21 May, 2025 - 09:44

L'Umbria nel cuore del mondo: Proietti vuole rilanciare la Consulta dei cittadini umbri all’estero

L'Umbria nel cuore del mondo: Proietti vuole rilanciare la Consulta dei cittadini umbri all’estero

A Palazzo Cesaroni si è svolto un incontro di grande valore simbolico e politico tra la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti e una delegazione dell'Arulef (Associazione Regionale Umbra Lavoratori Emigrati e Famiglie), composta da rappresentanti di diverse comunità umbre residenti in Francia, Belgio, Lussemburgo e Svizzera. Un appuntamento che ha segnato una tappa importante nel percorso di riavvicinamento tra l'Umbria e i suoi cittadini nel mondo, da sempre custodi della memoria e della cultura regionale al di fuori dei confini nazionali.

Nel corso dell'incontro, Stefania Proietti ha ribadito la centralità delle comunità emigrate per l'identità umbra e per la proiezione internazionale della Regione: “Il Made in Italy passa anche da voi, dai nostri rappresentanti che vivono all’estero e che ogni giorno testimoniano l’autenticità dell’italianità nel mondo”. Parole che hanno posto le basi per una strategia rinnovata, incentrata sulla partecipazione attiva delle nuove generazioni e sulla valorizzazione delle competenze acquisite all'estero.

Presidente Proietti incontra delegazione Arulef e punta sulla cooperazione

La presidente ha soprattutto annunciato il rilancio della Consulta dei cittadini umbri all'estero, uno strumento che verrà potenziato per diventare spazio permanente di ascolto, progettazione e confronto. L'obiettivo è duplice: da un lato mantenere forte il legame identitario con la regione, dall'altro costruire occasioni concrete di collaborazione, specialmente nei settori più innovativi.

In questo senso Proietti ha posto l'accento sull'importanza di coinvolgere le associazioni umbre all'estero nei tavoli di cooperazione internazionale che la Regione sta avviando con varie ambasciate. Temi come le energie rinnovabili, le filiere tecnologiche e l'accoglienza saranno al centro di questi dialoghi, con la volontà esplicita di creare un "ponte" tra l'Umbria e le esperienze internazionali dei suoi cittadini. “Solo così possiamo creare un ponte concreto tra i giovani umbri che vogliono fare esperienze all’estero per poi tornare in Umbria”, ha spiegato.

Il tema del rientro è infatti una delle chiavi del nuovo approccio: favorire il ritorno dei giovani umbri formati all'estero significa non solo arricchire il tessuto produttivo e culturale locale, ma anche ricostruire una comunità dinamica e proiettata verso il futuro.

Un'associazione radicata, un anniversario da ricordare

Nel suo intervento, Lorenzo Gianfelice, presidente federale dell'Arulef, ha sottolineato il ruolo storico e culturale dell'associazione, che da oltre cinquant'anni rappresenta un ponte tra passato e presente dell'emigrazione umbra. “Quest’anno abbiamo celebrato la 52ª assemblea dell’Arulef: un traguardo che racconta la volontà di rafforzare quei legami che ci sono sempre stati con la nostra terra”, ha dichiarato. Ha poi invitato la Regione a partecipare nel 2026 alla commemorazione del 70° anniversario della tragedia di Marcinelle, simbolo delle difficili condizioni vissute dai lavoratori italiani all'estero.

La cerimonia si è conclusa con un gesto significativo: la consegna, da parte della presidente Stefania Proietti, di una spilla della Regione Umbria a ciascun componente della delegazione. Un simbolo tangibile di riconoscenza e appartenenza, che ha suggellato una giornata dedicata all'ascolto, alla memoria e alla costruzione condivisa di nuove traiettorie comuni.

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Italianità globale e cooperazione territoriale: una visione strategica

L'incontro con l'Arulef rientra in un disegno più ampio della Giunta regionale, che punta a rafforzare i rapporti con le comunità umbre nel mondo non come operazione nostalgica, ma come leva concreta per l'internazionalizzazione del territorio. In un contesto geopolitico in continua evoluzione, la rete degli emigrati può rappresentare un asset strategico per l'Umbria: ambasciatori informali di valori, cultura, competenze e opportunità.

L'auspicio, espresso con forza dalla presidente, è che da questo confronto possano nascere nuove progettualità condivise, con l'obiettivo di rendere l'Umbria una terra attrattiva non solo da ricordare, ma in cui tornare e investire. Un'Umbria che guarda al mondo senza dimenticare chi, nel mondo, continua a portare l'Umbria nel cuore.

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Giorgia Sdei
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