09 Jun, 2025 - 16:36

Vaiolo delle scimmie a Terni: condizioni stabili per il giovane ricoverato ma gatti e coinquilino sono sotto osservazione

Vaiolo delle scimmie a Terni: condizioni stabili per il giovane ricoverato ma gatti e coinquilino sono sotto osservazione

Si trova ancora ricoverato nel reparto di Malattie Infettive dell'ospedale Santa Maria di Terni il giovane che ha contratto il primo caso accertato di vaiolo delle scimmie (Mpox) in città. Le sue condizioni cliniche sono buone e in progressivo miglioramento, ma il personale sanitario ha deciso di prolungare l'osservazione in via precauzionale. Grazie a una diagnosi tempestiva e al rapido intervento della Usl Umbria 2, il paziente è stato sottoposto fin da subito alle cure previste dai protocolli nazionali.

Il virus, che fa parte della famiglia dei Poxviridae, la stessa del vaiolo umano, è generalmente meno aggressivo e tende a risolversi spontaneamente in due-quattro settimane, senza lasciare conseguenze gravi nei soggetti sani.

Misure tempestive e coordinate: attivato il sistema PREMAL

Dopo la conferma del contagio, il caso è stato immediatamente inserito nella piattaforma PREMAL, il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica. Questo ha permesso il monitoraggio in tempo reale e un coordinamento efficace con le altre strutture sanitarie italiane. Le misure adottate rispondono pienamente agli standard europei e nazionali per la gestione delle malattie infettive emergenti, garantendo una risposta sanitaria uniforme su tutto il territorio. Al momento, secondo i dati ufficiali aggiornati, non si registrano altri casi nella zona di Terni e il rischio per la popolazione viene ritenuto molto basso dalle autorità competenti.

Primo caso di vaiolo delle scimmie a terni: sotto controllo i gatti e il coinquilino

A essere sottoposto a sorveglianza sanitaria è anche l'unico contatto diretto del giovane, il suo coinquilino, attualmente asintomatico. Per lui, come previsto dalle indicazioni ministeriali, non è necessario l'isolamento ma resta l'obbligo di monitorare lo stato di salute per 21 giorni. Un'attenzione particolare è riservata anche ai due gatti di casa, che convivono con il paziente e sono tenuti sotto osservazione dal servizio di Sanità pubblica veterinaria della Usl Umbria 2. I controlli si svolgono con regolarità e nel rispetto delle direttive previste dai protocolli ministeriali.

Fonte del contagio ancora misteriosa: esclusi viaggi o contatti promiscui

Nonostante l'indagine epidemiologica avviata tempestivamente, la fonte del contagio resta ignota. Non è emerso alcun viaggio recente e non sembrerebbero esserci stati contatti promiscui tali da giustificare l'infezione. Il paziente non avrebbe avuto interazioni che possano far pensare a una trasmissione tradizionale del virus, fatto che aumenta l'interesse epidemiologico del caso. Tra febbraio e aprile 2025, sono stati registrati 61 casi di monkeypox, distribuiti in varie regioni italiane. La situazione resta costantemente monitorata anche grazie alla collaborazione tra le Asl locali e il Ministero della Salute.

Cos'è il monkeypox e come si manifesta

Il vaiolo delle scimmie è una zoonosi virale endemica in alcune aree dell'Africa, ma che negli ultimi anni ha generato focolai anche in Paesi non endemici, tra cui l'Italia. Si trasmette per contatto diretto con fluidi corporei, lesioni cutanee o mucose e materiali contaminati. I sintomi iniziali includono febbre, dolori muscolari, mal di testa e linfonodi ingrossati.

Dopo pochi giorni compare una caratteristica eruzione cutanea che può interessare viso, mani, piedi e altre aree del corpo. In alcuni casi, le lesioni cutanee possono risultare dolorose e persistenti. Negli animali, soprattutto nei gatti, possono comparire pustole, febbre e inappetenza, con segnali clinici che richiedono un’attenta osservazione da parte dei veterinari.

Prevenzione e informazione: l'appello dell'Usl ai cittadini

L'Azienda sanitaria umbra invita la popolazione a non cedere all'allarmismo e a seguire unicamente fonti ufficiali, rivolgendosi al proprio medico curante se compaiono i sintomi. Il vaiolo delle scimmie è una malattia autolimitante nella maggior parte dei casi e raramente grave. Tuttavia, l'attenzione resta alta per prevenire possibili nuovi focolai.

È importante mantenere un atteggiamento responsabile, osservando le indicazioni sanitarie e contribuendo così alla sicurezza collettiva.

AUTORE
foto autore
Giorgia Sdei
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE