17 Sep, 2025 - 16:44

Violenza sessuale e tentata rapina a Gubbio: coppia sotto shock

Violenza sessuale e tentata rapina a Gubbio: coppia sotto shock

Una brutale aggressione avvenuta a Gubbio nei primi giorni di settembre ha portato all’arresto di tre uomini. La notte tra il 4 e il 5 settembre, una coppia è stata assalita in Piazza 40 Martiri, in pieno centro storico: la donna è stata vittima di violenza sessuale di gruppo, mentre il compagno è stato picchiato durante un tentativo di rapina.

Grazie alle indagini lampo dei Carabinieri, i tre presunti responsabili, due fratelli originari della provincia di Lecce e un 36enne umbro, sono finiti in manette con l’accusa di violenza sessuale, lesioni personali e tentata rapina.

Aggressione shock in Piazza 40 Martiri a Gubbio: cosa è successo

L’incubo si è consumato intorno all’una di notte, tra giovedì 4 e venerdì 5 settembre, nel parcheggio adiacente a Piazza Quaranta Martiri, uno dei luoghi simbolo di Gubbio. Una donna eugubina di 36 anni stava parcheggiando l’auto insieme al suo compagno quando i tre aggressori sono entrati in azione. In pochi attimi la coppia è stata sopraffatta: due degli assalitori si sono avventati sull’uomo, colpendolo ripetutamente con calci e pugni e intimandogli di consegnare del denaro, sebbene la vittima non ne avesse con sé.

Nel frattempo il terzo uomo ha trascinato con la forza la donna in una zona appartata della piazza, dove l’ha abusata sessualmente; successivamente uno dei fratelli ha raggiunto il complice, partecipando alla violenza sulla vittima.

Le urla disperate della donna hanno attirato l’attenzione di alcuni passanti, tra cui un gruppo di ragazzi eugubini che a quell’ora transitavano casualmente nella piazza. Sono stati proprio questi giovani a prestare i primi soccorsi alla coppia e a lanciare immediatamente l’allarme al 112 (Carabinieri) e al 118 (soccorso sanitario).

Carabinieri e 118 in azione: soccorsi e prime indagini sul posto

All’arrivo della chiamata d’emergenza, la risposta delle forze dell’ordine è stata tempestiva. Nel giro di pochi minuti due pattuglie dei Carabinieri e un’ambulanza del 118 hanno raggiunto Piazza 40 Martiri. I militari dell’Arma hanno messo in sicurezza l’area e si sono assicurati che le vittime ricevessero assistenza: la donna, in stato di shock e ferita, è stata subito trasportata all’ospedale di Branca per le cure del caso, mentre il compagno contuso veniva medicato sul posto.

Contestualmente, sono scattate le prime indagini a caldo. I Carabinieri hanno raccolto numerose testimonianze fino a notte fonda – ascoltando i passanti accorsi e altri possibili testimoni fino alle tre del mattino – allo scopo di ricostruire con esattezza la dinamica dell’aggressione.

La vittima stessa, pur sconvolta, è riuscita a fornire una descrizione sommaria dei tre aggressori, dettaglio rivelatosi prezioso per gli inquirenti. Parallelamente, gli investigatori hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza comunali presenti nella zona. Dall’analisi dei filmati e dal confronto con i racconti raccolti è emerso un quadro chiaro, che ha permesso di identificare i presunti autori nel giro di pochi giorni. I tre sospettati, infatti, sarebbero stati immortalati durante la fuga dalle telecamere, e le loro caratteristiche fisiche coincidevano con quelle indicate dai testimoni oculari.

Arrestati tre uomini tra Gubbio e Gualdo Tadino: i dettagli dell’operazione

La svolta investigativa si è concretizzata a metà mese. Nella mattinata di mercoledì 17 settembre, i Carabinieri della Compagnia di Gubbio – al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Perugia – hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Perugia a carico dei tre uomini identificati.

Gli arrestati sono due fratelli di 36 e 43 anni, originari della provincia di Lecce ma da tempo residenti a Gubbio, e un 36enne di Gualdo Tadino (Perugia). Tutti e tre, cittadini italiani, sono indagati – in concorso fra loro e con diversi ruoli – per i reati gravissimi di violenza sessuale di gruppo, lesioni personali e tentata rapina.

Custodia cautelare in carcere per violenza sessuale e tentata rapina

Considerata la brutalità dei fatti e il pericolo che simili condotte potessero ripetersi, la Procura perugina ha richiesto per gli indagati la misura cautelare più rigida, ovvero la detenzione in carcere. Il giudice per le indagini preliminari, ritenendo fondato il quadro accusatorio e constatando la pericolosità sociale dei tre (nonché il concreto rischio di reiterazione del reato), ha accolto la richiesta disponendo la custodia cautelare in carcere per tutti.

I Carabinieri hanno quindi proceduto a tradurre gli arrestati presso gli istituti penitenziari di Terni e Spoleto, dove i tre rimarranno a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa degli ulteriori sviluppi processuali.

Reati sessuali in Umbria: i numeri in aumento secondo le statistiche

Questo grave episodio di cronaca nera si inserisce in un contesto regionale dove i reati violenti, in particolare quelli contro le donne, destano crescente allarme. Secondo i dati del Servizio Analisi Criminale relativi al territorio umbro, nella provincia di Perugia il numero di violenze sessuali denunciate è aumentato negli ultimi anni: 72 casi nel 2024, a fronte dei 61 registrati nel 2023 e dei 63 nel 2022. In parallelo, risultano in crescita anche i maltrattamenti in famiglia (318 episodi nel 2024 contro 268 nell’anno precedente) e le denunce per atti persecutori (stalking).

Nonostante l’incremento delle segnalazioni, l’Umbria nel suo complesso presenta tassi di incidenza di tali reati leggermente inferiori alla media nazionale: ad esempio si contano circa 10,5 violenze sessuali ogni 100 mila abitanti in Umbria, a fronte di un tasso medio italiano di 10,9.

 

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Francesca Secci
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