cruciale nella ridefinizione del ruolo della partecipata nel sistema pubblico locale.

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Federico Zacaglioni
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