Un risveglio amaro per la comunità di Citerna, piccolo borgo in provincia di Perugia. Nella mattinata di ieri, il presidente della Protezione Civile locale, Luigi Manfroni, ha trovato il vetro dell’unità mobile rotto intenzionalmente. Un colpo secco, sferrato al centro con un oggetto contundente, ha mandato in frantumi una parte fondamentale del mezzo, simbolo dell’impegno e della dedizione dei volontari.
La notizia è stata diffusa attraverso una nota ufficiale pubblicata sui canali social del gruppo, in cui è emersa tutta l’amarezza per un gesto che ferisce non solo un bene materiale, ma l’intera comunità.
Il comunicato diffuso non lascia spazio a dubbi sulla natura dell’episodio:
"Questa mattina, il nostro Presidente Luigi Manfroni ha trovato una sgradita sorpresa: il vetro della nostra unità mobile è stato rotto intenzionalmente. Non si è trattato di un incidente, né di un cedimento spontaneo: è stato colpito al centro con un oggetto.
Questo gesto ci colpisce e ci rattrista profondamente. La nostra unità mobile rappresenta tutti i nostri volontari e i cittadini del nostro Comune. Ci sentiamo feriti nell’anima, oltre che dispiaciuti e terribilmente arrabbiati.
Quanto accaduto è una forma di teppismo che colpisce non solo la comunità, ma soprattutto chi ha lavorato duramente per trovare, acquistare, assicurare e manutenere questo mezzo, dedicandovi tempo e passione senza alcuna retribuzione. È un lavoro spontaneo che volontari come Giorgio Volpino Milli svolgono con grande dedizione.
Vogliamo sottolineare che il nostro veicolo è costantemente manutenuto dai nostri volontari ed è parcheggiato in un'area riservata. Non è abbandonato, ma curato con un'attenzione che forse neanche dedichiamo alle nostre auto private. Questo perché solo noi della Protezione Civile Citerna sappiamo quanto lavoro e fatica abbiamo impiegato per averla e renderla così funzionale e attrezzata.
Al momento non sappiamo chi abbia commesso questo atto vandalico. Sarà compito delle Forze dell'Ordine e delle istituzioni individuare i colpevoli. Ci auguriamo che chi di dovere intervenga per fare giustizia e, soprattutto, per evitare che gesti come questo si ripetano nell'indifferenza generale.
Questo post forse non cambierà le cose, ma speriamo serva a risvegliare le coscienze e a indurre un maggiore rispetto verso i volontari che offrono spontaneamente un servizio fondamentale per la nostra piccola comunità. A tal proposito cogliamo l'occasione per esprimere la nostra solidarietà alla Polisportiva Pistrino Calcio e alla Pro Loco di Pistrino che in questo periodo sono state anch'esse bersaglio di atti vandalici".
Alla voce dei volontari si è aggiunta quella del sindaco di Citerna, Enea Paladino, che con un post altrettanto diretto ha espresso la propria indignazione:
“Automobile della Protezione Civile di Citerna, un gesto di vigliaccheria mai vista. Un atto che non resterà impunito. La mia solidarietà e quella dell’Amministratore Comunale ai volontari che si prodigano ogni giorno per il bene della nostra comunità. Vergogna e disonore per i responsabili”.
Parole che non lasciano spazio all’indifferenza e che ribadiscono la volontà dell’amministrazione di individuare e punire i responsabili.
Il danno materiale, seppur riparabile, colpisce un mezzo operativo fondamentale per la Protezione Civile. L’unità mobile è il cuore logistico delle operazioni di emergenza e degli interventi di supporto in caso di calamità o eventi pubblici. Ogni ora di inattività forzata può significare meno capacità di intervento, e questo rende l’atto ancora più grave. Il gesto ha anche un peso simbolico: danneggiare un veicolo acquistato e mantenuto con anni di sacrifici significa colpire l’impegno gratuito di chi, ogni giorno, si mette a disposizione della comunità senza alcun tornaconto.
L’episodio non è isolato. Nelle stesse settimane, la Polisportiva Pistrino Calcio e la Pro Loco di Pistrino sono state bersaglio di analoghi atti vandalici. Anche a Perugia, nella notte tra venerdì e sabato scorsi, ignoti hanno infranto i finestrini di cinque auto parcheggiate in centro, rubando oggetti di valore e denaro. Un segnale preoccupante di una tendenza in crescita, che aumenta il senso di insicurezza tra i cittadini.