La Giunta regionale dell'Umbria ha approvato una variazione di bilancio 2025-2027 destinata al diritto allo studio universitario. Su proposta del vicepresidente e assessore al Bilancio Tommaso Bori, sono stati stanziati ulteriori 1,23 milioni di euro (con 270 mila euro a carico di ADISU) da destinare a borse di studio per studenti in condizioni economiche svantaggiate.
La delibera si inserisce in un quadro di interventi regionali volti a sostenere il diritto allo studio: già a fine agosto era stato annunciato un pacchetto da 7,69 milioni per borse e trasporti scolastici. La Regione sottolinea che "l’approvazione della delibera è un passo fondamentale per supportare concretamente gli studenti e le loro famiglie", ribadendo l’importanza di investire nel futuro dei giovani. La Giunta ricorda inoltre che dal 2020 ha stanziato mediamente circa 7 milioni di euro l’anno in borse di studio, beneficiando quasi 27 mila studenti umbri.
La delibera lanciata dalla Giunta mette sul tavolo 1,23 milioni, iscritti con una variazione al bilancio 2025-2027. Questi soldi si sommano ai 5,748 milioni già previsti, cavalcando così la soglia dei 7 milioni di euro complessivi. Palazzo Donini ricorda che, con i 270 mila euro cofinanziati da Adisu, la copertura dell’intervento è totale. L’Agenzia per il diritto allo studio universitario entra così in partita per rinforzare le risorse regionali. Un passaggio che, come ha rimarcato il vicepresidente Bori, è il segnale concreto di voler "investire nel futuro dei giovani umbri".
Con i nuovi fondi, il diritto allo studio universitario in Umbria raggiunge un livello record. I fondi complessivi, infatti, superano i 7 milioni, garantendo così maggiore copertura per studenti e famiglie. Questo dato si inserisce in un trend consolidato: la Regione ha mediamente stanziato circa 7 milioni di euro l’anno dal 2020, coinvolgendo decine di migliaia di studenti.
Bori ha sottolineato che "l’approvazione della delibera è un passo fondamentale per supportare concretamente gli studenti e le loro famiglie". Ha aggiunto che con i nuovi stanziamenti si supera la soglia dei 7 milioni di euro complessivi per le borse di studio, un risultato che "dimostra la nostra ferma volontà di investire nel futuro dei giovani umbri e di garantire un accesso equo all’istruzione superiore".
Il vicepresidente ha annunciato l’introduzione di un approccio di welfare studentesco, attivando una rete di servizi integrati (dal trasporto pubblico locale alle residenze universitarie e alle mense). La strategia mira a rendere l’istruzione superiore più accessibile e sostenibile, affrontando le spese delle famiglie senza gravarle ulteriormente.
Il provvedimento si fonda sulla collaborazione tra Regione Umbria e Adisu. Quest’ultima partecipa con un cofinanziamento di 270 mila euro, che permette di ampliare la platea dei beneficiari. In questo modo, il sostegno non si limita al solo contributo regionale, ma si rafforza grazie all’intervento dell’ente dedicato al diritto allo studio. Le risorse aggiuntive serviranno a coprire le spese di studenti provenienti da famiglie con minori possibilità economiche, rendendo più inclusivo l’accesso all’università.
La delibera conferma che i fondi aggiuntivi derivano dal Programma regionale FSE+ 2021-2027. Il programma dispone di una dotazione complessiva di 289,692 milioni di euro, ripartita per il 18% a carico della Regione, 40% dall’Unione Europea e 42% dallo Stato. Grazie a questo cofinanziamento, la Regione Umbria può ampliare gli interventi sul diritto allo studio senza gravare esclusivamente sul bilancio ordinario locale.