A Villa Pitignano, una donna è stata vittima di un'aggressione (da parte di un cane) nel pomeriggio di giovedì 22 maggio. L'episodio è capitato tra Ponte Pattoli e Ponte San Giovanni, nella zona denominata “Acquedotto”.
Un grave incidente ha visto come vittima una donna che è stata morsa da un cane di grossa taglia mentre passeggiava insieme al proprio animale. L'episodio ha avuto come luogo il percorso verde che collega Ponte Pattoli e Ponte San Giovanni, zona frequentata e adibita ad attività all'aperto.
Secondo una prima ricostruzione, si sarebbe trattato di un morso da parte di un Malamute, razza di imponenti dimensioni. L'animale si sarebbe liberato da un guinzaglio considerato inadatto al suo peso e alla sua forza.
I morsi sarebbero stati violenti e le ferite significative, hanno richiesto cure al pronto soccorso (con punti di sutura), oltre a contusioni e distorsione cervicale.
Oltre il danno la beffa per la vittima: dopo l’attacco del cane, la proprietaria non solo non avrebbe offerto soccorso ma avrebbe accusato la donna ferita di non aver mantenuto la giusta distanza.
Il Codice civile, attraverso l’articolo 2052, parla chiaro: chi possiede un animale è responsabile per i danni causati dallo stesso, anche nel caso in cui questo sia scappato o si sia perso.
Per evitare responsabilità, il proprietario dovrebbe dimostrare che il fatto è avvenuto per caso fortuito, condizione che non sembra sussistere in questo caso, data la rottura di un guinzaglio fragile e l’assenza di ulteriori precauzioni.
Non solo profilo civilie, perché ci sono anche ipotesi penalmente rilevanti. Una mancata assistenza alla persona ferita potrebbe integrare il reato di omissione di soccorso, mentre l’aggressione stessa può dar luogo a una denuncia per lesioni personali colpose. Il codice penale, inoltre, prevede sanzioni per chi non interviene in caso di pericolo o lesione, soprattutto se si è parte in causa.
La legge, infine, considera ogni proprietario di animale come custode (con a obblighi simili a quelli dei tutori di minori). Tali respondabilità includono il controllo diretto del comportamento dell’animale e l’adozione di tutte le misure necessarie per prevenire incidenti. In mancanza di tali accorgimenti, il soggetto può essere chiamato a rispondere sia civilmente sia penalmente per i danni arrecati.