20 May, 2025 - 13:46

Regge l'accordo tra Ap e parte del centrodestra al SII di Terni, l'ex sindaco di Ferentillo Paolo Silveri indicato come presidente

Regge l'accordo tra Ap e parte del centrodestra al SII di Terni, l'ex sindaco di Ferentillo Paolo Silveri indicato come presidente

Prove di grande centro e di nuovi equilibri in provincia di Terni. Con l'asse tra Alternativa Popolare e un grosso pezzo di centrodestra, ma anche con spaccature evidenti nel centrosinistra, che si rafforza nella nomina del nuovo consiglio di amministrazione del Servizio Idrico Integrato dell'ATO2 di Terni.

Paolo Silveri, ex sindaco di Ferentillo, ex segretario provinciale del PD e centrista di lungo corso, farà il presidente. Rappresenterà la Valnerina dove è nato e ha fatto la sua esperienza di amministratore e Terni, dove vive e che lo ha sostenuto con tutta la forza del caterpillar Bandecchi. Già, perché alla fine è passata la linea della "soluzione istituzionale", caldeggiata proprio da Terni e dal suo vulcanico primo cittadino per superare l'impasse nelle nomine. In campo, per il raggiungimento dell'intesa e la tela da tessere con i sindaci della provincia, il suo vice Riccardo Corridore. Che nei giorni scorsi ha chiuso l'intesa con la sindaca di Orvieto Roberta Tardani e con altri amministratori di comuni importanti del territorio.

Un accordo che ha diviso il centrosinistra (che con la gran parte dei sindaci ha scelto l'Aventino) e che ha creato anche qualche imbarazzo in Forza Italia, con Orvieto, San Gemini e Attigliano che hanno scelto la strada della mediazione e Amelia e Stroncone che hanno votato contro in nome dell'ortodossia azzurra. Insomma, un nuovo caso-Ferranti (nominato vicepresidente della Provincia da Bandecchi), insomma, che fa crescere ancora di più la tensione nel partito a livello provinciale. E che inserisce un nuovo fronte eretico nella roccaforte di Orvieto, difesa da Tardani con le unghie e con i denti.  

Anche il PD e il resto della coalizione escono con le ossa rotte dall'Assemblea dei sindaci, perché in CDA entra anche Maria Vittoria Lattanzi, indicata da Guardea, feudo Dem del papà Giampiero. Nomi che tornano dalla galassia degli ex Margherita, alle prese con i mal di pancia per il nuovo corso della coalizione, con il Patto Avanti che ha scelto la strada identitaria delal sinistra-sinistra.

La soddisfazione del vice sindaco di Terni Riccardo Corridore: "Soluzione istituzionale, premiato il sacrificio di Alternativa Popolare"

Soddisfatto il vice sindaco ternano Riccardo Corridore, che ha cercato di trovare un'intesa allargata che trovasse fronti e ferite aperte nelle due coalizioni maggioritarie. Alternativa Popolare, che con il peso del voto di Terni avrebbe potuto esprimere una sua rappresentanza, ha scelto la strada dell'apertura in luogo di quella isolazionista. E ha scompaginato gli equilibri, aprendo crepe in tutti gli schieramenti. 

Quella che abbiamo trovato è una soluzione istituzionale - si schermisce il vice sindaco di Terni -. Si tratta del frutto di un accordo tra sindaci per superare l’empasse che si era creato al SII. Sono rappresentati tutti i territori dell'Ambito, con una attenzione particolare a dare spazio ai piccoli Comuni. Abbiamo votato un CDA composto da esponenti nominati da sindaci di centrodestra, di centrosinistra e di area civica. Come Alternativa Popolare abbiamo dimostrato un grande senso di responsabilità. A chi parla di spartizioni e di poltrone, rispondo che ci siamo sacrificati per trovare una intesa che garantisse gli obiettivi programmatici e lo sviluppo dell'azienda e del territorio. Nell'interesse dei cittadini-utenti. Paolo Silveri è una persona di grande qualità, con esperienze amministrative rilevanti e rappresenta sia la Valnerina sia la città di Terni che ha scelto come residenza". 

Il nuovo consiglio di amministrazione, tra conferme e novità: Giuseppe Testa di Acea resta amministratore delegato

In occasione dell’assemblea dei soci che si è svolta questa mattina, è stato eletto il nuovo consiglio d’amministrazione della società consortile, che risulta così composto:
Consiglieri di nomina dei soci pubblici: Paolo Silveri (Terni-Ferentillo, confermato) proposto come presidente, Marcello Caprio (Orvieto centrodestra, confermato), Alessandro Dimiziani (Lugnano in Teverina, centrodestra), Francesco Giordano (Otricoli, sostenuto dal centrodestra) e Maria Vittoria Lattanzi (Guardea, centrosinistra).
Consiglieri di nomina dei soci privati: Giuseppe Testa (attuale amministratore delegato e confermato nella designazione di ad), Paola Cianciaruso (vicepresidente), Giuseppe Stefano Calabrese e Paola Carluccio.

Il documento dei nove sindaci del PD, contro l'accordo raggiunto per il nuovo CDA del Servizio idrico integrato

Con un comunicato congiunto, nove sindaci del PD hanno espresso contrarietà per le modalità con cui si è definito il nuovo Consiglio di Amministrazione del Servizio Idrico Integrato (SII). I firmatari – Lorenzo Lucarelli (Narni), Fabio Di Gioia (Arrone), Damiano Bernardini (Baschi), Federico Gori (Montecchio), Stefano Paoluzzi (Penna in Teverina), Luciano Conti (Avigliano Umbro), Sebastiano Caravaggi (Montegabbione), Luca Cupello (Allerona) e Guido Grillini (Calvi dell’Umbria) – denunciano l’assenza di una sintesi politica ampia e condivisa, sostituita da “accordi personali e ristretti”.

L’interesse delle collettività prevalga sulle logiche spartitorie delle poltrone e del potere”, si legge nella nota, che critica la rottura di una prassi consolidata di confronto tra le forze dell’arco costituzionale su un tema cruciale come quello della gestione dell’acqua. “Un bene come l’acqua – sottolineano – non può non tenere conto delle esigenze territoriali, del numero di utenze e delle zone di attingimento”.

I sindaci rivendicano una discussione sui contenuti e non sui nomi, ponendo l’accento su “il costo dell’acqua, le utenze deboli, le infrastrutture e il cambiamento climatico” come priorità da affrontare. Tra i punti ritenuti fondamentali, la definizione dell’acqua come “bene comune pubblico”, il potenziamento dei bonus sociali, una gestione trasparente del sistema idrico e un piano di investimenti condiviso.

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Federico Zacaglioni
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