La Giunta guidata da Stefania Proietti ha presentato una manovra che punta a tenere in ordine i conti pubblici senza rinunciare ad aiutare cittadini e imprese. Non solo le associazioni sindacali ma anche i primi cittadini dei comuni umbri, di partito contrario, hanno mostrato la loro contrarietà.
La Giunta regionale nelll'incontro di ieri con sindacati e associazioni di categoria, ha mostrato quali possono essere le novità rispetto alla prima bozza di manovra che prevedeva un intervento da 90 milioni di euro. Il nuovo piano porterebbe a una significativa riduzione dell’entità complessiva: si parla ora di 52 milioni.
Sulla fascia tra i 28mila e i 50mila euro, invece, restano delle criticità. La proposta della giunta prevede un abbassamento dell’aliquota rispetto a quanto inizialmente previsto, con uno sgravio stimato superiore ai 100 euro, a beneficio delle fasce intorno ai 30mila euro.
Tra le novità più importanti ci sarebbe l'eliminazione dell'annunciato aumento del bollo auto: una misura che, se confermata, rappresenterà un segnale importante per famiglie e imprese umbre, evitando un aggravio che avrebbe pesato soprattutto sui redditi medi e bassi.
Prosegue, quindi, la contestazione da parte del fronte dell'opposizione. Dopo la raccolta firme, proposta da FdI nel fine settimana, i sindaci di centrodestra continuano a manifestare dissenso nei confronti della manovra presentata dalla Giunta: "Abbiamo partecipato - in una nota congiunta alcuni sindaci umbri di centrodestra - a un incontro con la presidente della Regione e l'assessore al bilancio, durante il quale abbiamo espresso in modo netto e chiaro il nostro disappunto riguardo alla rivalutazione della manovra fiscale in discussione, anche perché non ci sono stati forniti documenti o dati certi sul carosello di numeri al quale abbiamo assistito in questi giorni".
"Riteniamo che questa manovra - proseguono i primi cittadini - non debba essere applicata. Partiamo da un dato oggettivo e preoccupante: il documento di Kpmg su cui si fonda l'intera operazione ad oggi non c'è e sarà consegnato solo il 30 aprile. Ciò significa che si sta proponendo una manovra basata su dati incompleti, senza aver approfondito elementi fondamentali, come la reale applicabilità dei payback sui dispositivi medici, senza un confronto pieno e trasparente con la Ragioneria generale dello Stato, e soprattutto senza aver tentato strade alternative, come una razionalizzazione della spesa sanitaria e magari regionale".
"Ciò che è emerso - proseguono i sindaci di centrodestra nella nota - che le risorse drenate con questa manovra fiscale non saranno destinate alla sanità, ma avranno altri e diversi impieghi. Tutto ciò appare assurdo e inaccettabile: si sta procedendo come se tutto fosse già stato deciso, senza un vero confronto con i territori e con chi rappresenta i cittadini".
"È grave - conclude la nota congiunta - che tutti i sindaci di centrosinistra si siano detti concordi nel sostenere l'applicazione della manovra e l'aumento delle tasse, accettando un sacrificio imposto alle famiglie e alle imprese umbre senza opporsi o proporre soluzioni diverse. Noi continuiamo a credere che esistano alternative. Continueremo a batterci per tutelare i cittadini, per chiedere trasparenza, serietà e rispetto del ruolo degli enti locali in una discussione così cruciale per il futuro del nostro territorio".